1. BUM! NON SOLO GIULI-SPANO, STASERA “REPORT” MOSTRERÀ IN ESCLUSIVA LA FOTO DEL CAPOCCIONE DI GENNARO SANGIULIANO, SPACCATO COME UNA MELA DA UNA PROFONDA FERITA 2. È LA “PISTOLA FUMANTE” DELL’AGGRESSIONE SUBITA DA PARTE DI MARIA ROSARIA BOCCIA
3. SECONDO QUANTO SCRIVE "GENNY DELON" NELLA SUA DENUNCIA, LO SFREGIO È AVVENUTO LO SCORSO 16 LUGLIO IN UNA STANZA DELL’HOTEL NAZIONALE DI SANREMO A CONCLUSIONE DI UN’ACCESA DISCUSSIONE NATA DOPO IL FATALE ANNUNCIO DEL MINISTRO ALLA “POMPEIANA ESPERTA” DI VOLER CHIUDERE LA LORO RELAZIONE E DI NON VOLER LASCIARE LA MOGLIE…
4. DAGOREPORT: COSA È SUCCESSO AL MALCONCIO GENNARINO DOPO L'ASSALTO CONTUNDENTE DELLA BOCCIA IN MODALITÀ JENA DI POMPEI? I SELFIE NEL BAGNO DELL’ALBERGO SANREMESE, IL PRECIPITOSO RITORNO A ROMA SEMPRE AFFIANCATO DALLA FACINOROSA BOCCIA, LA BALLA CHE RIFILA AGLI AMICI, LA MOGLIE CHE PRENDE CONTATTO CON UN CHIRURGO PLASTICO CHE…
ESCLUSIVO “REPORT”
Il ministero della Cultura è stato attraversato dallo scandalo nato dai post su Instagram di Maria Rosaria Boccia che ha provocato le dimissioni di Gennaro Sangiuliano.
Dopo aver rimesso l’incarico, l’ex ministro ha poi denunciato l’imprenditrice di Pompei anche per aggressione.
La prova principale sarebbe la foto di questa profonda ferita in testa che Report vi mostra in esclusiva.
Secondo quanto scrive Sangiuliano nella sua denuncia gli sarebbe stata causata lo scorso 16 luglio in una stanza dell’Hotel Nazionale di Sanremo da Maria Rosaria Boccia dopo un’accesa discussione nata dopo l’annuncio del ministro di voler chiudere la loro relazione e di non voler lasciare la moglie.
DAGOREPORT
Cosa è successo dopo l'assalto contundente in modalità Jena di Pompei? “Genny Delon” ha tamponato nel bagno dell’hotel sanremese la profonda ferita, quindi si è sparato come souvenir un paio di selfie sulla testa sfregiata (che poi consegnerà alla Procura di Roma come prova dell’aggressione e che “Report” mostrerà stasera, anticipati da Dagospia).
Una volta coperto il taglio con un cerottone, il ministro partenopeo e parte di Pompei è subito tornato, sempre in compagnia della Boccia furiosa, a Roma.
Alla moglie Federica Corsini, rimasta basita alla vista della ferita, Gennarino si premura di raccontare la balla di essere inciampato su un disgraziato tappeto della stanza d’albergo e scivolando di aver colpito con la testa lo spigolo acuminato di un tavolinetto (stessa fregnaccia racconterà all’indomani agli amici e ai dipendenti del Collegio Romano).
Ma a quel punto, occorrono i punti. E quella santa donna della moglie ha la buona idea di prendere un appuntamento con un chirurgo plastico che, armato di ago e filo, ricuce la testolina di Gennarino applicando ben 13 punti (uno ogni centimetro del taglio) – sono chiamati “punti plastici” perchè si riassorbono ed evitano la sgradevole visione della cicatrice.
E per due lunghe settimane, quel povero cristo del ministero della Sventure Culturali se n’è andato in giro con il “graffio” della Boccia-ridens coperto da un cerotto “trasparente”, che ha il color della pelle, quindi invisibile a uno sguardo non attento.
Ma la storiaccia scoperchiata il 26 agosto da Dagospia e che ha portato, per la prima volta nella storia repubblicana italiana, alle dimissioni di un ministro, è ancora priva di un capitolo, quello più misterioso: perché Sangiuliano intorno a Ferragosto ha dato ordine al capo di gabinetto Francesco Giglioli di stracciare il contratto che aveva firmato venti giorni prima che arruolava Maria Rosaria Boccia come Consulente a titolo gratuito ai Grandi Eventi del ministero. Alla prossima puntata...