A CHI PENSA CHE IL PRESIDENTE DELL’INPS POSSA GUADAGNARE SOLO 62 MILA EURO LORDI ALL’ANNO DITE CHE 32 DIRIGENTI GENERALI DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA HANNO UNO STIPENDIO DI 240 MILA EURO ALL’ANNO, TETTO MASSIMO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - STESSA CIFRA CHE PRENDONO IL PRESIDENTE DELL’ISTAT BLANGIARDO E QUELLO DELLA CONSOB PAOLO SAVONA. MENTRE SILVIO BRUSAFERRO DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ PRENDE “SOLO”…
-
Niccolò Carratelli per “la Stampa”
Può il presidente dell' Istituto nazionale di previdenza guadagnare 62 mila euro lordi all' anno? È, o meglio era, uno stipendio congruo per chi ha la responsabilità di garantire l' erogazione di prestazioni per oltre 200 miliardi ogni anno, cifra che sarà anche più alta in questo 2020 segnato dall' emergenza Covid?
Chi polemizza per la busta paga più che raddoppiata di Pasquale Tridico, ora a 150 mila euro annui, evidenzia innanzitutto la differenza con il suo predecessore, Tito Boeri, che guadagnava meno, 103 mila euro. Dimenticando, però, che fino al 2014, il presidente Antonio Mastrapasqua percepiva dieci volte tanto: 1 milione e 200 mila euro all' anno.
Ma forse il divario più stridente è tra lo stipendio del presidente e quello dei dirigenti generali dell' Inps. Su 40 ce ne sono 32 che guadagnano 240 mila euro all' anno (ultimo dato disponibile riferito al 2018), tetto massimo ora previsto dalla legge per i funzionari pubblici, praticamente quanto prende il presidente della Repubblica.
Se poi si spulcia l' elenco, anche tra i dirigenti di seconda fascia ce ne sono centinaia che si mettono in tasca più dei 150 mila euro annui ora concessi a Tridico. Probabilmente, tra buchi informatici, cassa integrazione in ritardo e bonus Covid ai parlamentari, non era il momento più opportuno per ufficializzare l' aumento di stipendio del presidente e del consiglio di amministrazione.
Ma la cifra riconosciuta a Tridico non è per nulla spropositata rispetto alle indennità previste per altri importanti manager pubblici. È identica, ad esempio, a quella corrisposta al presidente dell' Inail, Franco Bettoni, che ha beneficiato dello stesso decreto interministeriale. E che, tra l' altro, si è insediato quattro mesi prima e quindi può beneficiare di una retroattività più lunga.
Guadagna senza dubbio di più Giancarlo Blangiardo, presidente dell' Istat, scelto da Salvini quando governava la Lega. Il professore di demografia è attestato sul tetto massimo consentito, 240 mila euro lordi all' anno, per gestire l' Istituto di statistica. I suoi dirigenti di prima fascia prendono circa 150 mila euro, quanto il presidente dell' Inps.
Stipendio top anche per l' ex ministro Paolo Savona, in qualità di presidente della Consob, la commissione che controlla la Borsa, dove non è l' unico a prendere 240 mila euro all' anno: stessa cifra, infatti, anche per 4 commissari e 4 funzionari. Di poco inferiore il compenso annuo del direttore generale dell' Agenzia nazionale del farmaco, Nicola Magrini: 222 mila euro. Busta paga più leggera, invece, per uno dei protagonisti dei mesi della pandemia, il presidente dell' Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, che nel 2020, nonostante gli straordinari dovuti al Covid, guadagnerà "solo" 130 mila euro.