CHI DI SCHERZO FERISCE, DI SCHERZO PERISCE – GIORGIA MELONI È UNA GRANDE APPASSIONATA DI SCHERZI TELEFONICI: SETTE MESI FA L’HA FATTO CON FIORELLO, IMITANDO SE STESSA. E FINO A QUALCHE TEMPO FA SI DIVERTIVA A SCAMBIARSI CON LA SORELLA ALLA CORNETTA. MA QUANDO RISPONDI DALLA POLTRONA DI PALAZZO CHIGI, DIVENTA TUTTO IMBARAZZANTE. MEJO I FUORIONDA DEL “PROVOLONE” GIAMBRUNO…
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Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per www.ilfoglio.it
Se telefonando, se scherzando. Se non fosse una cosa seria - con l'ombra dei servizi russi e il tentativo di Mosca di fare propaganda sulla guerra in Ucraina - la terribile burla in cui sono incappati Giorgia Meloni e tutto l'apparato di Palazzo Chigi sarebbe la perfetta chiusura del cerchio. C'è molta Roma, c'è molto Meloni in tutto questo. Anche se a parti inverse.
Lo scherzo telefonico è da sempre una maschera della commedia Capitale. Da Alberto Sordi […] a Carlo Verdone, che alla cornetta si è sempre esaltato (tra il socio Aci ed Enzo di un Sacco bello) passando per Gigi Proietti. Ne è stato un maestro Ugo Tognazzi, certo. Ma anche Teo Mammuccari, al punto di imbastirci un intero programma […].
Negli annali rimarrano anche le imitazioni del giornalista Paolo Guzzanti in versione Sandro Pertini a "Quelli della notte" di Renzo Arbore, ma anche all'ufficio centrale del giornale per cui lavorava.
Pure la premier, romanissima, da sempre si diverte con la voce. Lo ha fatto, sette mesi fa, con l'amico Fiorello a VivaRai2 proponendo l'imitazione di se stessa e soprattutto lo faceva fino a non molto tempo fa con la sorella maggiore Arianna con la quale […]ha anche da sempre il medesimo timbro di voce. […] “A volte chiamavo io per lei - ha raccontato Arianna Meloni al Foglio - a suo nome. Pronto, sono Giorgia Meloni, e tutti ci credevano".
Uno scherzo usato magari con dirigenti di FdI troppo insistenti e con banali scocciatori. Per non parlare di quando, sempre la premier, si divertiva dal palco di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, a farsi beffa dei big della politica: da Berlusconi a Veltroni, fino a Fini (anche se non si trattavano di scherzi telefonici). Comunque tutto molto innocuo e divertente. Al contrario di quanto messo in piedi dal finto presidente della Commissione dell'Unione Africana ai danni della credibilità del nostro paese. Pronto, chi è? C'è poco da scherzare.