CHI VA CON LA SCIAMANA, PERDE LA POLTRONA. DESTITUITA PARK GEUN-HYE, LA PRIMA PRESIDENTE DONNA DELLA COREA: “E’ UNA NEMICA DELLA DEMOCRAZIA” – LA PRESIDENTE ABBINDOLATA DAL PADRE DELLA SANTONA: "HO VISTO TUA MADRE IN SOGNO", E POI INTASCAVA MAZZETTE - SCONTRI DI PIAZZA, 2 MORTI
Guido Santevecchi per il Corriere della Sera
Park Geun-hye, prima donna eletta presidente della Corea del Sud è stata destituita dopo una sentenza della Corte costituzionale. Estorsione, corruzione, abuso di potere, rivelazione di segreti d’ufficio e fuga dalle responsabilità sono le sue colpe. «Nemica della democrazia» l’ha definita la pubblica accusa. Park, 65 anni, è stata travolta dallo scandalo scoppiato per i suoi rapporti con Choi Soon-sil, amica del cuore, consigliera occulta (nonché amante dell’occultismo tanto da essere definita sciamana) e architetta di un sistema di corruzione che coinvolgeva i grandi gruppi industriali in uno scambio tra tangenti milionarie e favori governativi.
Dopo mesi di rivelazioni sempre più gravi, manifestazioni di piazza oceaniche, arresti eccellenti di ministri e capitani d’industria come il capo della Samsung, la Corte costituzionale di Seul venerdì mattina alle 11,30 ora locale (le 3,30 in Italia) ha annunciato il verdetto di rimozione. La sentenza è stata letta in diretta tv dalla signora Lee Jung-mi, leader della Corte. Negli scontri che sono seguiti tra seguaci della presidente e polizia due persone sarebbero rimaste uccise, secondo quanto riportano i media locali.
FINE INGLORIOSA
La carriera politica della signora Park è finita nella vergogna. Lascia un Paese in piena crisi morale, politica e internazionale, mentre la Nord Corea continua la sua corsa alle armi di distruzione di massa. Le prime rivelazioni sullo scandalo risalgono a ottobre del 2016. Da tempo giravano voci su Choi Soon-sil, amica e confidente della presidente Park.
Choi scriveva o correggeva i discorsi presidenziali, aveva accesso a documenti riservati, compresi quelli sulla politica nei confronti della Nord Corea, pare scegliesse anche i vestiti di Park, suggerendole i colori più adatti in base ai giorni della settimana. In più questa figura oscura che la stampa coreana ha definito «una sciamana, una nuova Rasputin» è accusata di aver sfruttato il suo potere di controllo sulla presidentessa per estorcere somme importanti ai gruppi industriali del Paese, compreso Samsung. Denaro, si parla di 69 milioni di dollari, convogliato in due fondazioni che Choi aveva creato e amministrava con il consenso di Park Geun-hye.
LA CONSIGLIERA «SCIAMANA»
Choi Soon-sil, 60 anni, è figlia di una sorta di santone, Choi Tae-min, ex poliziotto durante l’occupazione coloniale giapponese, poi diventato monaco buddista, transitato nel cattolicesimo e infine fondatore della setta religiosa della «Vita Eterna», sposato sei volte. Il vecchio Choi era entrato in contatto con Park Geun-hye nel 1974, quando la futura presidentessa aveva 22 anni.
Era un momento tragico per Park: la madre era appena stata uccisa in un attentato che aveva come obiettivo il marito Park Chung-hee, generale diventato presidente con un golpe. Il santone avvicinò la ragazza, quarant’anni più giovane di lui, sostenendo di aver ricevuto la visita dell’anima della mamma morta. Da allora pare che si fosse impossessato della mente della giovane Park. In quel periodo nacque anche l’amicizia tra Park Geun-hye e la figlia del santone-sciamano.