COME DAGO-DIXIT, LA NOMINA DI GRATTERI ALLA PROCURA DI NAPOLI SERVE AL GOVERNO PER SPACCARE ULTERIORMENTE LA MAGISTRATURA E DARE UN ALTRO SCHIAFFONE ALLE TOGHE ROSSE – I NUMERI AL CSM CI SONO, MA DIFFICILMENTE LA PARTITA SI CHIUDERÀ PRIMA DELLA PAUSA DI AGOSTO – COME PRENDERANNO, ALL’UFFICIO GIUDIZIARIO PIÙ GRANDE D’EUROPA, IL piglio DEL PROCURATORE ANTI-NDRANGHETA?

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1. DAGONEWS - COME MAI LA MAGGIORANZA DI GOVERNO SOSTIENE NICOLA GRATTERI PER LA PROCURA DI NAPOLI (LA PIÙ GRANDE D’ITALIA)? IL MAGISTRATO ANTI-NDRANGHETA HA UN PROFILO DIVISIVO E NON È CERTO ORGANICO ALLA DESTRA. EPPURE, MELONI E COMPAGNIA VOGLIONO SFRUTTARE IL SUO NOME PER SPACCARE ULTERIORMENTE LA MAGISTRATURA – UN’EVENTUALE PROMOZIONE DI GRATTERI A NAPOLI SAREBBE UN ALTRO SCHIAFFONE ALLE TOGHE ROSSE – LA VECCHIA STRATEGIA DEMOCRISTIANA E IL CORTEGGIAMENTO DI BERLUSCONI A DI PIETRO

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagonews-come-mai-maggioranza-governo-sostiene-nicola-gratteri-360079.htm

 

2. FRATELLI DI TOGA

Estratto dell’articolo di Giuseppe Salvaggiulo per “La Stampa”

 

nicola gratteri 1

Sono giorni frenetici al Csm. Una corsa contro il tempo per scrivere le voluminose proposte a sostegno dei tre candidati a capo della Procura di Napoli. Non è solo l'ufficio giudiziario più grande d'Europa, ma anche un tassello strategico per ridisegnare il rapporto politica-magistratura sull'asse Palazzo Chigi-Palazzo dei Marescialli.

 

FABIO PINELLI,VICEPRESIDENTE DEL CSM

Questo Csm ha due peculiarità: è il primo a maggioranza di destra; il primo in cui la leadership è in mano ai consiglieri laici, compatti come un partito, con le correnti al traino. Ciò si declina su tre livelli: egemonia politica per sterilizzare il ruolo anti governativo del Csm; gestione delle nomine premiale e punitiva, con campagne acquisti nel corpaccione moderato sbandato dopo il caso Palamara; operazioni dal significato simbolico e anti-correntizio. A quest'ultima categoria appartiene la scelta, maturata negli ambienti politico-giudiziari vicini a Fratelli d'Italia, di sostenere con decisione Nicola Gratteri nella corsa napoletana.

 

giancarlo pittelli 1

Gratteri ha notorietà internazionale, caratura eroica nella lotta alla ‘ndrangheta, indipendenza indiscussa. Procuratore di Catanzaro dal 2016, ha istruito il maxiprocesso Rinascita-Scott facendo allestire un'aula bunker ad hoc come Falcone a Palermo negli Anni 80. A novembre, Fratelli d'Italia l'avrebbe voluto a capo del Dap, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Ma sarebbe stato troppo ingombrante e fuori linea rispetto al ministro Nordio.

 

NICOLA GRATTERI

Invece il ragionamento sul canale di collegamento Palazzo Chigi e Csm è che per la Procura di Napoli sarebbe la soluzione ideale. Soprattutto in una fase di tensione tra governo e magistratura. E a maggior ragione ora che Nordio ha messo nel mirino il concorso esterno, scoprendo il fianco meloniano sul fronte antimafia.

 

Gratteri è un sostenitore accanito di quel reato, che peraltro ha contestato a un pezzo grosso di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, il che gli è valsa l'ostilità di Forza Italia e dei penalisti. Inoltre in Calabria governa la destra, e Gratteri è uno spauracchio, mentre in Campania è la sinistra al potere.

 

FABIO PINELLI, VICEPRESIDENTE DEL CSM, E CARLO NORDIO

Sono stati i componenti laici del Csm a dare l'input in questo senso. Superando le resistenze degli «alleati» di Magistratura Indipendente. Non che i togati della corrente conservatrice avessero un candidato alternativo. Semplicemente la loro base non ama i pm da prima pagina. Motivo per cui, per esempio, hanno stoppato Paolo Guido, procuratore aggiunto palermitano che ha arrestato Messina Denaro, nella corsa per la Procura di Firenze.

 

Peraltro l'audizione di Gratteri, per presentare la sua candidatura, è stata uno show. Squadernando i numeri delle intercettazioni, ha dipinto una Procura intorpidita. Si è impegnato a rivoltare come un calzino la polizia giudiziaria. E ha raccontato il suo modello gestionale, fortemente incentrato su ruolo e carisma di un capo che ogni mattina bussa alla porta di tutti i pm e li raduna per il caffè. Inevitabile che in un ufficio strutturato e complesso come quello napoletano, questo piglio susciti sentimenti opposti. Compresi i timori di «un nuovo Cordova», il procuratore che spaccò la Procura e fu allontanato tra le polemiche vent'anni fa.

giuseppe amato

 

Magistratura Indipendente aveva lavorato su una candidatura alternativa a GratterI […] . Le opzioni: Rosa Volpe, procuratrice reggente stimata dall'ex capo Melillo; e Gimmi Amato, attuale procuratore di Bologna, moderato e perciò non sgradito, […]

 

Alla fine Magistratura Indipendente si è adeguata all'indicazione politica. Gratteri conta anche sul sostegno del giudice anti correnti Andrea Mirenda. E potrebbe riuscire a mettere d'accordo persino i due laici indicati da Renzi e da Conte, (il rottamatore, del resto, lo voleva ministro nel 2014, ma si arrese al veto di Napolitano).

nicola gratteri

 

I numeri dunque dovrebbero esserci. Ma difficilmente gli uffici potranno preparare le carte prima della pausa agostana, come aveva promesso il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli. Se davvero andrà in porto, la nomina di Gratteri costituirà il primo fiore all'occhiello del nuovo Csm, dove finora le nomine hanno seguito per lo più logiche partigiane. […]

nicola gratteri a otto e mezzo
nicola gratteri