CI PENSA PIANTEDOSI, IL “SIGNORSÌ” – IL MINISTRO “QUESTURINO” È STATO VELOCISSIMO NEL DARE IL VIA LIBERA ALLA COMMISSIONE CHE DEVE VALUTARE L’EVENTUALE SCIOGLIMENTO DEL COMUNE DI BARI GUIDATO DAL DEM DECARO (IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE). MENTRE PER ALTRI CASI, DA FOGGIA A CASTELLAMARE, L’ITER È STATO MOLTO PIÙ LENTO – COME PREFETTO, CAPO DI GABINETTO DI SALVINI E POI RESPONSABILE DEL VIMINALE, PIANTEDOSI SI È CONTRADDISTINTO PER LA SUA ASSOLUTA FEDELTÀ AL MINISTRO O AL PREMIER DI RIFERIMENTO: I BLOCCHI NAVALI, IL DECRETO-LAMPO CONTRO I RAVE…

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Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

MATTEO PIANTEDOSI GIORGIO MELONI

Dice Angelo Bonelli, vulcanico deputato Verde, che non c’è da meravigliarsi che Matteo Piantedosi abbia detto «sì» alla richiesta dei suoi colleghi parlamentari di centrodestra, di insediare in piena campagna elettorale una commissione d’accesso a Bari.

 

«La sua storia è quella: dire sempre sì agli amici e no agli avversari», spiega, mettendo sul tavolo una storia dell’estate scorsa quando chiese al ministero di accendere un faro su Acireale e sulla sua amministrazione: «Il sindaco Barbagallo, secondo quanto appurato dagli investigatori, e come riportato da numerosi articoli rintracciabili sulle cronache locali, avrebbe avuto una serie di incontri con la famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano». Risultato? «Mai avuto risposta». Dunque: Bari sì. E Acireale no.

 

matteo salvini giorgia meloni matteo piantedosi 2

Ma anche Bari presto, anzi prestissimo (forse perché ci sono le elezioni?). Mentre di solito si va con calma: ci sono voluti mesi, se non anni, per far insediare le commissioni a Castellamare, Foggia, Cerignola, Brescelllo, Portigliola, giusto per citare alcuni esempi.

 

[…] Ma Matteo Piantedosi, ministro «questurino» («sono orgoglioso di questa definizione», ha detto in Aula), si è distinto in questi anni proprio per la sua assoluta fedeltà, quasi da “alter ego”, al ministro o al presidente di riferimento.

 

Napoletano (a proposito: c’è chi lo immagina candidato governatore in Campania il prossimo anno), nominato prefetto nel 2011 da Roberto Maroni, poi vice capo della Polizia, la primissima linea la conosce nell’estate del 2018 quando diventa capo di gabinetto di Matteo Salvini al Viminale.

 

MATTEO PIANTEDOSI GIORGIO MELONI

È il governo giallo-verde, quello dei blocchi navali e Piantedosi si comincia a distinguere per i suoi sì: tengono per dieci giorni in mare quasi 150 migranti, stremati, sul pattugliatore Diciotti e quando la procura di Agrigento indaga per sequestro di persona Salvini lui spiegherà che la scelta era stata tecnica. «Esisteva un allarme generalizzato per la possibile infiltrazione di radicalizzati attraverso i barconi provenienti dalle coste del Nord Africa». Per questo li avevano tenuti ostaggio: per “motivi di sicurezza” e non per un braccio di ferro politico sulla pelle della povera gente.

 

Diventato ministro degli Interni, come alias proprio di Salvini (troppo esposto per poter tornare al Viminale) molti dei suoi provvedimenti sono stati al centro di furiose polemiche: la destra si indigna per un rave party di Modena? Il ministro prepara un decreto per vietare gli assembramenti che, per quanto era stato inizialmente scritto male, rischia di mettere fuori legge ogni manifestazione.

 

matteo piantedosi - matteo salvini

E, fa niente, che nelle stesse ore Predappio si trasformi nell’orrendo palcoscenico di una rievocazione fascista, senza lo straccio di un agente che li fermi: «Era soltanto una pagliacciata, non c’è alcun rischio per la democrazia», dirà in quelle ore.

 

[…] E ancora: estate 2023, gli sbarchi sono impazziti, qualcuno da Chigi ha la bizzarra idea di portare i migranti in Albania. Piantedosi che dice? Sì, chiaramente. (per la cronaca: il progetto difficilmente vedrà la luce, per lo meno con i numeri immaginati, perché inattuabile).

 

antonio tajani matteo salvini matteo piantedosi

Avanti: sui giornali scoppia l’allarme delle baby gang? Ecco il decreto del Viminale — entusiasta il sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano — che inasprisce le pene per i minorenni. Con buona pace di magistrati esperti, pedagogisti, assistenti sociali che spiegano come la repressione sia la strada più sbagliata per affrontare quel tipo di problema.

 

Piantedosi è il prefetto di Roma che vede assaltare la Cgil dai fascisti. Ed è il ministro che difende la polizia con i manganelli (creando imbarazzo nella stessa polizia) o che identifica il loggionista della Scala che grida: “Viva l’Italia antifascista” e i manifestanti che ricordano Navalny. «Sono stato identificato tante volte anche io. Che male c’è?». […]

SALVINI E PIANTEDOSI - MEME BY GIAN BOY
piantedosi salvini meloni
SALVINI PIANTEDOSI