CINQUE STELLE, QUATTRO SOLDI – IL VERO MOTIVO DEL LITIGIO TRA CONTE E GRILLO? IL TESORETTO DA SEI MILIONI ACCANTONATO DA INIZIO LEGISLATURA CON LE RESTITUZIONI DEI PARLAMENTARI. GRILLO NON VUOLE CEDERE LE CHIAVI DELLA CASSAFORTE ALL’AVVOCATO DI PADRE PIO – AL DI LÀ DEI SONDAGGI GONFIATI SUL GRADIMENTO DI "GIUSEPPI", CON LA SCISSIONE LE DUE FAZIONI AVREBBERO AL MASSIMO 40 SEGGI - “EL PAIS”: “GRILLO PORTA IL SUO PARTITO AL CAOS, HA L’ARIA DI UN VECCHIO PAGLIACCIO TRISTE E CREPUSCOLARE”

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BEPPE GRILLO PAGLIACCIO TRISTE PER EL PAIS

M5S: EL PAÍS, 'GRILLO PORTA IL SUO PARTITO AL CAOS'

(ANSA) - MADRID, 06 LUG - Il "comico più influente degli ultimi decenni in Italia" adesso "non fa più ridere" e ha invece l'aria di "un vecchio pagliaccio triste e crepuscolare" che ha portato "il suo partito al caos": così uno dei più importanti quotidiani di Spagna, El País, racconta ai suoi lettori il momento di Beppe Grillo e del Movimento Cinque Stelle dopo lo strappo con Giuseppe Conte.

 

giuseppe conte vs beppe grillo meme

La cronaca del giornale iberico, firmata dal corrispondente a Roma Daniel Verdú, ripercorre sia la carriera da showman e poi da politico du Grillo, sia il periodo recente — raccontando dei mesi "duri" che ha passato a causa delle accuse di stupro rivolte al figlio e alla sua presa di posizione in sua difesa —, fino ai dissidi con l'ex premier.

 

Una situazione nella quale, aggiunge El País, "la sua legione di fedeli non lo ha seguito", e che ha provocato un "terremoto" in quello che è stato "l'esperimento politico più strano che si sia visto in Europa"

ettore licheri

 

2 - INCUBO SCISSIONE TRA I PARLAMENTARI NELLA PROSSIMA LEGISLATURA IL RISCHIO DI DUE GRUPPI CON 40 ELETTI

Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"

 

La sabbia nella clessidra scende lenta e i parlamentari del Movimento si agitano.

Comprensibile, visti i numeri a una cifra sfornati ogni giorno dai sondaggi. «La scissione sarebbe un suicidio, per chi va e per chi resta», è la dolorosa sintesi cui sono giunti ieri i 5 Stelle di Palazzo Madama, riuniti in assemblea con il capogruppo.

 

nicola piepoli

(…) Se al tavolo dei «sette» non si arriverà a un' intesa che consenta sia a Grillo che a Conte di salvare la faccia, il Movimento si spaccherà a metà. Le elezioni sono lontane e i numeri ballano, ma le previsioni non sono allegre per i pentastellati. Secondo Nicola Piepoli i due tronconi dovrebbero accontentarsi ciascuno dell' 8% dei voti, il che vorrebbe dire, anche a causa del taglio dei parlamentari, poco più di quaranta seggi per fazione tra Camera e Senato.

 

conte grillo

Numeri choc, per i tanti che sperano di tornare al prossimo giro. Alla luce di sondaggi simili l' accordo appare inevitabile. Altre ricerche però danno le truppe (ancora virtuali) di Conte in vantaggio rispetto a quelle di Grillo. Per il sondaggio di Swg tra gli elettori del M5S, presentato da Enrico Mentana su La7 , un partito dell' ex premier potrebbe arrivare al 12,7 per cento ed essere la quarta forza del Parlamento, lasciando quel che resta del Movimento al 7,1.

 

(…) Il problema però è sempre quello: chi comanderà nel Movimento? A sentir parlare di «triunvirato» e di «piani B» di Grillo, Conte ha dato mandato ai suoi ambasciatori di rimarcare con decisione i «punti fermi». Nessuna diarchia. Sulla politica interna e su quella estera decide il leader, non il garante. Sulla comunicazione, idem. E sulle nomine? Pure.

 

vito crimi

Insomma, l' ex premier continua a chiedere «piena agibilità politica» e su questo non intende arretrare. «Se io faccio passi indietro è il Movimento a rimetterci», è il ragionamento che ha condiviso con alcuni parlamentari a lui vicini. Dunque l' idea che, nella nuova organizzazione, il leader possa essere affiancato da vice del calibro di Di Maio e Fico, nell' entourage di Conte non viene considerata realistica. Intanto perché stiamo parlando del ministro degli Esteri e del presidente della Camera, già troppo impegnati sul fronte istituzionale. E poi perché il giurista di Volturara Appula non accetterebbe commissariamenti o ridimensionamenti di sorta.

 

(…)

 

3 - IL VERO SCONTRO CONTE-GRILLO: UN TESORO CONTESO DI 6 MILIONI

Pasquale Napolitano per "il Giornale"

 

Tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte spuntano sei milioni (di euro) di buone ragioni per litigare. A chi andrà il tesoretto accantonato, da inizio legislatura con le restituzioni dei parlamentari, sul conto corrente intestato ai capigruppo di Senato e Camera, Ettore Licheri e Davide Crippa, e al reggente Vito Crimi? Sui soldi - al netto del doppio mandato, valori da inserire nella Carta e poteri di capo politico e garante - si gioca la partita vera nel Movimento. Il punto di rottura sono i «piccioli».

 

Chi si papperà la ciccia? L' ultimo saldo, datato 1 febbraio 2021, del conto corrente attivato alla filiale di Milano dell' istituto Banca Profilo - come dimostra una carta in possesso del Giornale - registra un attivo da capogiro: 6.548.030,66 euro. Cifre blu che aprirebbero una guerra in tutte le famiglie.

 

LUIGI DI MAIO E VITO CRIMI

Per fare un' ipotesi sulla possibile destinazione dei soldi bisogna fare due passi indietro.

Il primo nel 2018. All' indomani delle elezioni politiche è stato istituito un comitato per le rendicontazioni, di cui facevano parte l' allora capo politico Luigi Di Maio e gli allora capigruppo dei Cinque stelle: una struttura chiamata a gestire i fondi raccolti con le restituzioni degli stipendi dei parlamentari grillini.

 

il vaffa di grillo a conte tweet by osho

Il regolamento iniziale prevedeva che al termine della legislatura i soldi non spesi finissero nelle casse dell' associazione Rousseau. Il secondo passo indietro nel gennaio 2020: una modifica del regolamento stabilisce che i residui dei fondi diretti al Comitato per le rendicontazioni e rimborsi del M5s vadano al fondo per la microimprenditorialità.

 

La novità è l' idea di Conte: i 6 milioni di euro devono finire nelle casse del nuovo Movimento da lui guidato. Una proposta che ha aperto il primo duro scontro con Beppe Grillo e una parte dei veterani dei Cinque stelle. L' ex presidente del Consiglio avrebbe voluto pianificare la campagna politica della sua leadership con i fondi raccolti grazie alle rinunce dei parlamentari? La posizione di Grillo sarebbe un' altra: il tesoretto, se non va al microcredito, deve restare sotto il controllo del garante e di un comitato autonomo e indipendente rispetto al capo politico.

VIGNETTA KRANCIC - ROBERTO FICO - ROCCO CASALINO - GIUSEPPE CONTE - BEPPE GRILLO

 

Il comitato dei sette, nominato da Grillo per trovare un punto di mediazione sulle modifiche allo Statuto avanzate da Conte, dovrà sciogliere il nodo relativo ai soldi. Stabilire a chi andrà l' eredità del vecchio M5s. Per il ministro dell' Agricoltura Stefano Patuanelli, tra i componenti del comitato dei sette, «i tempi per la definizione del contenzioso sono lunghi». L' incasso del tesoretto sarebbe uno dei punti non negoziabili posti da Conte: l' ex premier ritiene che senza fondi il progetto di nuovo Movimento non abbia futuro.

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

 

Dal canto suo, Grillo non vuole cedere le chiavi della cassaforte nelle mani dell' avvocato di Volturara Appula. Ma dove va Conte senza soldi? Ugo Magri sull' Huffpost stronca sul nascere la strada di un partito personale di Conte: «Per mettere su un partito occorre sgobbare. Ascoltare la gente. Approfondire i problemi. Dirimere liti. Scovare i candidati. Tenere comizi, presenziare convegni», scrive il giornalista. Tutte attività che al momento appaiono poco congeniali all' ex inquilino di Palazzo Chigi.

il post di beppe grillo contro conte

 

Ecco che allora Conte ha due strade: accettare il compromesso con Grillo, Di Maio e gli altri big del Movimento o ritornare all' Università. Grillo, in caso di fallimento della mediazione, avrebbe già pronto il piano B: un triunvirato (Di Maio-Fico-Raggi) per la guida del Movimento. Tutte opzioni che portano al ridimensionamento dell' avvocato del popolo.

 

 

GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO - MEME
conte grillo