BUFERA SU LEO BATTAGLIA, CANDIDATO DELLA LEGA ALLE REGIONALI IN CALABRIA, CHE HA FATTO LANCIARE DA UN ELICOTTERO A BASSA QUOTA CENTINAIA DI MASCHERINE IMBUSTATE NELLA PLASTICA CON TANTO DI BIGLIETTO DI PROPAGANDA ELETTORALE: I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE SONO ATTERRATI SULLE SPIAGGE, INZOZZANDO ANCHE IL MARE – GIÀ IN PASSATO NON SI ERA FATTO SCRUPOLI A FAR IMBRATTARE LE STRADE DELLA CITTÀ CON BOMBOLETTE SPRAY…
Mascherine imbustate nella plastica che piovono da un elicottero a bassa quota, atterrando sulle spiagge e – quel che è peggio – nel mare della Calabria, con impatto ambientale devastante. Ecco l’ultima trovata elettorale di Leo Battaglia, agente immobiliare di Castrovillari, candidato della Lega alle regionali del 3 e 4 ottobre: centinaia di involucri di plastica scaricati sulla costa, contenenti – oltre alla maschera chirurgica – un volantino con il nome del politico, il logo del partito e la scritta “omaggio”.
Sui social si affastellano le testimonianze indignate con foto da tutto il litorale dell’alto Jonio cosentino, tra Trebisacce e Sibari, arrivate anche alla nostra mail redazioneweb@ilfattoquotidiano.it. “Una vergogna. La Lega, invece di inquinare mare e spiagge, dovrebbe, visto che è al governo regionale, far funzionare i depuratori per il mare e smaltire i rifiuti”, è il commento di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli e candidato governatore della Regione.
Ecco il racconto di Alessia Alboresi, consigliera comunale di Corigliano-Rossano: “Ore 12. Un elicottero a bassa quota vola sulle spiagge. Temiamo tutti ci sia un incendio. Invece scarica – e la maggior parte ovviamente finisce in mare! – queste bustine di plastica contenenti una mascherina chirurgica con questa scritta. Ignobile forma di pubblicità politica. Non c’è limite alla strafottenza e al cattivo gusto. Ovviamente ho segnalato a chi di dovere”.
O quello di Nicola La Vitola, architetto, dalla spiaggia di Trebisacce: “L’elicottero volava basso sicuramente al di sotto dei 150m, mettendo in pericolo la presenza di tutte le persone presenti sul litorale. Il lancio avveniva perfettamente sulla linea di costa e quindi questo pacchetto di porcheria finiva indiscriminatamente metà a mare e metà sulla spiaggia. Io ho denunciato sia alla Guardia costiera che alla Guardia di finanza. Chiunque abbia promosso questa iniziativa si deve vergognare e assumersi la responsabilità di questo scempio”.
Il nome di Battaglia, peraltro, è già noto ai calabresi per passate, discutibili iniziative di “comunicazione elettorale“. In occasione delle regionali 2014 – quando si candidò, senza essere eletto, sotto le insegne di Fratelli d’Italia – aveva fatto imbrattare i muri di tutto il cosentino, in particolare le strade statali e provinciali, con lo slogan “Leo Battaglia alla Regione” scritto a bomboletta spray. Condotta criticata da gran parte della popolazione, tanto che per far rimuovere le scritte era nata una petizione e un apposito gruppo Facebook.
Ma non è tutto. In occasione della campagna elettorale 2020 – quando, ancora una volta, aveva corso con la Lega senza essere eletto – aveva fatto salire il fratello gemello sul palco di Crotone con Matteo Salvini, mentre lui continuava la campagna elettorale nel cosentino.