CASINO CASAMONICA – LA FOTO E’ VERA MA È SOLO IL CUGINO E OMONIMO DEL CASAMONICA PLURIPREGIUDICATO PER DROGA


Gabriele Isman per "La Repubblica - Edizione Roma"

ALEMANNO CASAMONICA DAL SITO ROMA FA SCHIFO

Bufera per l'immagine tratta da Facebook che ritrae il sindaco Alemanno con un Casamonica. Parlano in tanti: l'avvocato di Luciano Casamonica (cugino e omonimo del pluripregiudicato per droga), il Pd e Sel che annunciano interrogazioni parlamentari, Ignazio Marino e lo stesso sindaco.

GIUSEPPE CASAMONICA

«La foto risale al 2010 ed è stata fatta su richiesta del signor Casamonica al sindaco, come gesto di cortesia durante un incontro nel centro di accoglienza Baobab di Roma organizzato dalle Cooperative sociali di tipo B Lega Coop che si occupano dell'inserimento di ex detenuti e persone svantaggiate» scrive l'avvocato Laura Tirone, che rappresenta Luciano Casamonica, ritratto nella foto col sindaco.

Il legale precisa che il suo cliente «non ha mai avuto rapporti di nessun tipo con il sindaco ne è stato arrestato o indagato o coinvolto per spaccio di stupefacenti». A carico di Luciano Casamonica, classe '68 (come quello ritratto nella foto), risultano precedenti di polizia dei primi anni Novanta per omicidio, rapina e furto, ma non è detto che siano poi arrivati a giudizio.

gianni alemanno

Il sindaco su Facebook, il social network dov'era apparsa quella foto, ha postato una serie di sue immagini: «In 5 anni ho fatto foto con migliaia di romani. Ho sentito il loro affetto e sostegno». In tanti dal Pd - Marco Miccoli, Paolo Masini, Enzo Foschi, Emanuele Fiano, Walter Verini - hanno commentato sdegnati l'immagine.

gianni alemanno

Da Ileana Argentin e Massimo Cervellini, parlamentari di Pd e Sel, arriva l'annuncio di interrogazioni al ministro dell'Interno Alfano sulla vicenda. Parla Marino: «In una campagna elettorale di un Paese anglosassone il candidato si sarebbe ritirato dalla corsa» dice a Teleroma 56. Gli risponde il comitato Alemanno: «A lui, che tanto ama i Paesi anglosassoni, ricordiamo che lì se vieni beccato con le mani nella marmellata dei rimborsi non ci pensi neppure a candidarti a sindaco».