1. IL CARDINALE BERTONE, PER OLTRE UN ANNO, HA FATTO INTERCETTARE TUTTA LA CURIA - 2. EMAIL, TELEFONI, INCONTRI E COLLOQUI SONO STATI METICOLOSAMENTE MESSI SOTTO OSSERVAZIONE, SU INCARICO DEL SEGRETARIO DI STATO, DALLA GENDARMERIA - VATICANA GUIDATA DAL GENERALE DOMENICO GIANI, UN EX UFFICIALE DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI IN USCITA DALLA SANTA SEDE PER UN NUOVO INCARICO ALLE NAZIONI UNITE - 3. TUTTO È INIZIATO NEL SETTEMBRE 2012, QUANDO SONO COMINCIATE A CIRCOLARE LE PRIME LETTERE DI MINACCE A BERTONE E LE PRIME FUGHE DI DOCUMENTI RISERVATI - 4. UNA COLOSSALE SCHEDATURA DI ABITUDINI, AMICIZIE E FREQUENTAZIONI IN MANO A POCHISSIME PERSONE CHE INNERVOSISCE MOLTI PRELATI E RISCHIA DI PESARE SUL CONCLAVE -
Lancio Panorama
Ormai i segreti non sono più al sicuro nemmeno in Vaticano. Da oltre un anno infatti, rivela Panorama nel numero in edicola da domani, giovedì 28 febbraio, email, telefoni, incontri e colloqui sono stati meticolosamente messi sotto osservazione, su incarico del cardinale Tarcisio Bertone, dalla gendarmeria vaticana guidata dal generale Domenico Giani, un ex ufficiale dei servizi segreti italiani che nelle prossime settimane potrebbe lasciare la Santa Sede per un nuovo incarico alle Nazioni Unite.
Secondo Panorama, tutto è iniziato nel settembre 2012, quando sono cominciate a circolare le prime lettere di minacce a Bertone (rivelate da Panorama) e le prime fughe di documenti riservati. E' stata messa in atto così la più massiccia e capillare opera di intercettazione mai realizzata fino ad oggi nei Sacri palazzi che, secondo alcuni, continua fino a oggi perché, formalmente, le indagini su Vatileaks non si sono concluse.
Una colossale schedatura di abitudini, amicizie e frequentazioni consegnata in mano a pochissime persone che innervosisce e preoccupa molti prelati e rischia di pesare sul conclave.