LA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE EUROPEE È COMINCIATA: ECCO PERCHÉ DA PARIGI E MADRID ATTACCANO GIORGIA MELONI – DOPO LE SPARATE DEL CAPO DI PARTITO DI MACRON, STEPHANE SEJOURNE, È ARRIVATA ANCHE LA MINISTRA DEL LAVORO SPAGNOLO, YOLANDA DIAZ: “IN ITALIA SI TORNA AI CONTRATTI SPAZZATURA”. L’OBIETTIVO NON È LA DUCETTA IN SÉ: PARLANO DI LEI PER MANDARE UN MESSAGGIO CONTRO I “LORO” SOVRANISTI: MARINE LE PEN (ALLEATA DI SALVINI) E I NEO-FRANCHISTI DI VOX (CHE IN UE STANNO CON FRATELLI D’ITALIA)
-Estratto dell’articolo di Danilo Ceccarelli per “La Stampa”
Puntare a Giorgia Meloni per colpire l'estrema destra in Europa. Una strategia che sembra andare per la maggiore in questi ultimi tempi, visti gli attacchi lanciati ieri alla premier.
La Francia, in primis. Proprio mentre il governo d'oltralpe stava cercando di calmare le tensioni riemerse in questi ultimi giorni con Roma, da Parigi è arrivata una nuova bordata contro Palazzo Chigi. «Meloni fa molta demagogia dinnanzi all'immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace», ha detto a Le Figaro Stéphane Séjourné, fedelissimo del presidente Macron e segretario del partito di maggioranza Renaissance.
«L’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza», ha poi rincarato la dose l'eurodeputato, che il prossimo 25 maggio sarà a Roma per una riunione del gruppo europeo Renew, di cui è presidente, alla quale parteciperanno anche gli alleati Italia Viva e Azione.
Un attacco che segue quello della scorsa settimana, arrivato come un fulmine a ciel sereno dal ministro dell'Interno Gerald Darmanin, che definendo la leader di Fratelli d'Italia «incapace» di gestire la politica migratoria ha aperto l'ennesima crepa nelle già traballanti relazioni franco-italiane. […]
In quest'ultimo caso, però, l'entourage di Séjourné ci tiene a sottolineare a La Stampa che non c'è nulla di personale: «Si riferiva all'estrema destra europea e non alla premier in modo specifico […]». Inutile, quindi, parlare di un'escalation di tensione tra Francia e Italia. «Quella espressa non è una posizione di governo o diplomatica ma è solo l'opinione conosciuta, ripetuta e pubblica del presidente di un gruppo parlamentare europeo che ha come avversario politico la signora Meloni». E che fa parte della cerchia più ristretta del presidente francese, ci sarebbe da aggiungere.
[…] Chi invece non sembra voler spegnere il fuoco delle polemiche è il governo spagnolo. La socialista Yolanda Diaz, vicepremier e ministra del Lavoro, intervenendo al Congresso dei deputati ha puntato il dito contro gli ultraconservatori di Vox accusandoli di voler attuare la stessa politica della Meloni, che con l'ultimo decreto ha dimostrato di voler «governare contro lavoratori e lavoratrici» tornando al modello dei «contratti spazzatura». Per tutta risposta, il leader di Vox, Santiago Abascal, ha difeso l'alleata ricordando le sue «politiche di successo».
Stoccate che non sembrano essere arrivate a segno. La premier italiana, che intanto si trovava a Praga per rafforzare l'intesa con l'omologo Petr Fiala, ha derubricato gli attacchi francesi ad un «problema interno» […]. Sulle parole di Diaz, ha ricordato il «record storico» raggiunto dall'Italia per numero di occupati e contratti stabili. […] Botta e risposta transfrontalieri che anticipano il clima delle elezioni europee previste per il prossimo anno.