Franco Bechis per “Libero Quotidiano”
Per festeggiare il Natale e l' Epifania del Giubileo il prefetto-commissario di Roma, Francesco Paolo Tronca, ha fatto una sorpresa ai bambini della capitale. Via le bancarelle con le statuette del presepe e pure quelle che vendevano dolciumi ai bambini. Al loro posto i bimbi di Roma e i turisti ne troveranno altre.
E fra queste altre almeno una, forse due bancarelle, assegnate al Gay center di Roma, «la casa di tutte le persone lesbiche, gay e trans» della capitale, presieduta da Angela Infante, già dirigente di ArciLesbica di Roma e il cui portavoce è Fabrizio Marrazzo, fino al 2011 presidente di Arcigay di Roma.
Il banchetto dell' associazione dei gay, delle lesbiche e dei trans romani, dovrà secondo la deliberazione n.16 di Tronca, «promuovere le proprie attività statutarie e nel contempo offrire un programma di animazione ai bambini, nonché iniziative di intrattenimento ludico/culturali per le famiglie».
Una svolta clamorosa nella tradizione, il banchetto Lgbt al posto di quello dei presepi, che fa ancora più notizia nel periodo giubilare, forse perfino immaginabile nella Roma di Ignazio Marino che aveva puntato gran parte del governo della città in quel registro di ufficializzazione delle coppie gay che voleva anticipare la legge sulle unioni civili in discussione in Parlamento. Ma certo una sorpresa nella compassata Roma del prefetto Tronca.
18 ASSOCIAZIONI
Per altro suscita qualche perplessità il fatto che il Gay center debba anche intrattenere i bambini della capitale: non ha alcuna esperienza in materia, occupandosi invece di promozione di «servizi, iniziative e cultura per il benessere e i diritti di omosessuali e transessuali, perché persone e gruppi raggiungano il loro pieno potenziale».
Non è la loro missione, ma è un segnale ovviamente da loro apprezzatissimo in un momento politico che sta mettendo al centro del dibattito parlamentare anche la possibile adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso.
La bancarella Lgbt non sarà la sola a sostituire i tradizionali venditori di presepi, calze della befana e dolciumi, che sembrerebbero più adatti al pubblico di quella età. Ieri il Comune ha divulgato la scelta delle 18 associazioni che dovranno occupare 28 bancarelle della piazza alternandosi fra il 30 dicembre e il 6 gennaio, giorno dell' Epifania.
piazza navona senza bancarelle
Alcune di loro solo per qualche giorno, altre, e fra queste proprio il Gay center, per l' intero periodo.
Era stata fatta una sorta di gara a metà dicembre dal dipartimento Attività Culturali e Turismo del Comune di Roma sulla base dell' ordinanza di Tronca. Il 24 dicembre una commissione presieduta dal dirigente dell' archivio storico capitolino, Maria Rosaria Senofonte, ha esaminato le 21 domande pervenute dalle associazioni, cassandone tre (Torre Angela Associazione dilettantistica, Maestri di strada Onlus e Acssia) e accogliendone 18.
Un elenco dove la preoccupazione principale sembra quella di dare spazio a tutto ciò che è politically correct, più che a pensare all' obiettivo di quelle bancarelle: fare divertire e un po' sognare i bimbi che da decenni sono i protagonisti assoluti della rassegna di piazza Navona, e le loro famiglie tradizionali che li accompagnavano.
Quest' anno dovranno invece sorbirsi le iniziative di auto-promozione (e di raccolta fondi) oltre che del Gay Center di Amnesty International, dello Slow Food, di Greenpeace, di Emergency e di Sant' Egidio.
Ma sopra le loro testoline i bimbi di Roma sentiranno sventolare le migliori bandiere politically correct. Troverete a fianco del Gay Center le bancarelle dell' Unicef e dell' Amref, una delle maggiori organizzazioni di adozioni a distanza in Africa.
Ma anche quella della cooperativa 21 luglio, che si occupa di diritti di rom e sinti e da anni battaglia contro gli sgomberi dei campi rom della capitale. Ci sarà la potente Comunità di Sant' Egidio un giorno in proprio e tre giorni con la Scuola di Pace.
Ci sarà la Croce Rossa italiana, e al suo fianco la bancarella della Mezza luna Rossa, l' omologa islamica. Un posticino sarà riservato dall' uno al 5 gennaio anche alla Circomare Teatro, che almeno è specializzata in spettacolo da strada, anche se non proprio destinato ai bambini.
E poi una serie di cooperative sociali specializzate nel reinserimento dei detenuti o nel cercare lavoro a persone con vari handicap psico-fisici: Duemila Orizzonti, Made in Jail (produce magliette nel carcere romano di Rebibbia), Men at Work, Intersos e Semi di Libertà.
bancarelle befana piazza navona le domande dei tredicine per piazza navona spedite prima dell apertura delle poste da romafaschifo
IL CASO TREDICINE
Questa sfilata di politically correct che poco c' entra con la tradizione natalizia di Roma, è stata voluta dal commissario Tronca come surrogato dopo l' annullamento della gara con cui erano state assegnate ben 55 bancarelle.
Il problema è che quasi la metà di queste - 24 - erano risultate riconducibili direttamente o indirettamente ad esponenti della famiglia Tredicine, che nella capitale ha quasi il monopolio della ristorazione ambulante. E di quella famiglia fa parte anche l' ex consigliere comunale di Forza Italia, Giordano Tredicine, finito agli arresti domiciliari nel giugno scorso nell' ambito della inchiesta su Mafia Capitale.
Ieri in piazza Navona, mentre i vecchi venditori di presepi protestavano, nemmeno i vigili urbani sapevano della delibera di Tronca che aveva trovato i sostituti.
Quando il cronista di Libero l' ha fatta vedere, uno di loro ha sgranato gli occhi e sorriso proprio leggendo l' assegnazione al Gay center: «Sono troppo potenti, e dappertutto. Per forza bisognava metterli dentro». Al suo fianco si è fatta serissima la vigilessa di pattuglia: «Meglio loro comunque di Mafia Capitale...».