CAMERON CON VISTA (SULL’ABISSO) - “FACCIO IL TIFO PER TE, PERCHÉ SIAMO SULLA STESSA BARCA”, SCRIVEVA REBEKAH BROOKS, PUPILLA DI MURDOCH, AL FUTURO PREMIER CAMERON. “PARLIAMONE NELLE NOSTRE CENE DI CAMPAGNA” - DAVANTI ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE CAMERON BALBETTA, E CROLLA NEI SONDAGGI - CHE SI INVENTA PER RISALIRE? PUNTA SUL NAZIONALISMO SPICCIO IMITANDO LA THATCHER: “DIFENDEREMO LE FALKLAND DALLA MINACCIA ARGENTINA”…
1 - L'SMS DI REBEKAH A CAMERON: "WE'RE IN THIS TOGETHER"
SMS mandato da Rebekah Brooks a David Cameron il 7 ottobre 2009, la sera prima del suo discorso alla conferenza dei Tory
But seriously I do understand the issue with the Times. Let's discuss over country supper soon. On the party it was because I had asked a number of NI [News International] people to Manchester post endorsement and they were disappointed not to see you. But as always Sam was wonderful (and I thought it was OE's [Old Etonians] were charm personfied!) I am so rooting for you tomorrow not just as a proud friend but because professionally we're definitely in this together! Speech of your life? Yes he Cam
2 - REBEKAH A CAMERON: "SIAMO SULLA STESSA BARCA"
Enrico Franceschini per "la Repubblica"
«Professionalmente, io e te siamo insieme in questa storia». Così Rebekah Brooks, all'epoca amministratore delegato dei giornali di Rupert Murdoch in Inghilterra, scriveva a David Cameron, leader conservatore, alla vigilia del suo ultimo congresso di partito prima di essere eletto primo ministro nel 2010. «Intendeva dire», ha cercato di spiegare ieri Cameron, interrogato dalla commissione d'inchiesta sul Tabloidgate, «che avevamo gli stessi obiettivi politici».
E il premier ha categoricamente smentito che le parole della Brooks alludessero a un patto segreto fra i Tories e il gruppo Murdoch: «Non c'è stato alcun accordo palese, né accordo segreto, né strizzatine d'occhio, illazioni del genere sono semplicemente insensate». Eppure lui stesso alla fine ha ammesso che il rapporto tra il potere e i media si è deteriorato negli ultimi vent'anni e che è necessario avere «più trasparenza, più distanza, più rispetto e migliori regole».
È un rapporto già cambiato, come sottolinea lo spettacolo di un primo ministro messo sotto torchio per ore da una commissione d'inchiesta governativa da lui stesso convocata. E come dimostra il fatto che Rebekah Brooks, la beniamina di Murdoch, amica fidata di Blair prima e di Cameron poi, è attualmente sotto processo per ostruzione di giustizia. Cameron è apparso chiaramente a disagio nel discutere i suoi incontri con la potente amministratrice delegata del Sun, del Times, del News of the World: «Non ricordo se ci incontravamo socialmente tutti i fine settimana. Dipende dai periodi. Devo controllare».
Ed è sembrato altrettanto teso nel parlare della sua decisione di assumere Andy Coulson, ex-direttore del News of the World, come portavoce e capo delle comunicazioni, prima del suo partito, quindi di Downing street: «Mi rendo conto che è stata una nomina controversa con il senno di poi, ma se qualcuno mi avesse mostrato le prove che Andy era coinvolto nelle intercettazioni illecite del suo tabloid, non lo avrei assunto o lo avrei licenziato subito», ha detto il premier.
Vi trovavate tutti a parlare d'affari «a cena», lo ha punzecchiato il pubblico ministero Robert Jay, alludendo alle domeniche nella villa della Brooks, tra barbecue, cavalli e pettegolezzi, e Cameron non ha potuto negarlo. «I giornali di Murdoch, tradizionalmente conservatori, avevano sostenuto il laburista Blair, io ho cercato di riportarli dalla nostra parte e ci sono riuscito», si è difeso il leader dei Tories.
Ma senza fare patti, ha assicurato, senza promettere nulla in cambio. Ci crederà la commissione d'inchiesta? Lo sapremo in autunno, quando pubblicherà il suo rapporto. Per adesso non sembrano crederci gli elettori, che hanno riportato in testa il Labour nei sondaggi, 42 a 34 per cento: il suo leader Ed Miliband, perlomeno, non ha mai fatto niente «insieme» a Rebekah Brooks.
3 - MURDOCH: CAMERON, AFFARE BSKYB ERA PATATA BOLLENTE POLITICA
(ANSA) - L'offerta di News International di comprare la totalità della azioni di BSkyB era una "patata bollente politica" per i Tory. "Avevamo una metà dei media conservatori contro, metà a favore. Era una patata bollente politica", ha detto David Cameron alla Commissione Leveson.
4 - FALKLAND: CAMERON, DIFENDEREMO ISOLE DA MINACCE ARGENTINA
(ANSA) - Il primo ministro britannico David Cameron ha segnato il trentesimo anniversario della fine della guerra delle Falkland impegnandosi a "difendere" le isole dalle "minacce aggressive" dell'Argentina. A Londra il primo ministro ha reso omaggio ai 255 militari britannici che hanno perso la vita nel conflitto del 1982 "in modo che la gente delle Falkland potesse vivere in pace e liberta" mentre la bandiera dell'arcipelago, su cui la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner oggi all'Onu ha rivendicato la sovranità, ha sventolato accanto alla Union Jack su Downing Street.