CHI VUOLE FARE LE SCARPE A SCHOLZ? - A POCHI GIORNI DALLE ELEZIONI, IN GERMANIA È UN CASO L'INDAGINE PER RICICLAGGIO SUL MINISTRO DELLE FINANZE E VICECANCELLIERE SPD, OLAF SCHOLZ, PROBABILE PROSSIMO CANCELLIERE: A SINISTRA GRIDANO AL COMPLOTTO E PENSANO SIA TUTTA UNA MANOVRA DEL CANDIDATO CDU, ARMIN LASCHET, CHE SPROFONDA NEI SONDAGGI - SCHOLZ HA SPIEGATO CHE LA PROCURA POTEVA BENISSIMO SOLLECITARE LE CARTE E LE SAREBBERO STATE DATE...
-Flaminia Bussotti per "Il Messaggero"
Colpo di scena in Germania a cinque giorni dalle legislative: il ministro delle finanze e vicecancelliere Spd, Olaf Scholz, probabile prossimo cancelliere, è stato torchiato ieri in una sessione straordinaria della commissione Finanze del Bundestag nell'ambito di indagini per riciclaggio.
La Spd grida al complotto e punta il dito contro il candidato cancelliere Cdu, Armin Laschet, che sprofonda nei sondaggi. Laschet, la Cdu-Csu, ma anche Verdi, Liberali (Fdp) e Linke, che avevano chiesto l'audizione, accusano invece Scholz di esser venuto meno al suo dovere di vigilanza.
LE INDAGINI
All'origine ci sono indagini sull'Unità antiriciclaggio della dogana, Fiu (Financial Intelligence Unit), con sede a Colonia, subordinata al ministero delle finanze, e ritardi nel segnalare in tempo alla giustizia e alla polizia attività sospette di riciclaggio.
Il 9 settembre, la procura di Osnabrück (Bassa Sassonia) ha bussato alla porta dei ministeri di finanze e giustizia (ambedue Spd) per visionare le carte. Visite bollate dalla stampa come perquisizioni.
Già in uno dei tre confronti elettorali in tv, Scholz aveva obbiettato che la procura poteva benissimo sollecitare le carte e le sarebbero state date. Gli inquirenti sostengono invece che il ministero della giustizia si era prima rifiutato e poi aveva traccheggiato.
Scholz ha avanzato il sospetto che l'iniziativa sia una manovra della Cdu. Sospetto rafforzato dal fatto che il procuratore capo di Osnabrück, Bernard Südbeck, è membro della Cdu, idem la ministra della giustizia del Land, Barbara Havliza.
Ma la procura ha recisamente respinto le speculazioni sottolineando che le indagini non sono dirette da Südbeck. Scholz ha snocciolato per mezz'ora tutte le riforme disposte da quando è ministro per migliorare la Fiu (aumento di personale, moderno sistema informatico) e poi ha risposto al fuoco incrociato dei deputati.
In commissione Scholz ha conosciuto anche il capo della Fiu, Christopf Schulte, che non aveva mai visto prima. Ha ribadito di avere avviato misure per migliorare il lavoro della Fiu e impedire che potenziali attività criminali restino impunite: ma nessun ministro può risolvere tutti i problemi «con un solo click», si è difeso.
LE ACCUSE
Armin Laschet ha accusato Scholz di «incapacità di sorveglianza». Per Carsten Schneider dirigente Spd, la Cdu-Csu vuole «costruire accuse contro Scholz perché è disperata». Secondo il liberale Christian Dürr, Scholz non controlla la situazione al ministero ed è inadatto a fare il cancelliere.
Questo del riciclaggio, in effetti, fra Amburgo, dove è stato per anni borgomastro-governatore, e Berlino è solo l'ultimo della serie. Prima c'erano stati il Cum-ex, lo scorporo dei dividendi di diverse banche fra cui una di Amburgo che trovarono un trucco per non pagare le tasse (Scholz chiuse un occhio su 43 milioni, recuperati poi per intervento di Schäuble); e lo scandalo Wirecard, società di pagamenti elettronici fallita con un buco di 1,9 miliardi, accusata di frode, riciclaggio e manipolazione di mercato.