CHISSÀ COME TREMA NETANYAHU – GIORGIA MELONI FA SAPERE CHE IL GOVERNO ITALIANO HA PROTESTATO FORMALMENTE CON LE AUTORITÀ ISRAELIANE DOPO L’ATTACCO ALLE DUE BASI ITALIANE IN LIBANO: “ABBIAMO RIBADITO CON FERMEZZA CHE QUANTO STA ACCADENDO NON È AMMISSIBILE” – “ESPRIMIAMO FORTE VICINANZA AL NOSTRO CONTINGENTE…”

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MISSIONE UNIFIL IN LIBANO

MELONI,INAMMISSIBILE QUANTO ACCADUTO, PROTESTA CON ISRAELE

(ANSA) - Il governo italiano ha formalmente protestato con le autorità israeliane e ha ribadito con fermezza che quanto sta accadendo nei pressi della base del contingente Unifil non è ammissibile.

 

Anche per questo, il governo, attraverso il ministro della Difesa, ha convocato l'Ambasciatore d'Israele in Italia. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, in cui si scrive che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il comandante del Settore Ovest della missione Uifili, Generale Messina.

 

MELONI, FORTE VICINANZA AI MILITARI ITALIANI IN LIBANO

GIORGIA MELONI - BENJAMIN NETANYAHU

(ANSA) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un colloquio con il comandante del Settore Ovest della missione Unifil, Generale Messina, ha ricevuto un aggiornamento sulla missione e sulla situazione del nostro contingente impegnato in Libano, dopo che il quartier generale e due basi italiane che si trovano negli avamposti sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell'esercito israeliano.

 

Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Meloni, che segue in maniera attenta gli sviluppi, in costante contatto con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso la forte vicinanza, sua personale e del governo, ai nostri militari attualmente impegnati in Libano nell'ambito della missione Onu e di quella bilaterale Mibil.

 

CROSETTO IN CONTATTO CON MELONI, L'ATTACCO A UNIFIL IN CDM

soldati italiani libano 1

(ANSA) - "Con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni c'è piena intesa sul fatto che la sicurezza dei militari italiani schierati in Libano è la priorità assoluta. La tengo costantemente aggiornata sull'evolversi della situazione, che segue con grande attenzione e partecipazione.

 

La sicurezza è l'unico modo per garantire che i peacekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla pace e alla stabilità nella regione". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il quale - secondo quanto si apprende - è costantemente in contatto con la premier.

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