CHAOUQUI ATTACK! - CONVOCA I GIORNALISTI NEL SUO PAESINO CALABRESE: 'SONO IMPUTATA IN UN PROCESSO SENZA PROVE. L'UNICA È IL MEMORIALE DI BALDA, UNO CHE SI PRESENTAVA IN VATICANO IN MIMETICA 'PER MANDARE UN MESSAGGIO ALLA CURIA''' (VIDEO) - ARRIVA ALLA CONFERENZA STAMPA IN MOTO
VIDEO - LA CONFERENZA STAMPA DELLA CHAOUQUI A SAN SOSTI
Lucio Musolino per ''il Fatto Quotidiano''
Una tipa stravagante, fuori dagli schemi e con amicizie potenti". "Noi di San Sosti siamo un po' sdegnati perché conosciamo il soggetto". "Magari i parenti la difendono così come le persone che hanno avuto a che fare con lei per qualche favore personale, ma tutto il resto…".
Vatileaks irrompe in una Calabria che non è pronta a capire gli scandali di palazzo. A portarceli è Francesca Immacolata Chaouqui, già membro della Cosea in Vaticano e protagonista della vicenda, che sceglie la sua San Sosti per una conferenza stampa sulle note di Fiorella Mannoia che canta "Io non ho paura". Il sapore è quello di una futura discesa in politica, con tanto di claque che applaude dopo essere stata accuratamente selezionata con accrediti anche per i suoi compaesani.
Fatta un' intervista radiofonica a La Zanzara e una con la Rai davanti al suggestivo santuario della Madonna del Pettoruto, all' incontro con i giornalisti la Chaouqui, benché incinta, arriva in moto accompagnata dal marito e con due guardie del corpo. Ingresso trionfale tra parenti e amici (definiti "il mio popolo"), e via con il solito refrain. Attacca la stampa, se la prende con Segreteria di Stato vaticana e, anche se lo ha escluso, elogia la sua terra come se si dovesse candidare.
"Sono imputata in un processo senza prove - sostiene cercando di evitare le domande scomode -. Sono stata io a presentare i giornalisti Nuzzi e Fittipaldi al monsignor Lucio Angel Vallejo Balda. L' unica prova di accusa nei miei confronti è il suo memoriale.
Balda era completamente scollato dalla realtà. Pensate che un giorno l' ho trovato vestito con la mimetica e mi ha detto che doveva dare un segnale alla Curia. Oppure andava in un bar che frequentava spesso, si toglieva le scarpe e beveva e beveva tanto".
Sventola il tablet e legge una mail per dimostrare di non aver mai aspirato a un posto in Vaticano: "Il Papa è stato informato male". Mostra cosa significa muoversi tra cardinali e monsignori. "Credete che se avessi voluto un posto in Curia non sarei riuscita a ottenerlo?
Da me non usciranno mai le conversazioni con il Papa".
La gente del suo paese ascolta, stenta a capire ma applaude. Da giorni a San Sosti, 2mila abitanti arroccati sul Pollino, non si parla d' altro se non della conferenza della "papessa". Nessuno però è in grado di dare informazioni su di lei e su come è arrivata in Vaticano.
Neppure sua zia che, prima della conferenza stampa, la descrive come "una ragazza sveglia. Io non so neanche cosa siano i corvi. Ha studiato a Roma e stava lavorando in Vaticano. Conosceva Andreotti ma di più Berlusconi. Lei dice che non ha mai guadagnato niente. Ci credo perché mia sorella e mia nipote gli portano i soldi quando vanno a Roma. Speriamo che diventa famosa".
"Serviva un esperto di comunicazione - è la versione data ieri dalla Chaouqui - e il mio curriculum è risultato idoneo. Chiunque abbia fatto delle illazioni sbaglia. Non ci sono stati cardinali a raccomandarmi o intrighi di palazzo. Perché io e non altri? Semplicemente perché avevo intercettato le persone che erano vicine a papa Francesco e che stavano per essere scelte come membri della commissione".