IL CALIFFO ACCHIAPPATO PER LE MUTANDE - AL BAGHDADI È STATO CATTURATO GRAZIE A UN INFORMATORE CHE GLI HA SOFFIATO UN PAIO DI BOXER E LI HA PORTATI AGLI AMERICANI PER FARLI ANALIZZARE: IL DNA È IL SUO, L'ATTACCO PUÒ PARTIRE - MA LA VERA EROINA DEL GIORNO È CONAN, IL CANE CHE HA MESSO ALL'ANGOLO IL LEADER DELL'ISIS, PRIMA CHE SI FACESSE ESPLODERE UCCIDENDO I TRE FIGLI CON CUI SI FACEVA SCUDO…
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Marco Ansaldo per “la Repubblica”
Identificato grazie alle mutande. E inseguito fino alla morte da un cane americano. Sembrano dettagli inventati, tanto paiono surreali. Ma anche non lo fossero si trasforma in una scena umiliante la descrizione della morte di Abu Bakr al Baghdadi, fondatore e numero uno dell' Isis, fattosi infine esplodere nel suo tunnel pieno di libri religiosi e di sistemi di ventilazione nella siriana Barisha, poco al di là del confine con la Turchia. I retroscena della localizzazione e cattura del Califfo, secondo quanto rivelato alla Cnn da Mustafa Bali, portavoce delle forze curde in Siria, arredano ancora meglio il "film", come Donald Trump ha raccontato la cattura del leader terrorista nella notte fra sabato e domenica. Un video che presto verrà mostrato pubblicamente, depurato dei dati ancora da declassificare.
A localizzare il covo è stato un informatore, uno di quegli stessi curdi ai quali Trump ha voltato le spalle decidendo il ritiro dal nord della Siria. È stato lui a rubare le mutande del Califfo. Gli ha sottratto i boxer e li ha fatti arrivare agli americani, i quali prontamente li hanno fatti analizzare dai chimici militari per i test del Dna che hanno portato alla conferma dell' identità. Esami condotti sul posto con un lettore di Dna portatile, da tecnici che hanno accompagnato le forze speciali e confrontato i campioni del Dna già in loro possesso. Operazione che ricorda quando il Mossad raccolse dall' altra parte di un gabinetto la pipì del leader palestinese Yasser Arafat, giusto per analizzarne lo stato di salute.
Ma in quella che pare la sceneggiatura di un film d' azione, c' è anche un altro protagonista. Al Pentagono non si parla d' altro. È lei, Conan, il cane soldato che ha messo all' angolo il leader del cosiddetto Stato islamico nel tunnel senza uscita, rimanendo leggermente ferita quando al Baghdadi si è fatto esplodere uccidendo i tre figli con i quali si faceva scudo. È lei la vera eroina del giorno.
Sguinzagliata da uno dei Rambo della Delta Force quando prima della mezzanotte gli otto elicotteri americani sono atterrati a Barisha, ha inseguito la preda nel cunicolo fino all' esplosione finale. Conan è un nome di battaglia, l' identità ufficiale di questa femmina di pastore belga del tipo Malinois, non è stata fornita. La foto invece sì, dallo stesso Trump, e da lui postata su Twitter: "Meravigliosa, ha fatto un gran lavoro!". Anche qui, un altro ricalco: Cairo, cane dell' unità speciale K-9, nel 2011 fu impiegato dei Navy Seals nel blitz in cui venne ucciso Osama bin Laden, nella roccaforte pachistana di Abbottabad. Nello scatto d' ordinanza twittato dal capo della Casa Bianca, Conan indossa un' imbracatura mimetica. Sguardo dolce, lingua a penzoloni, ora. Ma la cagna Rambo deve avere ricevuto un addestramento di prim' ordine.
Sullo sfondo, ci sono naturalmente gli uomini della Delta Force. Che invece non parlano mai, e nemmeno vogliono apparire. Un commando speciale che, contrariamente al loro Commander-in-chief che ha spifferato tutto (esultando anche via Twitter per la morte, in un altro raid, di Abu Hassan al-Muhajir, uno dei possibili successori di Al Baghdadi) sono devoti al silenzio e al profilo basso. Giusto un' esclamazione, al termine della missione: "Jackpot".
Parola in codice per dire: obiettivo raggiunto.