COALIZIONE DI TRAVERSO – MATTEO SALVINI IERI SI È FIRMATO “LEADER DEL CENTRODESTRA” IN UNA NOTA CONTRO LE POLITICHE DEL GOVERNO SULL’IMMIGRAZIONE. UN ERRORE? MANCO PER NIENTE! IL “CAPITONE” VUOLE FAR CREDERE CHE COMANDA LUI NELL’ALLEANZA CON BERLUSCONI E LA MELONI. TAJANI E LA RUSSA ABBOZZANO: “ABBIAMO SEMPRE DETTO CHI AVREBBE PRESO PIÙ VOTI SAREBBE STATO IL CANDIDATO, MA IL LEADER HA ONORI E ONERI…”
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Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”
La novità, apparentemente solo lessicale ma invece sostanziale, arriva con una nota inviata alle agenzie di stampa. In un comunicato in cui si censura la politica del governo sull' immigrazione («Ennesimo fallimento, aumentati sbarchi e morti in mare»), Matteo Salvini si firma «il leader del centrodestra». Non più solo il capo della Lega ma come alcuni, da Toti a tanti nel suo stesso partito, gli chiedono di essere: il leader di tutta la coalizione.
Un errore dello staff? Non sembra. Anzi, da via Bellerio chiariscono che d' ora in poi, quando si affronteranno temi di politica generale e non interni al Carroccio, Salvini si firmerà appunto «leader del centrodestra». Forte evidentemente dei voti avuti non solo alle elezioni politiche, ma anche nelle più recenti tornate amministrative, pur se non con le percentuali schiaccianti delle Europee.
La novità sorprende gli alleati che - assicurano - non ne avevano discusso nello specifico recentemente, tanto meno nell' ultimo vertice di giovedì scorso. E dunque, la reazione c' è. Con toni diversi.
Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, è calmo ma fermo: «Massimo rispetto per Salvini, ci mancherebbe. Abbiamo sempre detto che chi avesse preso più voti alle elezioni sarebbe stato il candidato alla premiership. Ma adesso quello che conta è prendere i voti, questa è la nostra missione comune».
E nel frattempo quindi «sia a livello nazionale che a livello europeo, la posizione di Forza Italia sarà quella indicata da Silvio Berlusconi, che è il nostro leader». Come a dire, o la politica si concorda, o non si può parlare a nome di tutti: sul Mes, tanto per fare un esempio, così come sulla problematica delle migrazioni, FI ha posizioni molto nette che nessuno può forzare.
Per Fratelli d' Italia parla il numero due, Ignazio La Russa. Mentre dal suo partito si fa girare la nota con la quale Giorgia Meloni, sull' immigrazione, aveva ieri affermato le stesse cose che più tardi ha dichiarato Salvini, La Russa spiega: «Abbiamo sempre detto che il leader è il capo del partito che ha più voti, ma aggiungo una cosa: il leader ha onori e oneri. E il primo degli oneri è tenere unita la coalizione».
Finora invece «si è andati avanti un po' a strappi, a volte con difficoltà», quindi «se il comunicato di Salvini dimostra una presa di coscienza e testimonia una consapevolezza, quella che bisogna saper fare sacrifici ed essere in grado di tenere unito il centrodestra come altri - e penso sicuramente a Giorgia Meloni - hanno fatto in questi mesi, beh, allora è una buona notizia...».