UNO SU 5 CE LA FA (A CERCARE LAVORO) - REDDITO DI CITTADINANZA PER 5 MILIONI, UNA MEDIA DI 498 EURO A INDIVIDUO. IN REALTÀ SARANNO 1,4 MILIONI I NUCLEI FAMILIARI CHE POTRANNO RICHIEDERLO DA MARZO: ECCO TUTTI I REQUISITI PER OTTENERE LA SOMMA, GIUSTO IN TEMPO PER LE ELEZIONI EUROPEE - SOLO IL 20% CERCHERÀ LAVORO, GLI ALTRI…
-Nicola Lillo per ''La Stampa''
Dal primo marzo il via alle domande per il reddito di cittadinanza, poi dall' uno aprile - dopo le verifiche dell' Inps sui requisiti dei richiedenti - arriverà una lettera direttamente a casa con due inviti. Il primo per andare alle Poste, dove sarà possibile ritirare la tessera già carica che potrà essere usata per qualunque acquisto tranne che per il gioco d' azzardo: è previsto che venga speso almeno il 70% dell' importo che altrimenti viene perso. Il secondo invito è per recarsi al centro per l' impiego più vicino per sottoscrivere il «patto per il lavoro».
È lo schema previsto dal governo per l' introduzione della misura voluta dal M5S. Tutti i dettagli sono contenuti in un decreto (in cui ci sarà anche Quota 100) che attende la definizione di alcuni ultimi aspetti e il via libera politico da parte del vicepremier Luigi Di Maio. L' ipotesi è che il decreto arrivi la prossima settimana.
Saranno 5 milioni i beneficiari, cioè 1,4 milioni di nuclei familiari. «Mi aspetto che al massimo u n milione di individui si attiveranno subito sul mercato del lavoro, sarebbe un successo», spiega il professore Pasquale Tridico, consigliere economico di Di Maio e "padre" di questa misura.
Tra i beneficiari ci saranno anche stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni, un aspetto che non piace alla Lega. «Ci sono state strumentalizzazioni. Parliamo di lungo soggiornanti che hanno diritto al reddito. Fa parte della legislazione europea», aggiunge Tridico. Per coprire la platea saranno sufficienti - assicura il professore - i 7,1 miliardi di euro stanziati.
I paletti per i richiedenti
Sono molti però i limiti inseriti nel decreto. Innanzitutto potrà ricevere il reddito chi ha un Isee (l' indicatore della situazione economica) sotto ai 9.360 euro, un patrimonio mobiliare che non superi i 30 mila euro, un reddito annuo inferiore a 6 mila euro se si vive da soli o a 12.600 euro a fronte di una coppia con quattro figli minori. Al reddito si aggiungono 5 mila euro se si ha un figlio disabile, «così non si penalizza chi fa qualche risparmio per i propri cari che hanno più bisogno».
Ci sono poi altri limiti: non accede al reddito chi ha acquistato negli ultimi sei mesi un' auto nuova di grossa cilindrata, un Suv negli ultimi due anni, navi da diporto (non dunque le barche dei pescatori). La media dell' aiuto sarà di 498 euro p er individuo. Per arrivare alla cifra completa occorre moltiplicare i 780 euro per il coefficiente familiare, in questo modo l' aiuto aumenta in base al nucleo. I 780 euro inoltre sono divisi in due parti: 500 euro di base più 280 per la casa. In sostanza chi è in affitto riceve i 280 euro, chi ha una casa di proprietà no.
Offerte di lavoro a distanza
Nel decreto ci saranno anche misure a favore delle imprese, come ha chiesto a gran voce la Lega. Un modo per rendere un po' più digeribile all' elettorato del Carroccio un provvedimento considerato assistenzialista. In pratica l' azienda che assume a tempo indeterminato un beneficiario del reddito di cittadinanza può avere sgravi fino 5-6 mensilità. «Se un' impresa è furba e si prende qualcuno appena entrato nel mercato del lavoro avrà molti mesi di sgravi», spiega Tridico. Le mensilità rimanenti infatti andranno direttamente all' azienda che fa contratti a tempo indeterminato.
Un ruolo cruciale lo avranno i centri per l' impiego, a cui in manovra è stato destinato un miliardo per l' ammodernamento, nuove assunzioni (4 mila dipendenti) e un innovativo software. Le offerte di lavoro per i beneficiari saranno tre e se si rifiutano tutte si perde l' aiuto. Nei primi sei mesi l' offerta dovrebbe arrivare nei 100 km dal luogo di residenza, tra i sei mesi e i dodici entro 250 km, dopo un anno è possibile che la distanza aumenti, tenendo conto anche del nucleo familiare e di figli disabili.
Su questo punto dovrà dire l' ultima parola il ministro Di Maio. La distanza aumenterà anche dopo il primo o il secondo rifiuto.