BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - LA SPRANGATA DI MARINE LE PEN A HOLLANDE SPAVENTA GLI EURO-SORCINI DI ROMA. RE GIORGIO APRE LA CAMPAGNA ELETTORALE DALLE FOSSE ARDEATINE
Francesco Bonazzi per Dagospia
Mentre Francois Hollande si lecca le ferite della batosta elettorale, e si chiede quanto gli abbia portato bene il pranzo con Pittibimbo di due sabati fa, anche a Roma il fronte "Sì euro, sempre e comunque" comincia a fare gli scongiuri in vista delle prossime elezioni.
Come sempre accade quando il gioco si fa duro, scende in campo direttamente Re Giorgio. Sulla carta, le commemorazioni per i settant'anni della strage nazista delle Fosse Ardeatine non avrebbero dovuto fornire un'occasione immediata per fare campagna elettorale in favore di Bruxelles e dei partiti che sostengono la dura legge dell'Eurozona, ma Bella Napoli alla sua età, e con il suo prestigio, può questo e altro.
Il capo dello Stato ricorda che l'Unione europea in tutti questi anni "ha garantito la pace" e accusa di "superficialità" chi prova a screditarla. Il fatto che il classico "monito" di Re Giorgio arrivi a poche ore dalla vittoria del Front National alle amministrative francesi fa andare su tutte le furie la Lega Nord, con il segretario Salvini che protesta contro queste "parole vergognose" e attacca chi "usa la strage per screditare chi osa criticare l'Europa". "I dinosauri hanno paura!", ne ricava Salvini, e ogni riferimento a politici di lungo corso è pienamente voluto.
L'allarme però è concreto e Renzie, che come premier rischia di pagare il prezzo più alto alle prossime elezioni anche se non è un "dinosauro", cerca di deviare il colpo su Bruxelles sostenendo che "sulla protesta francese l'Europa deve riflettere" e fare un po' di esame di coscienza. Poi, congedandosi dai cittadini fiorentini, il segretario del Pd promette che farà di tutto per "smentire gli uccellacci" che gli augurano di schiantarsi con il suo governo.
Prudente lo stesso Grillomao, che non vuole farsi schiacciare su posizioni di destra e rifiuta il corteggiamento di Marine Le Pen, ricordando che il Movimento Cinque Stelle "non è né di destra né di sinistra". Una chiusura della quale, Oltralpe, non si capacitano. "Non capisco perché Grillo mi odia, lui si limita a contestare ma non si prende le sue responsabilità", si lamenta la capa del Front National.
Intanto una nuova inchiesta su Finmeccanica, e i soliti arresti "made in Naples", gettano nel panico anche la politica. Uno degli indagati avrebbe già tirato in ballo Lorenzo Cesa, segretario di quel che resta dell'Udc, ma il politico casiniano si definisce in una nota "totalmente estraneo e fiducioso del fatto che la magistratura farà chiarezza sulla vicenda".