CATASTROFE ANNUNZIATA: "LA RAI È UN'AZIENDA DISASTRATA, MAL GESTITA DA TROPPO TEMPO"- LOTITO LOBBISTA A MONTECITORIO (PER IL SUO STADIO) - IL CERCHIO MAGICO DEL BANANA VA CON FORMIGONI - MARIAROSARIA ROSSI E LE TESSERE DI FORZA GNOCCA - LEGHISTI CONTRO VIRGILIO IL TERRONE - 77 STATI DI EMERGENZA - L’AVVALLAMENTO DI MOGOL - ELISABETTA GARDINI E L’EUROVERGINE - IL MEDIOEVO SI MANGIA LA CRUSCA - INGRAO SUL WEB - IL “CAMPANILE” CROLLA SUL “CLANDESTINO” - CONOSCI CONFINDUSTRIA KNOWLEDGE…
a cura di Enrico Arosio / Primo Di Nicola per "l'Espresso"
1 - PROVOCAZIONI LEGHISTE - QUEL TERRONE DI VIRGILIO...
"Cara Mantova, bentornata in Lombardia". Così esultava Roberto Formigoni l'anno scorso per la città lombarda espugnata dal centrodestra. Non calcolava la Tunisia. Proprio il viaggio in Tunisia fatto dal sindaco del Pdl Nicola Sodano per negoziare il prestito del raro mosaico di Virgilio tra le Muse per la grande mostra virgiliana aperta a Palazzo Te il 15 ottobre ha scatenato la Lega, alleata di giunta sempre più inquieta: cultura sprecona, costi eccessivi.
In più, la provocazione dell'assessore al Turismo, Vincenzo Chizzini: era meglio celebrare il poeta Teofilo Folengo, perché Virgilio, testuali parole, "se n'è andato a Roma, in Calabria, infine a Napoli, dove è sepolto. Ci ha traditi". Ma non bastava Virgilio terrone. Il parlamentare bossiano Gianni Fava ha bollato l'inaugurazione con gli ospiti tunisini (console, ministro, sindaco di Cartagine), presente la connazionale Afef Jnifen con Marco Tronchetti Provera, come "ricettacolo di soubrette a fine carriera".
L'estrema rozzezza dei toni ha fatto infuriare il mite sindaco Sodano, inasprendo i rapporti già tesi. Al punto che la parte oltranzista della Lega minaccia di ritirare i suoi assessori. Chissà se il presidente Napolitano, già pesantemente offeso dal capogruppo leghista l'anno scorso, verrà a omaggiare Virgilio il 7 dicembre. Meglio la prima della Scala. T. M.
2 - TELEVISIONE - CATASTROFE ANNUNZIATA...
Alla presentazione del suo libro "Il Potere in Italia" (Marsilio) alla Fondazione Corriere della Sera a Milano, Lucia Annunziata ha bollato il braccio di ferro del banchiere Lorenzo Bini Smaghi con il governo italiano come "atteggiamenti incredibili, da Tar o da giornalisti Rai". Incoraggiata da risatine in platea, la giornalista, nello stupore di Ferruccio de Bortoli, Cesare Romiti, Piergaetano Marchetti e altri illustri ospiti, ha spiegato che "la Rai è un cavallo ferito a morte", "un'azienda disastrata, mal gestita da troppo tempo".
Ha segnalato che la Eri, la casa editrice dell'emittente, "non funziona, anzi non esiste", e confessato: "Quando vedo La 7, al confronto mi sento male". Nelle primissime file si è udito sibilare: "E per fortuna che ci lavora...". Annunziata, ex direttore del Tg3, ex presidente Rai tra il 2003 e il 2004, conduce "In 1/2 h" su RaiTre, e il libro prende spunto proprio da quel programma. E. A.
3 - VALLE D'AOSTA - INNO, QUANTO MI COSTI...
Un canto libero per la Valle d'Aosta da 27 mila euro. La Regione autonoma ha voluto un inno tutto suo e lo ha commissionato al grande Mogol. Si chiama "La mia valle" e comincia con le parole "La mia Valle è verde, è bella, i cavalli nella stalla sono pronti a partire". Composto nel 2009, non piace proprio a tutti, ancor meno oggi che si è scoperto quanto ha speso la Regione per ricompensare il paroliere amico di Lucio Battisti: 27.200 euro pagati con l'acquisto di 3 mila copie del cd. Cifra giudicata eccessiva, anche perché nel testo la Vallée non è mai citata, tanto da lasciare il dubbio che Mogol si riferisca alla Maremma.
Ma è solo l'ultima delle polemiche legate all'autore che, da quando ha preso casa in Valle, ha trovato nella Regione un munifico sponsor. Non si è ancora risolta, ad esempio, la querelle sull'omonimo Premio Mogol. Nel 2011 sono stati spesi 348 mila euro, buona parte dei quali finiti al Centro Tuscolano dello stesso Mogol. Beffa finale: la messa in onda del premio prevista su Rai 1, con ritorno d'immagine per la Regione, non è mai avvenuta. T. Mac.
4 - MISSIONI MILITARI - QUANDO IL LINCE CAMBIA PELLE...
Almeno per gli inceppamenti delle mitragliatrici del blindato Lince si sta rimediando. Li aveva denunciate il deputato leghista Giancarlo Di Vizia con una interrogazione al ministro della Difesa insieme alle lamentele per le attrezzature insufficienti e i rifornimenti alimentari inadeguati.
Un quadro che aveva dipinto come un calvario la missione italiana in Afghanistan. Secondo Di Vizia, le mitragliatrici Browning si inceppano a causa delle vibrazioni quando l'automezzo si muove a elevate velocità, lasciando indifeso il mitragliere che lavora allo scoperto. Adesso arriva la soluzione: la Difesa ha ordinato alla Oto Melara una ottantina di torrette da montare sul blindato. Grazie ad esse, i soldati non si esporranno più all'esterno per sparare: lo faranno con un display computerizzato che comanderà le mitragliatrici dall'interno.
Nessuna novità invece per gli altri problemi denunciati da Di Vizia: la manutenzione di armi e macchinari fatta "servendosi di strumentazione acquistata in proprio", i ritardi con i quali i soldati ricevono i bauli con gli equipaggiameti individuali; le lamentele per i "generi alimentari incongrui" che verrebbero inviati in Afghanistan, inclusi "spumanti di marca e altre vettovaglie", come le "aragoste" del libro di Bob Woodward "The Obama War", pubblicato l'anno scorso negli Usa. P. D. N.
5 - BENI CULTURALI - IL MEDIOEVO? È SALVO...
In cinque si sono assicurati più di un terzo dei fondi previsti: ben due milioni di euro, contro i sei (che dal 2012 diventeranno tre) che di volta in volta il ministero dei Beni culturali concede a 120 istituti di cultura. Protagonisti, gli studi medioevali. Due enti, la Società internazionale per lo studio del medioevo di Firenze e l'Entmi che cura l'edizione dei testi mediolatini, stanno particolarmente a cuore al deputato pdl Emerenzio Barbieri, primo firmatario della legge.
Che è subito diventata bipartisan: anche le opposizioni (che nel voto parlamentare si sono astenute) hanno i loro medioevalisti da sponsorizzare, come quelli della fondazione Franceschini di Firenze e la Fondazione di Spoleto, a cui si è aggiunto, come per magia, il centro studi di Roma. La leggina è riuscita a superare le forche caudine dei tagli di bilancio, a svantaggio di istituzioni come la Crusca e i Lincei. B. B.
6 - DA ARCORE A FORMIGONI...
Il cerchio magico di Berlusconi si schiera con Formigoni. Almeno per il dopo-Silvio, quando il Cavaliere avrà deciso di passare la mano. Procede infatti al di là delle più rosee previsioni la campagna acquisti del governatore lombardo in vista della scalata al Pdl. Gli hanno assicurato appoggio alcune figure dello stretto giro di Arcore, che hanno un rapporto diretto con il Cavaliere.
Per esempio, Salvatore Sciascia, senatore ed ex direttore finanziario di Fininvest. Con Formigoni anche Giancarlo Serafini, pure lui senatore, e uno dei pochissimi che può accedere direttamente alle finanze private del premier per sistemargli le faccende personali (è stato anche consigliere lombardo eletto nel listino di Formigoni nel 2005). Simpatizza per Formigoni anche Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano ed ex ad di Edilnord, l'impresa edilizia della famiglia del Cavaliere. V. D.
7 - PARLAMENTO IN CIFRE - 77...
sono gli stati di emergenza in corso decretati dal governo e gestiti dalla Protezione Civile. Il sindaco di Roma Alemanno ne ha chiesto un altro per la capitale dopo il recente nubifragio. Quelli aperti riguardano tra l'altro 29 alluvioni, 14 bonifiche ambientali, 7 terremoti e rischi sismici, 6 dissesti idrogeologici, 3 afflussi di extracomunitari, 1 rischio vulcanico, 1 per la sicurezza grandi dighe, 1 affollamento carceri. Le regioni più interessate sono Sicilia e Veneto con 9 emergenze ciascuno.
8 - PRIVILEGI - LOTITO CON INVITO...
Entra ed esce da Montecitorio a proprio piacimento. Di solito per recarsi al piano della commissione Cultura che fino a qualche giorno fa esaminava la legge sulla costruzione degli stadi che gli sta molto a cuore. Oppure per chiedere udienza agli altri deputati che da mesi seguono il varo della nuova normativa. Claudio Lotito, presidente della Lazio, è davvero un privilegiato.
La Camera dei deputati gli ha rilasciato un badge preziosissimo grazie al quale ha potuto sinora circolare liberamente, una possibilità che, parlamentari a parte, è riservata ai giornalisti accreditati. Lo speciale trattamento, assicurano i competenti uffici, è stato concesso al patron biancazzurro solo per consentirgli di seguire la gestazione della legge. Ma, a quanto risulta a "l'Espresso", Lotito pensa anche ad altri business. A cominciare dall'appalto per le pulizie della Camera, al quale ha deciso di concorrere con una delle sue aziende. P. D. N.
9 - PDL - PER TESSERARSI CHIAMARE ROSSI...
Mariarosaria Rossi, deputata del Pdl denominata la Zarina di Tor Crescenza, si sta rivelando molto preziosa per Silvio Berlusconi. E non solo per le feste che ha sempre organizzato per il premier, a cominciare da quelle famosissime che si sono svolte nel castello alle porte della capitale. La Rossi è stata infatti incaricata dal Pdl di gestire la delicata partita del tesseramento avviata negli ultimi mesi. Con un suo call center, settore nel quale ha avviato una discreta attività imprenditoriale, la Zarina raccoglierà tutte le richieste d'iscrizione fornendo anche ai militanti le informazioni necessarie a completare la pratica. P. D. N.
10 - EUROPARLAMENTO - ELISABETTA E LA VERGINE...
Non in spalla, ma quasi, e grazie all'aiuto di Elisabetta Gardini, eurodeputata Pdl. Una statua lignea della Vergine di Schio il 5 ottobre ha fatto il suo ingresso nel Parlamento Ue, portata dal Movimento per la vita del Veneto fino alla Sala di meditazione per una messa a cui partecipava, tra gli eurodeputati, la sola Gardini. "Non rilascia dichiarazioni", dice il suo portavoce, che assicura come l'onorevole abbia fornito solo "un appoggio logistico".
Un appoggio importante: ha riservato la Sala a nome suo e facilitato i permessi di ingresso. Non a tutti, però: una ventina di cristiani dentro a pregare e una ventina fuori a manifestare. "L'Europa deve proibire l'aborto, il divorzio e l'eutanasia", assicurava una cinquantenne di Schio. La Ue, per la verità, non ha alcuna competenza in merito. A. D'Arg.
11 - INGRAO VA IN RETE...
"Cara lettrice, caro lettore, Internet non è un mezzo consueto per chi è nato nel 1915; ma è il mezzo di comunicazione del presente e ho pensato di usarlo". Apre così il sito (www.pietroingrao.it) di Pietro Ingrao, 96 anni, per dieci legislature parlamentare del Pci. Quasi mezzo secolo di vita politica (dal 1948 al 1992) racchiuso in una lunga serie di documenti ora rintracciabili on line: interventi parlamentari, relazioni ai congressi, fotografie, scritti sul cinema. Un esempio?
Le sue parole al congresso del Pci del 21 marzo 1972: "Il monopolio (democristiano) ha favorito la compenetrazione tra personale economico e personale politico. Abbiamo avuto così una sorta di nuovi organismi economico-politici sottratti non solo alla sovranità delle assemblee elettive ma anche alla verifica del consenso a cui i partiti sono obbligati dal ricorso al corpo elettorale". Qualche anno prima degli indignados. L. S.
12 - È CROLLATO IL CAMPANILE...
Tribunale Civile di Roma, sezione fallimentare, 13 dicembre, ore 10. Rischia grosso la cooperativa Il Campanile Nuovo, già editrice dell'omonimo quotidiano organo dei Popolari-Udeur di Clemente Mastella. Ceduta a una nuova compagine societaria, che aveva in Fabio Caso, già noto per il naufragio dei quotidiani "Dieci" e "Il Globo", il partner di riferimento, nel dicembre 2009, dopo aver cambiato nome (da Il Campanile a Il Clandestino) e perso per strada quattro direttori (David Parenzo, Pierluigi Diaco, Ambrogio e Luigi Crespi), il giornale chiuse a marzo 2010. E i dipendenti, senza stipendi e senza Tfr, hanno trascinato la cooperativa in tribunale. S. A.
13 - CONFINDUSTRIA - OPERAZIONE CONOSCENZA...
È nata Confindustria Knowledge, ultima creatura dell'associazione guidata da Emma Marcegaglia. Sarà operativa da dicembre. Il primo presidente è Diego Masi, che sarà ancora per poche settimane a capo di AssoComunicazione, l'organismo delle principali agenzie di pubblicità e media che più di tutti si è battuto per far partire la nuova federazione (knowledge sta per conoscenza).
In essa confluiranno anche Assorel (relazioni pubbliche), Assirm (ricerche di mercato) e Fedoweb, che riunisce gli editori di contenuti per Internet. Il giro di affari del settore sfiora i 5 miliardi, ma gli investimenti sono in calo (meno 4 per cento nel 2011) e fioccano le chiusure e i licenziamenti. Anche per questo c'è stata unanimità sul nome di Masi, imprenditore e politico navigato: nel 1995 fu l'avversario di Formigoni alle regionali lombarde, quindi sottosegretario nel governo D'Alema, salvo poi iscriversi al gruppo di Forza Italia al Senato. Vi. P.
14 - ETRUSCHI IN CACHEMIRE...
L'ultimo affondo è di Salvatore Settis, ex direttore della Normale di Pisa, che ha definito "archeopatacca" la decisione del Comune di San Casciano di trasferire in una collinetta i reperti etruschi rinvenuti nel terreno dove dovrebbe sorgere il nuovo stabilmento della Laika, azienda tedesca di camper e caravan: "Il trasloco è illegale. Per la Corte costituzionale la tutela del paesaggio è gerarchicamente superiore a qualsiasi capannone", ha tuonato Settis.
Prima di lui anche il pittore Tullio Pericoli e il mondo ambientalista si erano schierati contro l'insediamento della Laika nel sito etrusco. "Ambientalismo in cachemire", ha polemizzato il presidente degli industriali toscani Antonella Mansi. Ad accelerare è il presidente della Regione Enrico Rossi, favorevole al trasloco dei reperti, anche perché l'insediamento Laika occuperà oltre 200 lavoratori. M. La.