LA CAMERA NON È IL PAPEETE - SALVINI HA PERSO LA PRIMA BATTAGLIA. MA IL VOTO DEL 20 AGOSTO SARÀ UN VOTO SEGRETO E SENZA UN ACCORDO DI FERRO CON BERLUSCONI E ZINGARETTI, SALVINI POTREBBE RICEVERE UN’ALTRA SBERLA - PER BOCCIARE L’INFORMATIVA DI CONTE E VOLARE A OTTOBRE ALLE URNE, IL TGRUCE HA BISOGNO DEI VOTI DI FORZA ITALIA E DI ZINGARETTI - PERDENDO DUE VOLTE, SALVINI RISCHIA DI ROMPERSI L’OSSO DEL COLLO: DOVRÀ DIMETTERSI DA VICE PREMIER, SLOGGIARE DAL VIMININALE E TROVARSI IN BALIA DI QUALCHE PROCURA COL DENTE AVVELENATO


DAGONOTA

salvini

Matteo Salvini ha perso la prima battaglia parlamentare dopo il "no" in Senato sulla proposta di votare la sfiducia a Giuseppe Conte il 14 agosto. Eppure era sufficiente un banale pallottoliere per capire che il Truce andava a sbattere, visto che il gruppo parlamentare Pd al Senato è quasi al completo sotto il tallone di Matteo Renzi, cui bastava aggiungere i 5Stelle e il gruppo misto.

 

meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni

I tormenti per il vicepremier non finiscono qui. Il 20 agosto potrebbe ricevere un altro schiaffo, e allora sarebbe il ko definitivo. Salvini deve mettersi in testa che i numeri dei sondaggi (34/36%) non hanno nulla a che vedere col suo 17% che ha in Parlamento. Quindi, per bocciare l’informativa di Giuseppe Conte e volare a ottobre alle urne, Salvini ha bisogno dei voti di Forza Italia, che chiede un’alleanza elettorale firmata davanti a un notaio, e di un accordo con Zingaretti, che frigge dalla voglia di andare al voto per cancellare nel prossimo Parlamento i soldatini renziani.

 

di maio zingaretti salvini

Non solo, sia il capitone leghista che il segretario piddino devono approfittare dei tempi brevi per non dare la possibilità a Renzi di lanciare il suo partitino di centro. Ma il voto del 20 agosto sarà un voto segreto e senza un accordo di ferro con Berlusconi e Zingaretti, Salvini rischia un secondo terribile flop. All’interno dei forzisti, la componente Gianni Letta e Mara Carfagna è apertamente anti-Salvini. Mentre il 40% del gruppo parlamentare PD alla Camera è griffato Renzi. Aggiungere che la voglia di far mangiare polvere al gradasso lombardo sta contagiando gran parte dei parlamentari che non ha nessuna voglia di mollare lo scranno e perdere il conseguente lauto stipendio. La Camera non è il Papeete.

MATTEO SALVINI IN SPIAGGIA

 

PS – Perdendo due volte, Salvini rischia di rompersi l’osso del collo: dovrà dimettersi da vice premier, sloggiare dal Vimininale e trovarsi dunque in balia di qualche Procura col dente avvelenato.