LA CAMORRA C'A MUZZARELLA 'NCOPPA! - ARRESTATO IL RE DEI LATTICINI - GIUSEPPE MANDARA: E' ACCUSATO DALL'ANTIMAFIA DI AVER COSTRUITO - L'IMPERO DI FAMIGLIA COI SOLDI DEL BOSS CASERTANO AUGUSTO LA TORRE -


Dagoreport

1. ORO BIANCO (SPORCO)
Camorra, corruzione, appalti? Sì, ma a Napoli c'è altro su cui indagare: la mozzarella! Appena quarantott'ore fa, i carabinieri hanno arrestato tredici persone accusate di associazione per delinquere finalizzata all'adulterazione del famoso latticino, tra cui l'imprenditore Guido Cantile, patron dell'omonimo caseificio di Sparanise, in provincia di Caserta.

MARCELLO TAGLIALATELA E STEFANO CALDORO

Per i pm, avrebbero confezionato la mozzarella utilizzando latte scadente e prodotti non controllati con seri rischi per la salute dei consumatori. Questa mattina, invece, a finire in manette è stato l'industriale Giuseppe Mandara, il "re" dei latticini italiani, sospettato dalla Procura antimafia di Napoli di aver costruito il proprio impero grazie ai finanziamenti del boss Augusto La Torre. È indagato per associazione per delinquere, riciclaggio e reimpiego di capitali sporchi.

2. NOMINE D'ALTO MARE
Nuovo centrodestra, vecchie abitudini. Rischia di far saltare il proverbiale aplomb del governatore Stefano Caldoro la mossa del suo assessore Severino Nappi di nominare, in un comitato di pilotaggio che si occupa di trasporti ed economia marittima, tutti esperti (o sedicenti tali) provenienti dalle fila degli "alfanoidi".

Stefano Caldoro

Tra i quali spiccano il figlio di Franco D'Ercole, fortunato presidente della società regionale Soresa che, appena un anno fa, scoprì che gli uffici della sua società avevano, guarda un po', assunto (a sua insaputa, ovviamente) la nuora, e due ex sindaci di Acerra e Telese. Tutti, manco a dirlo, simpatizzanti di Angelino Jolie (come gli stessi Nappi e Franco D'Ercole, d'altronde). Il presidente della Regione, come racconta Paolo Mainiero su "Il Mattino", sarebbe inferocito con Nappi tant'è che gli incarichi sono stati bloccati.

indagine dia, gruppo mandara

"Il governatore - svela il quotidiano di via Chiatamone - era stato chiaro. In giunta, poche settimane fa, Caldoro aveva chiesto ai suoi assessori di congelare tutte le nomine, di rinviarle a dopo il 25 maggio. Una moratoria decisa per non permettere all'opposizione di pensare che il centrodestra volesse utilizzare le nomine per conseguire il consenso alle imminenti elezioni. Ecco perché quando ha appreso delle indicazioni, perdipiù di chiara matrice politica, nei Comitati di pilotaggio il governatore è andato su tutte le furie e ha sollecitato la retromarcia".

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