BUFFI E BUFFAGNI - “LA PATRIMONIALE ESISTE SOLO NELLA TESTA DI QUALCHE BUROCRATE EUROPEO". IL CONSIGLIERE ECONOMICO DI LUIGINO DI MAIO: “LA NOSTRA È UNA LEGISLATURA COSTITUENTE: TAGLIAMO I PARLAMENTARI E INSERIAMO IL VINCOLO DI MANDATO. RENZI E BOSCHI? PREFERISCO CRITICARLI PER AVER COMPROMESSO IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI PIUTTOSTO CHE PER I LORO PARENTI. CHI CI HA PRECEDUTO HA…”

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Federico Novella per “la Verità”

 

Dunque lei è l' anima pragmatica del Movimento 5 stelle?

STEFANO BUFFAGNI LUIGI DI MAIO STEFANO BUFFAGNI LUIGI DI MAIO

«Sono il re dei pragmatici», ride, «ma la prego non faccia paragoni». In effetti l' hanno definito il Giancarlo Giorgetti del M5s, per via dell' inclinazione lombarda alla concretezza, cioè a puntare al sodo sorvolando le polemiche del partito preso. Uno stile che condivide con il suo parigrado leghista. «Arrivo da un territorio dove la gente si aspetta dei risultati, e con un po' di metodo i cambiamenti tanto attesi potranno realizzarsi».

 

Intercettiamo Stefano Buffagni nella sua casa di Milano, nel tardo pomeriggio d' un weekend passato a tenere a bada il procedere della manovra, con un occhio, e il figlio di 17 mesi, con l' altro. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio sostiene che la fiducia sulla finanziaria punterebbe ad accelerare i tempi, ma «io non ho problemi a passare Natale e Capodanno in aula», aggiunge.

 

Sottosegretario Buffagni, l' Istat disegna un segno meno sul Pil italiano, la disoccupazione sale, avanza lo spettro della recessione. Le stime di crescita del governo per il 2019 non iniziano a suonare avventurose?

stefano buffagni giuseppe conte stefano buffagni giuseppe conte

«Stiamo andando verso un rallentamento generale dell' economia mondiale. Per questo stiamo lavorando a una manovra che possa risultare realmente espansiva per l' economia. Dire che occorre semplicemente tagliare in maniera incondizionata rischia soltanto di aggravare la situazione. La rabbia sociale sta crescendo in tutta Europa, basti vedere quanto sta accadendo in Francia. Da questo punto di vista il Movimento 5 stelle continua a essere un valido filtro volto a disinnescare le frange più estreme del malcontento».

 

Quale sarà il punto di caduta della trattativa con l' Europa sul deficit? Ci arrenderemo al 2%?

RICCARDO FRACCARO - LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - STEFANO BUFFAGNI - ALFONSO BONAFEDE - PIETRO DETTORI - ALESSANDRO DI BATTISTA RICCARDO FRACCARO - LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - STEFANO BUFFAGNI - ALFONSO BONAFEDE - PIETRO DETTORI - ALESSANDRO DI BATTISTA

«Non facciamone solo una questione di numeri. Se intavolassimo una discussione esclusivamente sullo zerovirgola in più o in meno, affronteremmo la situazione da un' ottica sbagliata. Dico semplicemente che quando un' azienda è in difficoltà non può limitarsi soltanto a tagliare e spese, ma deve mirare alla crescita. Sulla base di questa convinzione ci muoviamo anche noi. Il premier Giuseppe Conte sta calibrando con costanza un lavoro di trattativa importante, e sono convinto che la procedura di infrazione si possa ancora evitare».

 

Secondo il Sole 24 Ore, quota 100 comporterà una riduzione dell' assegno pensionistico tra il 5 e il 21%.

«Siamo ancora in fase di quantificazione delle risorse. È chiaro che una rivalutazione sarà necessaria, ma ci saranno tante persone in età di pensionamento, che magari hanno avuto interruzioni nella vita lavorativa, le quali potranno pensionarsi in anticipo e tornare ad avere reddito in base ai contributi versati. Ovviamente dobbiamo occuparci di una platea per volta, i soldi non sono infiniti e miracoli non ne facciamo».

 

CONTE DI MAIO SALVINI CONTE DI MAIO SALVINI

Di recente aveva espresso preoccupazione sulla fattibilità concreta del reddito di cittadinanza.

«Ma no, semplicemente, invito a discutere su come farlo funzionare. Inutile giocare a fare i tifosi. È assodato che il reddito sarà realtà, ora occupiamoci di ottimizzarne l' applicazione».

 

Queste famose card le avete già stampate oppure no?

«Guardi, posso assicurarle che in casa mia non stampo nulla, non ho una tipografia in salotto. Scherzi a parte, esistono dei contratti che lo Stato ha già in essere con alcuni fornitori, e che già oggi garantirebbero la possibilità di disporre degli strumenti adatti per usufruire del reddito di cittadinanza».

 

Nessun bando?

Stefano Buffagni e Toninelli Stefano Buffagni e Toninelli

«Dovendo partire a marzo, fare nuove gare richiederebbe troppo tempo. Il ministro Luigi Di Maio ha effettuato una ricognizione degli strumenti già a disposizione alla luce dei contratti attivi. Poi, in futuro, potremo studiare altri metodi per perpetuare il funzionamento del reddito. Sarà indispensabile anche garantire il rispetto sociale dei beneficiari, i quali non dovranno sentirsi esclusi, giudicati o emarginati. Occorre la giusta sensibilità».

 

Mario Monti dice che state attraversando il «momento Tsipras», quello in cui i rivoluzionari scendono a patti con la realtà.

«Monti si diverte a stuzzicarci. Chi ci ha preceduto ha avallato accordi suicidi che oggi siamo costretti a rispettare ma che vogliamo ridiscutere. Le regole si osservano ma si possono migliorare. Ad esempio, sarebbe utile allargare la sfera di competenza della Bce. Sulla scia delle prerogative della Fed, sarebbe giusto si occupi non solo della tenuta dell' inflazione, ma anche di favorire la crescita».

 

ANTONIO DI MAIO ANTONIO DI MAIO

C' è chi vorrebbe modificare il meccanismo dell' asta di emissione dei titoli di Stato, giudicato troppo penalizzante per l' emittente. Si può fare?

«Sì e ne stiamo discutendo con il ministero dell' Economia. Occorre migliorare i meccanismi di emissione, prendendo quanto c' è di buono dai metodi in vigore negli degli altri Paesi. Le aste sicuramente non sono intoccabili, se l' obiettivo è andare incontro all' interesse dei risparmiatori».

 

L' idea di far leva sul risparmio privato giacente nei conti correnti è ancora un sogno?

«Escludendo la patrimoniale, che esiste solo nella testa di qualche burocrate europeo, la mia visione è quella di incentivare fondi di investimento a guida pubblica per indirizzare le risorse private sulle infrastrutture utili al Paese».

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI VICINI VICINI MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI VICINI VICINI

 

A proposito di infrastrutture, sulla Tav la linea del movimento sta cambiando?

«I treni ad alta velocità, in linea generale, sono una grande risorsa. Ma la Torino-Lione è un progetto obsoleto, che rischia di farci gettar via una marea di milioni. Se su quella tratta non è previsto un incremento del traffico, sarebbe più logico potenziare le linee tradizionali».

 

Il padre di Luigi di Maio ammette di aver avuto lavoratori in nero, ma sostiene che il figlio non ne sapesse nulla. Il giustizialismo è un boomerang?

«I figli non devono pagare le colpe dei padri. Non possiamo trasformare in un criminale un uomo che non ha ucciso nessuno, e che non ha mandato sul lastrico nessuno. In questa vicenda Di Maio ha reagito alla grande, non dev' essere stato facile per lui sul piano umano. È una polemica figlia dell' esasperazione comunicativa, segno che qualcuno sta esagerando».

 

Che differenza corre tra la vicenda del padre di Di Maio e quella del padre di Matteo Renzi, o di Maria Elena Boschi?

stefano buffagni stefano buffagni

«Guardi, non troverà una sola frase da parte mia contro avversari politici su questioni di natura familiare. Preferisco criticare Renzi e Boschi per aver compromesso il futuro dei nostri figli, piuttosto che per i comportamenti dei loro parenti. Certo, Di Maio sta subendo attacchi su errori fatti da qualcun altro, sui quali non ha responsabilità. Altri invece hanno agito attivamente, confondendo il ruolo pubblico con l' opportunità personale».

 

Anche lei come Di Maio pensa che la stampa stia soffrendo per via delle fake news che diffonde? O stiamo generalizzando un po' troppo?

abbraccio tra maria elena boschi e matteo renzi abbraccio tra maria elena boschi e matteo renzi

«Non auguro il male a nessuno, ma le balle che sono state scritte negli ultimi tempi hanno delegittimato gli stessi organi di informazione, fondamentali per un corretto funzionamento del sistema democratico. Insomma, l' autocritica non spetta solo alla politica».

 

La parlamentarizzazione del global compact sull' immigrazione riflette l' ennesimo scontro tra Lega e 5 stelle?

«No, semplicemente vogliamo studiare la pratica in Parlamento senza pregiudizi. Sono regole utili al Paese, o rischiamo di farci un autogol? Tanto vale discuterne, altrimenti cosa paghiamo a fare i parlamentari?».

 

Insomma non vede rischi per la maggioranza.

«Stiamo lavorando serenamente. Del resto, a nessuno converrebbe tornare al voto chiedendo di governare, dopo che al governo ci siamo già stati. Non avrebbe senso».

 

Eppure talvolta il Movimento sembra subalterno alla Lega, o no?

matteo salvini giancarlo giorgetti matteo salvini giancarlo giorgetti

«In un contratto di governo, ogni tanto qualcuno deve cedere terreno. Anche la Lega lo ha fatto a favore del Movimento sul decreto Dignità o sull' Anticorruzione. Poi in tanti si divertono a metterci in contrapposizione, con la storia della Lega che vince sempre e noi, polli, che chiniamo la testa. Il tentativo di innescare tensioni nel Movimento è fallito, e i cittadini non hanno l' anello al naso».

 

Adesso abbiamo altri problemi più pressanti, ma un giorno si tornerà a parlare di riforme costituzionali?

«La priorità è il taglio del numero dei parlamentari e l' inserimento del vincolo di mandato. Teoricamente il taglio dei parlamentari potrebbe essere approvato immediatamente con larga maggioranza. Mi immagino una legislatura costituente, anche perché sulle riforme di cui il Paese ha estremo bisogno le porte sono aperte a tutti. Anche all' opposizione».

 

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