È UN CASO IL REPORT INTITOLATO “L'UTILIZZO DI STARLINK DA PARTE DI MOSCA”, RECAPITATO A PALAZZO CHIGI SU CARTA INTESTATA TIM – IL DOCUMENTO, CHE ACCUSA L’AZIENDA DI ELON MUSK DI PERMETTERE ALLA RUSSIA DI SFRUTTARE ABUSIVAMENTE I SUOI SATELLITI IN UCRAINA, HA SUSCITATO IRRITAZIONE NEGLI AMBIENTI DIPLOMATICI AMERICANI – TIM NEGA DI AVER INVIATO IN GIRO IL PAPER: “NO COMMENT” DA PALAZZO CHIGI – GLI OTTIMI RAPPORTI TRA MUSK E MELONI. MA IL BUSINESS SATELLITARE DI STARLINK IN ITALIA PER GARANTIRE LA RETE INTERNET PENALIZZEREBBE TIM - IL RUOLO IN TIM DI ALMA FAZZOLARI, SORELLA DEL SOTTOSEGRETARIO COL FEZ GIOVANBATTISTA…
-Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo e Jacopo Iacoboni per “La Stampa”
Il report, intitolato «L'utilizzo di Starlink da parte di Mosca», è finito su diversi tavoli istituzionali e - secondo nostre fonti riservate - è stato recapitato anche a Palazzo Chigi (dove, a una domanda de La Stampa, hanno risposto «no comment»).
Ma sta scatenando una seria irritazione anche in America, perché quel testo - due pagine di cui siamo entrati in possesso - di fatto contiene una serie di accuse contro un'importante azienda americana, la SpaceX fondata e guidata da Elon Musk, per le zone d'ombra legate al presunto utilizzo (abusivo) dei suoi satelliti da parte dei russi in Ucraina - utilizzo che il suo proprietario ha sempre negato.
Senonché, particolare imbarazzante, il report reca a fondo pagina la dicitura «Gruppo Tim - uso interno»: una società concorrente di Starlink, che proietterà molti suoi interessi nello sviluppo della fibra, e non fa certo i salti di gioia per la possibile apertura delle frequenze del mercato italiano ai satelliti di Musk.
La Stampa ha potuto verificare, attraverso i metadati del documento, il suo autore materiale e quindi l'autenticità del testo. Tim, che abbiamo interpellato, nega di aver inviato in giro un paper del genere: «A Telecom non risulta nessuna lettera indirizzata al governo».
Le nostre fonti confermano la ricezione del report da parte della presidenza del Consiglio. La Stampa ha domandato a Palazzo Chigi se è vero che un documento su carta Tim, in cui si mette in guardia l'esecutivo sui legami tra la Starlink di Musk e la Russia, è stato inoltrato agli uffici della premier. La risposta è stata: «Palazzo Chigi non rilascia nessun commento su quanto da voi riportato».
Cosa si dice in queste due pagine dagli effetti esplosivi, circolare in alte sedi? […]
Nel testo, attraverso una serie di link a fonti aperte, si ricostruisce allora tutta la vicenda, i possibili luoghi dove i russi comprano illegalmente Starlink, e soprattutto si collega - neanche tanto velatamente - l'azienda di Musk a comportamenti opachi: «I russi stanno usando falsi segnali Gps per nascondere la propria posizione al terminale Starlink in modo da fargli credere che l'utente si trovi in territorio ucraino e rendendo impossibile la disattivazione del terminale da parte di Space X».
Poi l'accusa più dura: «Space X ha dichiarato di procedere a un'indagine e quindi alla disattivazione di terminali laddove vengano utilizzati da soggetti sanzionati. Fino a questo momento, non sembra siano state messe in pratica azioni di questo tipo che potrebbero essere molto difficili da realizzare proprio grazie all'utilizzo di falsi segnali Gps».
[…] A creare un ulteriore - e potenzialmente imbarazzante - cortocircuito c'è la circostanza che in Tim riveste un ruolo importante Alma Fazzolari, sorella di Giovanbattista, sottosegretario della presidenza del Consiglio e l'uomo di cui più si fida Giorgia Meloni.
Il tutto in un contesto in cui i rapporti tra il padrone di Tesla, di X, di SpaceX e la premier si erano fatti ottimi. Musk è stato ospite ad Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, e ha costruito un buon feeling personale con la leader, anche sulla base di una comune visione sulle politiche migratorie e sulla lotta contro la denatalità.
Cosa che ha aperto a tanti possibili scenari di coinvolgimento industriale di Musk in Italia. A metà dicembre, i due erano stati a lungo a colloquio a Castel Sant'Angelo, alla festa dei giovani della destra italiana, parlando di intelligenza artificiale, di figli, ma soprattutto, di Starlink, il sistema satellitare di SpaceX. Un rapporto che stava decollando, insomma. Almeno, fino a ieri.
Perché in America la vicenda, di cui Space X è subito venuta a conoscenza, ha suscitato l'ira dei vertici aziendali, e anche un certo fastidio in ambienti diplomatici americani, che non gradirebbero intrusioni contro una multinazionale americana così legata al comparto della difesa Usa, né da parte di società italiane, né da quella della politica.