CHE SFIZIO, IL VITALIZIO! - SONO QUASI 2600 GLI ASSEGNI MENSILI PAGATI AGLI EX PARLAMENTARI PER UN TOTALE DI 190 MILIONI DI EURO L’ANNO - SI TRATTA DI PAGAMENTI CALCOLATI CON IL VECCHIO METODO RETRIBUTIVO E CHE ORA POTREBBERO FINIRE SOTTO LA MANNAIA DELLE NUOVE REGOLE - CHI RISCHIA? DA CICCIOLINA A TONI NEGRI FINO A GIANNI RIVERA - TUTTI I NOMI
-Claudia Marin per https://www.quotidiano.net
Sono circa 2.600 i vitalizi in pagamento, con assegni mensili che in taluni casi superano anche i 9-10 mila euro netti. Per un totale di circa 190 milioni di euro l’anno. Sono principalmente questi "vecchi" trattamenti, calcolati con il metodo "retributivo", a finire sotto la ghigliottina delle nuove regole che innanzitutto alla Camera, ma poi anche al Senato dovrebbero vedere la luce nel giro di qualche settimana.
Regole fondate sul sistema di conteggio contributivo e che comporteranno un ricalcolo retroattivo degli assegni liquidati nei decenni scorsi. Non saranno colpite, invece, le pensioni o le quote di pensione maturate nella legislatura appena chiusa perché dal 2012, ma solo da quell’anno in avanti, vale già il calcolo basato sui versamenti.
A finire sotto tiro saranno ex politici eccellenti o di lungo corso, ma anche ex deputati o ex senatori di passaggio. Così come anche illustri sconosciuti, o sconosciute nel caso di rendite di reversibilità trasferite a vedove e figli.
La mappa più aggiornata, con elenco in appendice, è nel libro "Orgoglio e pregiudizio" di Primo Di Nicola (eletto senatore con i 5 Stelle) con Antonio Pitoni e Giorgio Velardi. Ebbene, scegliendo fior da fiore, si scopre che c’è anche il più giovane baby pensionato del Parlamento: Giuseppe Gambale, eletto con la Rete di Leoluca Orlando, che dal 2006, appena 42enne, incassa, con quattro legislature alle spalle, circa 4.800 euro netti mensili.
Toni Negri, invece, con 64 giorni di legislatura effettivi e nove sedute assembleari, dall’elezione alla fuga, si è portato a casa oltre 2 mila euro netti per anni, fino alla sospensione nel 2016. Il recordman del vitalizio, però, rimane l’ex dc Publio Fiori, con circa 10.131 euro mensili netti. Ma non va male neanche per Eugenio Scalfari, con 2.269 euro mensili per essere stato a Montecitorio dal ’68 al ’72.
Tra i nomi noti anche Gianni Rivera: quattro legislature e 5.200 mila euro di vitalizio; l’attrice Carla Gravina, un mandato alla Camera nelle file del Pci, e un assegno da 2.123; Ilona Staller, in arte Cicciolina, con 2.231 euro. E ancora: Ombretta Colli, più legislature, con 3.460 euro; e Gino Paoli, una legislatura e un mensile di 2.140 euro.
Foltissima, come è immaginabile, la categoria degli ex politici. Ciriaco De Mita e Gerardo Bianco, Arnaldo Forlani e Paolo Cirino Pomicino, gli ex presidenti della Camera della Seconda Repubblica, come Gianfranco Fini, Fausto Bertinotti. E poi: Massimo D’Alema, Achille Occhetto, Walter Veltroni, Nichi Vendola. Tutti con assegni mensili oscillanti tra i 4 e i 5 mila euro mensili.
Insomma, una discreta falange di ex che, almeno secondo gli annunci di Antonello Falomi, presidente dell’Associazione degli ex parlamentari, non ha nessuna intenzione di lasciar passare il salasso e minaccia ricorsi in tutte le sedi.