CHE FACCE DI CULO ‘STI EUROFALCHI - RICORDATE JEROEN DIJSSELBLOEM, EX PRESIDENTE DELL’EUROGRUPPO CHE ACCUSÒ I PAESI DEL SUD EUROPA DI SPERPERARE TUTTO “IN DONNE E ALCOL”? - ORA CHE E’ RIMASTO SENZA POLTRONA SI E’ FATTO ASSUMERE COME “CONSULENTE STRATEGICO” DAL FONDO SALVA STATI A 14.500 EURO AL MESE…
-Ivo Caizzi per il “Corriere della Sera”
Il Fondo salva Stati Esm di Lussemburgo è un organismo finanziario fondato dai governi della zona euro durante la crisi per intervenire in aiuto dei Paesi in difficoltà e ha finora risolto i problemi di liquidità di Irlanda, Portogallo e Grecia. Ma è sorprendentemente intervenuto anche per salvare da una improvvisa assenza di redditi un singolo cittadino: il presidente olandese dell' Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, assunto temporaneamente come «consulente strategico» con un salario mensile indicato al Corriere in «circa 14.500 euro» mensili (a carico dei contribuenti dell' eurozona).
Dijsselbloem divenne noto al grosso pubblico italiano soprattutto quando fu travolto dalle critiche per aver accusato l' Italia e altri Paesi mediterranei di aver aumentato il debito pubblico per consentire ai loro cittadini di spendere in «donne e alcol».
Ministro delle Finanze dal novembre 2012, quando il suo Partito del lavoro (eurosocialista) faceva parte del governo del premier liberale Mark Rutte, già nel gennaio 2013 fu nominato presidente dell' Eurogruppo con l' appoggio del potente collega tedesco ed europopolare Wolfgang Schäuble, che apprezzava la sua linea filo-Berlino, improntata sul rigore di bilancio e le misure di austerità.
Ha però irritato i suoi elettori olandesi di sinistra. Alle ultime elezioni il Partito del lavoro è crollato ed è stato escluso dal nuovo governo Rutte. Dijsselbloem ha annunciato il logico addio alla politica. Non essendo più ministro, da ottobre avrebbe dovuto lasciare anche la guida dell' Eurogruppo.
Ma il sostegno della Germania gli ha consentito una inedita proroga fino alla scadenza prevista al gennaio 2018. In più il capo del Fondo salva Stati, il tedesco Klaus Regling, lo ha assunto come «consulente strategico» fino al termine del mandato alla presidenza dei ministri finanziari, che include di presiedere il Consiglio dei governatori dello stesso Esm.
Il Corriere ha chiesto se sono state prese precauzioni per evitare conflitti di interessi, dovendo Dijsselbloem agire da controllore di Regling (come presidente dei governatori) e suo sottoposto (come «consulente strategico» ottimamente retribuito). «Non sono stati presi accordi particolari», hanno risposto dal Fondo salva Stati, dove danno una spiegazione sull' assunzione in linea con la mission di un organismo di salvataggi: «Per rendere possibile di finire il mandato come presidente dell' Eurogruppo e del Consiglio dei governatori dell' Esm» perché «da quando non è ministro non ha alcun reddito».