COALIZIONE DI TRAVERSO – FORZA ITALIA E LEGA LITIGANO SUGLI EMENDAMENTI ALLA MANOVRA (E LA MELONI GONGOLA): IL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA AL LAVORO, CLAUDIO DURIGON, DERUBRICA L’AUMENTO DELLE PENSIONI, CAVALLO DI BATTAGLIA DI MINIME: “SE NON CI SARANNO LE RISORSE IN QUESTA FINANZIARIA, LO FAREMO DURANTE LA LEGISLATURA”. E I FORZISTI SI INCAZZANO E ACCUSANO IL CARROCCIO: “HANNO FATTO LE BARRICATE SU QUOTA 103, SCEGLIENDO DI MANDARE IN PENSIONE GENTE CHE POTREBBE BENISSIMO CONTINUARE A LAVORARE AL POSTO DI CHI PRENDE UNA MISERIA…”

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Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

berlusconi meloni salvini alle consultazioni

I tempi pressano e il centrodestra sembrava pronto a deporre le armi. Il clima festivo e la consapevolezza che il Parlamento abbia in «dotazione» per le sue scelte, materializzate negli emendamenti, non più di 400 milioni su 35 miliardi, sembravano aver buttato acqua sulle braci ancora accese sotto la cenere.

 

Certo, nessuno esclude che i 400 milioni possano aumentare di qualcosa: ma l'ordine di grandezza sarà quello. Che non tutto sia ancora risolto è testimoniato dalla possibilità di convocare una cabina di regia per scegliere quali emendamenti di maggioranza salvare (circa 200).

 

GIORGIA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA

C'è chi fa il nome, per coordinarla, del ministro Francesco Lollobrigida. Ma lui sgombera il campo: «Al momento la cabina non esiste, non so della mia eventuale partecipazione, figuriamoci del coordinarla». Semplicemente, «ho proposto di avere un tavolo delle quattro forze, corrispondenti ai gruppi, che ragionino di tutto quel che è utile, sminando incomprensioni possibili. E soprattutto uniformando le strategie».

 

La campanella suonerà domenica pomeriggio, quando, alle 15 dovranno essere presentati gli emendamenti «segnalati», quelli che approderanno effettivamente in aula. A complicare la giornata è arrivata però l'intervista sull'aumento delle pensioni minime del sottosegretario al Lavoro, il leghista Claudio Durigon: «Se non ci saranno le risorse in questa finanziaria, lo faremo durante la legislatura».

 

claudio durigon giorgia meloni

Silvio Berlusconi, però, molto si era personalmente speso per l'aumento della «minima». E dunque, in Forza Italia c'è chi balza sulla sedia. Il concetto lo esprime fuori dai denti un dirigente azzurro: «Detta così, sembra una fatalità e non quello che è, e cioé una scelta politica». Perché la Lega ha fatto «le barricate su quota 103. Dunque, ha scelto di mandare in pensione gente che potrebbe benissimo continuare a lavorare al posto di chi prende una miseria».

 

Al momento, le minime sarebbero state portate a 574 euro al mese. Gli azzurri considerano «sotto la soglia di ammissibilità i 600 euro, almeno per gli ultra 75enni». Cosa che a Forza Italia non basta. E così, il capogruppo alla Camera Alessandro Cattaneo, che pure spende parole elogiative sulla manovra, sulle pensioni gli si asciuga il sorriso: «Arrivare a 600 euro per chi ha più di 75 anni è un segnale che dobbiamo dare, è una risposta alla povertà vera».

silvio berlusconi meme

 

Matteo Salvini, da Milano, dà comunque il suo placet «a una manovra economica criticata da Confindustria, Bankitalia e Cgil, ma giusta perché aiuta le pensioni minime, chi ha degli stipendi che non superano i 1.500 euro al mese, aiuta le partite Iva e chi non ce la fa a pagare le bollette». Proprio il suo capogruppo in commissione Attività produttive, Alberto Gusmeroli, ricorda che «l'importante, un forte intervento sul caro energia, è stato portato a casa». Senza contare i «primi passi sulla mini flat tax, con l'innalzamento da 65 a 85mila del tetto di reddito, un fatto fin qui non colto in tutta la sua potenzialità»

CLAUDIO DURIGON E MATTEO SALVINI FANNO SELFIE IN SPIAGGIA
SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI
berlusconi su tik tok by osho
claudio durigon 1
claudio durigon giancarlo giorgetti
meloni salvini berlusconi al quirinale
berlusconi meloni salvini al quirinale
silvio berlusconi matteo salvini giorgia meloni al quirinale
meloni berlusconi salvini al quirinale