LA CAMPAGNA ELETTORALE AMERICANA? SI GIOCA NEI TRIBUNALI – A MENO DI UN ANNO DAL VOTO, DONALD TRUMP È STATO CONDANNATO PER FRODE: DOVRÀ PAGARE UNA MULTA DI 354,9 MILIONI DI DOLLARI E I SUOI FIGLI, DON JR. ED ERIC, 4 MILIONI CIASCUNO – SECONDO I GIUDICI DI NEW YORK, LA “TRUMP ORGANIZATION” PER 10 ANNI HA FALSIFICATO I DATI FINANZIARI GONFIANDO IL VALORE DEGLI ASSET NEI CONFRONTI DI BANCHE E ASSICURAZIONI PER RICAVARNE PRESTITI E VANTAGGI ASSICURATIVI – "THE DONALD" PROMETTE BATTAGLIA: “FARO’ APPELLO”
-TRUMP, PRESENTERÒ APPELLO CONTRO LA SENTENZA DI NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 17 FEB - Donald Trump ha annunciato che farà appello contro la sentenza di condanna emessa a New York per gli asset gonfiati della holding di famiglia. "Non c'è stata alcuna frode" e si è trattato di "strumentalizzazione contro un avversario politico", ha detto il tycoon alla stampa dalla sua residenza di Mar-a-Lago in Florida.
CONDANNATO PER FRODE: A TRUMP SUPER MULTA DA 355 MILIONI DI DOLLARI
Estratto dell’articolo di V. Ma. per il “Corriere della Sera”
CÈ arrivato ieri sera l’attesisssimo verdetto del giudice di New York, Arthur Engoron, nel processo civile per frode commerciale a carico di Trump e dei vertici della Trump Organization.
Il giudice aveva già emesso la condanna, dando ragione alla procuratrice generale democratica dello Stato Letitia James che accusava la Trump Organization di aver fornito per circa un decennio false informazioni finanziarie, gonfiando il valore degli asset nei confronti di banche e assicurazioni per ricavarne prestiti e vantaggi assicurativi.
La decisione di ieri riguardava l’ammontare della multa (la procura aveva chiesto 370 milioni di dollari, il 15-18% del suo patrimonio). Il giudice ha invece fatto un passo indietro rispetto alla sua precedente decisione di «sciogliere» le società di controllo della holding, ma ha imposto delle restrizioni: in particolare un «osservatore indipendente» per supervisionare l’attività della Trump Organization.
Trump non potrà guidare alcuna attività imprenditoriale o chiedere prestiti a New York per almeno tre anni; ai suoi due figli è vietato farlo per i prossimi due anni. Non è chiaro cosa ciò significherà per il futuro dell’azienda e se a prenderne le redini possa essere la figlia Ivanka. Il giudice Engoron, un democratico, ha scritto: «Non hanno rapinato una banca a mano armata, Donald Trump non è Bernard Madoff» ma ha notato la «completa mancanza di rimorso, che sconfina nel patologico» del tycoon e dei suoi figli.
[…] La cifra, enorme, si aggiunge ai circa 90 milioni di dollari che Trump deve versare per diffamazione alla giornalista E. Jean Carroll. Senza contare le spese legali per i quattro processi penali ancora pendenti. Ciò potrebbe creargli problemi di liquidità. L’ex presidente farà appello, ma in attesa del verdetto potrebbe dover depositare comunque la cifra entro trenta giorni presso il tribunale.
Potrebbe anche versarne una porzione più ridotta (intorno al 10%) grazie a un «bond», ottenuto da una società di garanzia (il che richiede spese ulteriori in interessi e collaterali), ma qualcuno sostiene che non gli sarà semplice trovare chi lo conceda dopo essere stato condannato per aver mentito sul suo patrimonio. Non è chiaro quanta liquidità Trump abbia a disposizione (lui ha detto che avrebbe 400 milioni di dollari in contanti) e le stime della sua fortuna variano. […]