CHIAMATE WOODCOCK! “DOSSIERAGGIO” DELL’“ESPRESSO” CONTRO LA MARCEGAGLIA: “CONCILIA CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE” - VINCINO BOCCIA ITALO PIPPA GIÀ BOCCHINO: “ORMAI È IL PASSATO” - L’ONOREVOLE SADOMASO S’OFFENDE (CHI SARÀ?) - IL “CAMPANILE” MASTELLIANO È KAPUT - SACRILEGIO: LA CAPO UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CHIGI SI È DIMESSA PER ANDARE A LAVORARE CON MONTEPREZZEMOLO - AGLI INDUSTRIALI VENETI NON PIACE ZAIA…


A cura di Enrico Arosio e Primo De Nicola per \"L\'espresso\"

Emma Marcegaglia


1. IMPRESE E FISCO - EMMA CONCILIA...
Chi l\'avrebbe detto. Implacabile fustigatrice della piaga dell\'evasione fiscale, quantificata in 125 miliardi di euro dal Centro studi di Confindustria, stavolta è proprio lei, Emma Marcegaglia, la Presidente, a inciampare nei controlli dell\'Agenzia delle entrate. La società Pugnochiuso, controllata dalla Marcegaglia Tourism, gruppo attivo nella gestione alberghiera e di villaggi turistici, ha firmato un accordo conciliativo, 400 mila euro la cifra indicata nel fondo rischi, per chiudere un vecchio contenzioso con il Comune di Vieste, in Puglia, che contestava irregolarità per Ici e Tarsu non pagate.

La Marcegaglia Spa invece, che produce tubi, ha definito, con il versamento di 170 mila euro, una pendenza relativa all\'imposta di registro riferita al riscatto di un leasing immobiliare. Partita ancora aperta per l\'Imat, società che fabbrica condense e amministrata dalla presidente di Confindustria. L\'indagine promossa dall\'Agenzia delle entrate a inizio 2010 sui versamenti Irap, Iva e Ires relativi al 2007, ha prodotto la notifica di un processo verbale di constatazione. Nel bilancio la società, senza indicare cifre, rimanda al prossimo esercizio \"le conseguenze finanziarie, patrimoniali ed economiche di tale evento\". M. D. B.

2. BYE BYE PAPPAGALLINO...
È la star dei tg, il politico del momento, Italo Bocchino. Non per Vincino, però, che lo chiama \"Italo Becchino\", o \"il buttafuori del Pdl\". Chissà che gli avrà fatto. Il disegnatore satirico palermitano, intercettato a Milano, allo spazio CorsoMagenta10, mentre festeggia la sua prima mostra, è tranchant: \"Basta, per carità, Bocchino è già il passato. Come i Tulliani\".

ITALO BOCCHINO

Una sua vignetta raffigura il deputato finiano come un pappagallino: \"Finita l\'estate\", così la perfida didascalia, \"Bocchino tornò al suo trespolo di sempre\". Vincino, alias Vincenzo Gallo, firma del \"Foglio\" e del \"Corriere della Sera\", è dispettoso ma ha fiuto politico: vedremo se ha ragione. E. A.

3. POLITICI A LUCI ROSSE - L\'ONOREVOLE SADOMASO...
Pratiche sadomaso spiattellate in un libro assai indiscreto. Intitolato \"Buttana di lusso. Confessioni di una escort\", edizioni la Zisa. Al politico siciliano ivi descritto (ma non nominato) non è proprio andata giù. Davvero troppo, leggere del tanga in lattice e della maschera di pelle \"simile a quella di Hannibal the Cannibal\", del frustino, delle sculacciate (\"Picchiami, sono un bambino cattivo!\") e delle pratiche di calpestamento subite da \"stivaloni con tacco a spillo 14\".

Vincino

Pettegolezzi così piccanti da scatenare i palazzi del potere palermitano. Così, nei giorni scorsi, il politico, strenuo difensore della morale cattolica, ha fatto arrivare un avvertimento alla casa editrice. \"Ci ha fatto sapere che abbiamo perso un amico e che d\'ora in poi ci avrebbe ostacolato in ogni modo\", racconta il direttore editoriale Davide Romano. \"Ma noi non abbiamo amici. Se si ritiene danneggiato, ci porti in tribunale. Ma dovrà dimostrare che abbiamo mentito\". Naturalmente, alla presenza della escort.
P. Fa.

4. IN CONSIGLIO DEI MINISTRI. VELOCI, SI VOTA...
Può il Consiglio dei ministri in soli 25 minuti discutere e approvare un disegno di legge, cinque decreti legislativi, due schemi di decreto legislativo, uno schema di disegno di legge, due decreti presidenziali e quattro nomine? Sì, a leggere i verbali delle sedute. È successo il 24 settembre, e a giudicare dalla durata media delle ultime riunioni del governo è tutt\'altro che un\'eccezione.

Alessandro Profumo

Nell\'ultimo mese le riunioni di Palazzo Chigi non hanno mai superato i 25 minuti, fatta eccezione per quella del 17 settembre, quando in soli 40 minuti sono stati esaminati e approvati sette punti all\'ordine del giorno, tra i quali due disegni di legge di riforma del settore postale e della difesa, il decreto legislativo su Roma capitale, oltre alle solite quattro nomine. A settembre il consiglio dei ministri ha lavorato in tutto 105 minuti, con una media di 26 minuti a seduta. Giusto il tempo di votare. O. F.

5. EX BANCHIERI. PROFUMO DI MAMME...
Dopo il siluramento da amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo tornerà ad occuparsi di economia. Ma in un seminario della fondazione Sasso di Maremma di don Virginio Colmegna, che si terrà a Cinigiano, in provincia di Grosseto, il 30 ottobre. Il seminario a porte chiuse sarà dedicato allo \"sviluppo economico e all\'equità\", come spiegano nella lettera di invito don Colmegna e Sabina Ratti (moglie di Profumo), che è consigliere di amministrazione della fondazione.

raffa pelu

Nata nel 2006 con lo scopo di accogliere donne sole e mamme con bambini in situazioni di grave disagio, la fondazione organizza ogni anno seminari sui temi dell\'eticità in politica, nella sanità e in economia. Al seminario, oltre a Profumo, che ha donato alla fondazione 2 dei 40 milioni della liquidazione ottenuta da Unicredit, sono stati invitati anche Romano Prodi, il presidente del Mps Giuseppe Mussari, Savino Pezzotta e il vice chairman Nomura Francesco Caio. M. La.

6. L\'INTERROGAZIONE - MOBBING COL TRUCCO...
La deputata radicale Maria Antonietta Coscioni ha denunciato in Parlamento la discriminazione subìta da una truccatrice televisiva, allontanata dal suo posto di lavoro perché transessuale. La trasmissione \"Io canto\", in onda su Canale 5, ha ritenuto infatti, secondo la parlamentare, che la sua presenza potesse turbare i bambini che dovevano partecipare ed esibirsi. L\'accaduto, per la Coscioni, riafferma la necessità di maggiori tutele per i lavoratori vittime di discriminazioni.

GIampaolo Angelucci

Da qui la sua richiesta al governo di verificare l\'accaduto e di intervenire con un sistema di norme che garantiscano sul lavoro una effettiva parità di trattamento fra le persone. (interrogazione C.4/08646).

7. IL CASO BADOLATO - UNA CAPALBIO SULLO IONIO...
Sul finire degli anni Ottanta anche Silvio Berlusconi mise gli occhi su Badolato, borgo antico sullo Ionio in provincia di Catanzaro, reso famoso dal film di Jan Ralske \"Hasan si è fermato a Badolato\", dove si racconta lo sbarco di profughi curdi. Il Cavaliere fu attratto dall\'idea di acquistare il borgo, senza poi farne nulla. Al suo posto sono invece approdati, nel corso degli anni, molti personaggi del tutto lontani dal mondo del Cavaliere.

CLEMENTE MASTELLA - Copyright Pizzi

Da Piero Pelù dei Litfiba al regista Wim Wenders, che quest\'anno a Badolato ha girato \"Il Volo\" con Ben Gazzara e Luca Zingaretti. Dalla filmmaker milanese Alina Marazzi a Bustric, fantasista e attore. Dalla pittrice Rita Pedulla al flautista Giovanni Roselli, che suona con Riccardo Muti. \"Badolato è il nuovo buen retiro della cultura e dell\'arte\", sostiene Enzo Brogi, consigliere regionale toscano, e amico di molti artisti che hanno scelto Badolato, \"una sorta di Capalbio sullo Ionio\". M. La.

8. UFFICI STAMPA - ADDIO, SILVIO...
Berlusconi decisamente al ribasso. Almeno a giudicare dalla scelta di una delle sue principali collaboratrici. Si tratta del capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Vincenza Alessio Ruffo che, poco convinta della solidità del governo, si è dimessa per andare a lavorare con Luca Cordero di Montezemolo dal prossimo primo novembre.

Un brutto colpo per il Cavaliere già in affanno nei rapporti con i media stranieri: insoddisfatto del lavoro svolto in questo settore da Marco Ventura, che ha però trovato il tempo di pubblicare due romanzi negli ultimi tre anni, sta pensando di richiamare a corte Jas Gawronsky, suo primo portavoce ai tempi della discesa in campo. O. F.

9. BLOCCATE ANGELUCCI...
Montecitorio, 28 settembre, ore 16: sebbene non sia tra gli autorizzati, deputati, loro assistenti e giornalisti accreditati, Giampaolo Angelucci, re delle cliniche romane, editore di \"Libero\" e \"Riformista\", più di un guaio con la giustizia, attraversa il Transatlantico. Un commesso lo blocca, Angelucci si giustifica imbarazzato. Poi imbocca un corridoio laterale e s\'infila nell\'ascensore prenotato per un piano alto: il quarto, quello delle commissioni parlamentari. P.D.N.

10. BOCCIATI IN BELLOCCHIO...
Los Angeles dedica una minirassegna a Marco Bellocchio. E nel presentarlo al pubblico californiano, il museo Lacma e il nostro Istituto di cultura infilano due perle rare. Prima, nel descrivere il suo cinema attento a temi politici e religiosi, Bellocchio è definito \"membro del Partito comunista italiano\". Urge aggiornamento. Poi il suo film \"Il diavolo in corpo\" è descritto come \"un adattamento sessualmente esplicito del romanzo di Stendhal\". Non era Stendhal, era Radiguet. Urge ripasso.

11. EDITORIA DI PARTITO - CAMPANILE A MORTO...
Senza stipendio e senza liquidazione. Ecco la fine che hanno fatto i redattori del \"Campanile\", l\'organo dell\'Udeur di Clemente Mastella. Dopo le disgrazie giudiziarie del segretario e della consorte Sandra Lonardo, il quotidiano ha cessato le pubblicazioni nel dicembre 2009, mentre la cooperativa editrice, che beneficiava dei contributi pubblici per l\'editoria (l\'ultimo tra i 600 e i 700 mila euro), è stata ceduta.

VITTORIO SGARBI

Nuovi soci, nuovo amministratore, nuovo progetto editoriale ma soprattutto un partner imprenditoriale e finanziario di riferimento nella persona di Fabio Caso, già noto alle cronache per il naufragio dei quotidiani \"Dieci\" e \"Il Globo\". Nel gennaio 2010 la cooperativa è diventata l\'editrice de \"Il Clandestino\", il \"quotidiano non a Caso\", così recitava lo slogan della campagna pubblicitaria che lo aveva lanciato.

Ma l\'avventura è durata poco: a metà marzo pure \"Il Clandestino\", dopo aver perso per strada ben quattro direttori (David Parenzo, Pierluigi Diaco e i fratelli sondaggisti Ambrogio e Luigi Crespi), ha chiuso lasciando i redattori senza stipendio e senza liquidazione. S. A.

12. FERRARA. SGARBATI CON SGARBI...
Non c\'è posto nel Castello Estense per la collezione d\'arte che Vittorio Sgarbi voleva donare a Ferrara, la sua città. La difficile trattativa condotta, per conto della famiglia, dalla sorella Elisabetta, direttore editoriale della Bompiani, si è arenata. Così il critico, in occasione del Premio Estense, ha lanciato la sua invettiva contro gli amministratori. \"È un altro caso Bassani. Così come la sua fondazione è finita a Codigoro, i miei quadri andranno a Venezia, Verona o chissà dove\".

RENATA POLVERINI FA DA TATA A UMBERTO BOSSI LO IMBOCCA DI RIGATONI

Il suo sfogo, raccolto da \"La Nuova Ferrara\", ha fatto rumore riaprendo una ferita tra la città e il critico. Nel mirino, la presidente della Provincia, Marcella Zappaterra (per gli amici Lady Gaga), esponente del Pd tutta grinta, che ha detto no in nome dei tagli al bilancio e dei problemi di sicurezza. Sono seguiti una lettera sfogo inviata da Elisabetta Sgarbi (la carenza di fondi è solo una scusa) e la vana mediazione del ferrarese Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera.

Vittorio è furioso: \"Alla Provincia raccontano un sacco di balle. È assurdo che una selezione delle mie opere - 400, tra cui pezzi molto pregiati - non trovi posto in un castello vuoto. Sono senza parole. Basta, con Ferrara ho chiuso\". P. Bol.

13. YES CONTRO EURO - LA SICILIA VUOLE BATTERE MONETA...
Yes, Sicily can. Si chiama proprio Yes, con la \"s\" tagliata verticalmente da due linee come il simbolo del dollaro, la moneta sicula prossima ventura. Il progetto di dotare l\'isola di una divisa locale è parte della strategia del neonato Partito del Sud, sintesi di sei movimenti meridionalisti.

Il partito è guidato da Beppe De Santis, consulente del presidente della Regione Raffaele Lombardo e già ideologo del Movimento per l\'Autonomia. Grazie a Yes, i sicilianisti di De Santis sono convinti di consegnare alla Sicilia il ruolo che le compete. La divisa, il cui nome è acronimo di yen, euro e dollaro, nasce da un\'idea di Francesco Strafalaci, ed è pensata come \"moneta unica mondiale, dalla Sicilia per scompaginare i giochi economici\". Così sostiene Strafalaci , che si autodefinisce \"economista senza laurea\" e ammette di essersi ispirato ad Obama. Il lancio di Yes è uno dei momenti più attesi degli Stati generali del Partito del Sud convocati a Palermo da De Santis per novembre. M. G.

14. REGIONE LAZIO. FUORI GLI INTRUSI...
La sfortuna perseguita la presidente del Lazio Renata Polverini: dopo il caos liste di marzo, e i ricorsi al tribunale prima delle elezioni, un\'altra sentenza incombe. Nei giorni scorsi il Tar ha infatti accolto i ricorsi del Movimento difesa del cittadino e del Pd: se all\'indomani del voto, secondo un\'elastica interpretazione della legge elettorale, erano entrati a far parte dell\'assemblea 73 consiglieri, il Tar del Lazio ora stabilisce che, per rispettare lo statuto della Regione, occorre scendere a 70.

ONIDA

E chi deve fare i bagagli sono tre eletti nel centrodestra. Polverini ostenta tranquillità: nessun problema per la maggioranza. Che però si assottiglia: e sempre più preziosi diventano i sei consiglieri dell\'Udc, entrata in giunta dopo lunghe trattative. Ma l\'ultima parola non è ancora detta: il caso è adesso all\'esame del Consiglio di Stato. F. Sch.

15. MILANO 2011. LA PASSIONE SECONDO VALERIO...
Domanda: \"Ma chi glielo fa fare?\". Risposta (scritta alla base del suo nome in un quadrato rosso fiammante): \"Passione civile\". Inizia così, con un riferimento all\'età e alla prestigiosa carriera, la campagna elettorale di Valerio Onida, 74 anni, costituzionalista insigne e presidente emerito della Corte Costituzionale.

Onida è stato l\'ultimo a schierarsi dei tre sfidanti di Letizia Moratti alle primarie milanesi. Ora ha iniziato a recuperare il tempo perduto, attrezzandosi con un agguerrito staff di comunicazione, coordinato da Roberto Basso della Civicom, che si occuperà della strategia e degli eventi, affiancata per la parte creativa dall\'agenzia toscana Sintesi.

La campagna in preparazione ribalta i tradizionali schemi della comunicazione politica. Protagonista non sarà il candidato, ma gli elettori. Con le loro domande, appunto. T. M.

16. SUONIAMOCI LA PUGLIA...
Ricordate il tormentone di Caparezza, \"Venite a ballare in Puglia\"? Ora Nichi Vendola rilancia con un nuovo slogan: \"Venite a suonare in Puglia\". E all\'appello hanno risposto in molti: Vasco Rossi, Jovanotti, Negramaro, Vinicio Capossela, Nicola Conte e molte altre star della canzone. Grazie a Puglia Sounds, il programma per lo sviluppo musicale messo a punto dal governatore, tutti gli artisti che scelgono di debuttare con i loro spettacoli in Puglia potranno usufruire di oltre 45 spazi, impianti audio e luci, ospitalità. A titolo gratuito.

LUCA ZAIA

Un progetto innovativo per chi fa musica e reso possibile grazie all\'utilizzo dei fondi Fesr dell\'Ue. Qualcuno insinua che Vendola, in stile Obama, cerchi di portare il mondo del rock dalla sua parte in vista delle primarie del Pd. \"Invece il progetto è partito molto prima dell\'invenzione delle primarie\", replica il governatore:\"Crediamo solo che la nostra battaglia contro l\'analfabetismo di Stato imposto dai tagli di Bondi non possa ignorare la musica\". A. D.

17. INDUSTRIALI CONTRO ZAIA...
Si offusca in Veneto la stella del governatore Luca Zaia. Gli industriali mostrano una crescente insofferenza verso di lui, tanto che alla recente assemblea regionale di Confindustria a Verona, il presidente Andrea Tomat gli ha dato i classici 20 giorni. In effetti, non passa settimana senza che in Veneto si apra una procedura di riduzione di personale o di chiusura di aziende, mentre il tasso di disoccupazione è arrivato al 6 per cento. Molto duro Stefano Pelliciari, presidente dell\'Ance, che accusa Zaia di immobilismo: \"Le imprese edili chiudono\", dice, \"ma lui fa solo propaganda\". G. Sb.