CHI HA SFREGIATO LA “BOCCIA” PELATA DI SANGIULIANO”? – “GENTE” RICOSTRUISCE LA GENESI DEL GRAFFIO SULLA TESTA DI “GENNY DELON”, COMPARSO PER LA PRIMA VOLTA IL 17 LUGLIO, DOPO UNA NOTTE DI PASSIONE A SANREMO: "LEI È STRUCCATA, IL VISO GONFIO, LE BORSE SOTTO GLI OCCHI: AVRÀ PIANTO?" – LE CHAT IN CUI LUI RICORDA L’ACCADUTO E SI DIMOSTRA UN “SOTTONE” QUALUNQUE: “SFREGIATO. SE NON FOSSI STATA TU, AVREI PICCHIATO DURISSIMO. MA HO SBAGLIATO IO” – LA FURIA DELLA “POPPEA DI POMPEI”: “MI HAI LETTERALMENTE MANDATO FUORI DI TESTA. MI HAI PORTATO A UN PUNTO IMBARAZZANTE, MI HAI FATTO DIVENTARE UNA…”
Estratto dell’articolo di Maria Elena Barnabi per “Gente”
La coppia esce in fretta dall’albergo alle 8 del mattino. È mercoledì 17 luglio e per le vie di Sanremo ci sono poche persone. Lei è struccata, il viso è gonfio, le borse sotto gli occhi sono ben visibili: avrà pianto? Lui cammina veloce, è vestito elegante. Sul cranio però un graffio profondo gli attraversa la pelata fino alla fronte. La sera prima non c’era. Che sarà successo?
Noi di Gente, che grazie alle nostre foto esclusive per primi avevamo “datato” la ferita nella notte tra il 16 e il 17 luglio, avevamo ipotizzato un incidente domestico o uno sfregio arrivato al culmine di una litigata focosa tra due amanti.
Adesso che l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, detto Genny, ha denunciato la sua ex amante […] Maria Rosaria Boccia, detta Lady Pompei, per lesioni e violazione della privacy, abbiamo la conferma: il taglio sulla pelata gliel’ha procurato davvero lei, sostiene Genny.
La Boccia, dal canto suo, ricevendo il Tapiro di Striscia la notizia lunedì 23 settembre, ha negato di essere la responsabile dello sfregio […] e ha ironicamente minacciato Vittorio Staffelli di fargli provare le sue unghie.
[…] A rivelare tutti i dettagli di questa travagliatissima storia d’amore […] è stato il quotidiano La Verità, che ha riportato il contenuto dell’esposto dell’ex ministro e i messaggi privati tra i due. […] Ma quali sono i punti salienti di queste rivelazioni? Intanto c’è la questione del graffio in testa, documentato con tanto di selfie fatto di fronte allo specchio dell’albergo sanremese.
Nella chat, lui le ricorda l’accaduto. «Sfregiato. Se non fossi stata tu, avrei picchiato durissimo», scrive lui. Boccia replica e ammette di aver perso il controllo: «Mi hai letteralmente mandato fuori di testa. Mi hai portato a un punto imbarazzante, mi hai fatto diventare una iena».
E Sangiuliano che fa? Anziché rispondere per le rime da uomo ferito nell’onore e nella pelata, fa marcia indietro: «Comunque ho sbagliato io», bela Genny. E poi, come un “sottone” qualsiasi (secondo l’Accademia della Crusca si tratta di “chi ha atteggiamenti di sottomissione nei confronti di qualcuno per cui prova una forte attrazione”), Sangiuliano ricorda alla sua amata di aver accettato di subire da lei umiliazioni che mai avrebbe sopportato da altri.
La donna avrebbe preteso prove d’amore e di sudditanza sempre più estreme, fino a pretendere di poter controllare il suo cellulare, altrimenti in quel telefono avrebbe infilato un virus.
C’è poi il capitolo della presunta gravidanza: «Sei incinta?», le chiede lui. Lei glissa». Quando sono agli sgoccioli, il 2 agosto, Sangiuliano scrive: «Sono arrivato al punto di non farmi problemi se tu fossi incinta di me, anzi sarei stato felicissimo». Una settimana dopo la Boccia dice: «Sarai libero di viverti questa esperienza come vorrai nel rispetto di tuo figlio». Si scoprirà che era tutto inventato, e che lei aveva inscenato la cosa come già fatto in una storia precedente.
Gli inquirenti […] hanno sequestrato alla Boccia tutti i suoi device tecnologici (15!) e hanno ipotizzato il reato di violenza o minaccia a un corpo politico […]. Nel frattempo sono emerse altre “chicche”: avrebbe rubato la fede al ministro […] e ha anche poco elegantemente spifferato i dettagli dell’affaire alla moglie di Genny. […]