A CHE PUNTO È LA TRATTATIVA SUL RECOVERY FUND? C'È SOLO UNA VIA PER EVITARE LA BANCAROTTA ITALIANA. E SE SARÀ PERCORSA, SARÀ MERITO DI MATTARELLA, IN CONTATTO NO-STOP CON MACRON E CON IL PRESIDENTE TEDESCO STEINMEIER, CHE NON A CASO HA PRONUNCIATO UN MESSAGGIO ALLA NAZIONE IN CUI INVITAVA I TEDESCHI A ESSERE SOLIDALI CON IL RESTO D'EUROPA PER EVITARE DI NAUFRAGARE TUTTI - MERKEL ORA DOVREBBE FARE INGOIARE A RUTTE IL FONDO, MA NON VUOLE PERDERE VOTI. E LA MAGGIORANZA DEL SUO PARTITO È CONTRARIA

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DAGOREPORT

 

mattarella merkel

In attesa del D-Day dei premier europei del prossimo 23 aprile, a  che punto è la trattativa sul Recovery Fund? All’interno della UE il dibattito è giunto a un bivio. Il fondo da mille miliardi o più per la ripresa economica dovrà essere garantito dal bilancio dell’Unione e dunque deve essere approvato dai 27 stati membri. I tempi saranno lunghi, si parla di non prima di settembre/ottobre. E per l’Italia è una mezza sconfitta. L'altra possibilità è rendere il fondo extrabudget: in questo caso gli stati mettono una firma ed è subito operativo. E noi abbiamo buone speranze per non finire in bancarotta.

 

frank walter steinmeier

Tale risultato non sarebbe merito né di Conte né del ministro degli Esteri Di Maio; i nostri eroi per caos non hanno nessun contatto rilevante né credibilità politica con gli altri leader europei. Chi si sta adoperando da mane a sera è il Capo della Stato. Mattarella è l’unico italiano, insieme a Draghi, che per l’Europa è “affidabile”. Ha un filo diretto con Macron e, per convincere la recalcitrante Merkel, ha fatto asse con il presidente della Repubblica federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier. Infatti, in occasione delle festività pasquali, Steinmeier, ha parlato ai suoi concittadini in un videomessaggio di 10 minuti.

MACRON MATTARELLA

 

Non a caso, un passaggio centrale del suo discorso è stato dedicato alla solidarietà. "No, questa pandemia non è una guerra. Le nazioni non si scontrano con altre nazioni, i soldati con altri soldati." La crisi attuale, ha aggiunto, "fa uscire il meglio e il peggio delle persone. Mostriamo agli altri quello che di meglio c'è in noi. E per favore, mostratelo anche in Europa". La Germania, ha continuato, "non potrà uscire forte e sana dalla crisi se i suoi partner non lo saranno altrettanto. Noi tedeschi non siamo solo chiamati a dar prova di solidarietà in Europa. Per noi si tratta di un dovere".

Frank Walter Steinmeier

 

A questo punto Angela Merkel sarebbe anche d’accordo ad accettare il Recovery Fund e ordinare a Rutte di non abbaiare. Ma ha paura di perdere voti e consensi nella sua maggioranza. A favore del fondo sono i Verdi, attualmente molto in auge nei sondaggi, e pure gli oltranzisti di AFD, cari a Salvini, ma la maggioranza del suo partito, i popolari di CDU, è contraria.

ANGELA MERKEL MARK RUTTE