COLPO DI FULMINE A 5 STELLE - “CONTE? CON LUI HO SENTITO DELLE VIBRAZIONI UMANE FORTI” (ORA SIAMO TRANQUILLI: LE VIBRAZIONI ANIMALI, NO) – RAFFAELE BRUNO, L’ATTORE-REGISTA CHE HA STREGATO “GIUSEPPI”: “LA MIA PRIORITÀ È LA LEGGE SUL TEATRO IN CARCERE. IL TEATRO PUÒ CREARE ARMONIA IN UNA COMUNITÀ DIFFICILE. HO RACCONTATO QUESTO A CONTE E HO VISTO CHE IL MESSAGGIO ERA ARRIVATO. ABBIAMO UN'AFFINITÀ FORTE, ANCHE SE NON CI CONOSCEVAMO…”
-Francesco Olivo per “La Stampa”
In questa nuova fase del Movimento 5 Stelle guidato, ora ufficialmente, da Giuseppe Conte, emergono nuove figure trascurate dalle grandi manovre nei primi tre anni di legislatura. «Siamo meno noti», confessa uno di loro, Raffaele Bruno, attore e regista napoletano, citato dall'ex premier come esempio di competenza, per il suo impegno a portare avanti una proposta di legge che istituisca il teatro nelle carceri italiane «come strumento di riscatto ed emancipazione sociale che spero sarà calendarizzata quanto prima». Bruno non è abituato alla ribalta e probabilmente non finirà nella segreteria del M5S, ma è contento del nuovo corso: «Ora conta ancor di più la competenza».
Onorevole Bruno, come ha fatto a colpire Conte?
«Abbiamo fatto un incontro con piccoli gruppi per conoscerci. E gli ho raccontato la mia esperienza di attore e regista. Ho spiegato che la mia vocazione è utilizzare il teatro come mezzo di emancipazione sociale per le persone ai margini, come i detenuti. Il teatro può creare armonia in una comunità difficile. Ho raccontato questo a Conte e ho visto che il messaggio era arrivato».
Forse perché anche voi, con le turbolenze degli ultimi tempi, siete una "comunità difficile"... «Vengo dall'attivismo sociale e ho utilizzato questi anni burrascosi per comprendere la macchina istituzionale e far passare il fatto che gli artisti devono avere un ruolo sociale».
Perché Conte ha bisogno di voi parlamentari?
«In questo nuovo corso del movimento ci sarà un'attenzione particolare a valorizzare competenze specifiche. Il processo era già cominciato negli anni scorsi. Conte lo sta portando avanti con determinazione».
Ci saranno volti come il suo nella nuova segreteria?
«Se ci sarà una richiesta l'ascolterò. La mia priorità è la legge sul teatro in carcere».
Lei è un attore, collega di Beppe Grillo: ha temuto di dover scegliere tra lui e Conte?
«Ho sperato che si arrivasse a un'intesa. Beppe è la storia del teatro e dello spettacolo».
E Conte?
«Con lui ho sentito delle vibrazioni umane forti. Abbiamo un'affinità forte, anche se non ci conoscevamo. Sono contento che ci sia».
Il suo lavoro nelle carceri come si concilia con la linea giustizialista del Movimento?
«Non siamo giustizialisti, In ogni caso quella è la fase del processo. Io mi occupo delle persone che devono scontare una pena in carcere. Quindi nessuna contraddizione».