1. COME FAREMO SENZA LE GAFFE DEL DUCA DI EDIMBURGO, IL CONSORTE CHE PER TUTTA LA VITA HA CAMMINATO UN PASSO DIETRO LA REGINA, TRA RANCORI, CORNA E CAZZEGGIO?
2. NATO PRINCIPE DI GRECIA E DANIMARCA IN UNA FAMIGLIA MEZZA TEDESCA (COME I WINDSOR), SPOSA LA GIOVANE ELISABETTA PER VOLERE DELLO ZIO LORD, AVIDO DI TITOLI E POTERE
3. ALCUNE DELLE SUE MIGLIORI PERLE: “SE HA QUATTRO GAMBE E NON È UNA SEDIA, SE HA DUE ALI E NON È UN AEROPLANO E SE NUOTA MA NON È UN SOTTOMARINO, UN CINESE LO MANGERÀ”
4. “LA GENTE PENSA CHE QUI CI SIA UN RIGIDO SISTEMA CLASSISTA, EPPURE CI SONO STATI DUCHI CHE HANNO SPOSATO BALLERINE. E QUALCUNO HA SPOSATO PERSINO UN’AMERICANA” (VIDEO)
1. FILIPPO DI EDIMBURGO, IL CINICO PRINCIPE CHE HA PASSATO LA VITA ALL’OMBRA DELLA MOGLIE REGINA “VA IN PENSIONE”
Domenico Naso per www.ilfattoquotidiano.it
Chissà quanto sarà costata, al vecchio Filippo di Edimburgo, la decisione di non fare più apparizioni pubbliche e di “andare in pensione” in autunno alla veneranda età di 96 anni (che compirà in giugno). Proprio lui che ha sempre mal sopportato le strette regole del protocollo che lo volevano sempre un passo indietro rispetto alla moglie-regina, che sin dai primi anni di matrimonio (almeno a dar retta a biografi e serie televisive) aveva mostrato segni di insoddisfazione per il ruolo che la Corona gli aveva riservato.
Forse le sue aspettative erano state viziate dall’influenza dello zio lord Mountbatten, che tanto ha fatto per farlo diventare ciò che poi è effettivamente diventato, anche se il vero scopo di entrambi era la trasformazione della dinastia Windsor in Windsor-Mountbatten. Obiettivo fallito già nel 1960, quando Elisabetta concesse ai suoi eredi (ma solo a quelli che non si fregiavano del titolo di Altezza Reale) di cambiare il cognome, aggiungendo anche quello di Filippo. Un cognome che, peraltro, non è che la traduzione in inglese di Battenberg, visto che il tedesco Luigi, nonno di Filippo, era stato costretto a cambiarlo allo scoppio della prima guerra mondiale per non infastidire gli inglesi che lo ospitavano da anni sul suolo britannico.
Ma il greco-tedesco-danese Filippo dovette accontentarsi (assieme all’ambizioso lord Mountbatten, poi ucciso dall’IRA nel 1979) dei gentili cadeaux che di tanto in tanto la regina decideva di elargirgli proprio per farlo stare buono e placare la sua fame di potere e onorificenze. A tal proposito, forse è bene ricordare che Filippo non è principe sin dal matrimonio con Elisabetta, così come non lo è dal momento in cui cotanta moglie è salita al trono.
Principe vi nacque, è vero, ma di Grecia e Danimarca, titolo al quale aveva rinunciato proprio per poter sposare la futura regina del Regno Unito. Era “solo” duca di Edimburgo, il povero Filippo, e divenne principe solo dopo un lungo e durissimo braccio di ferro tra Elisabetta e i governi di Gran Bretagna e del Commonwealth tutto.
Negli anni Cinquanta, la regina aveva fatto presente a Churchill la necessità di innalzare di grado il riottoso e ambizioso marito, ma il vecchio Winston si era limitato a proporre il titolo di “Principe Consorte”. Elisabetta puntava a principe del Commonwealth, ma i governi dei vari paesi che lo componevano avevano risposto picche. Alla fine si decise per un anonimo e generico “Principe del Regno Unito”, che doveva servire solo ad ammansire il mastino Filippo.
A leggere i titoli e le onorificenze odierne del principe consorte, in effetti, ci si stancherebbe assai: Sua Altezza Reale il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, Conte di Merioneth, Barone Greenwich, Cavaliere Reale del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera, Cavaliere dell’Antichissimo e Nobilissimo Ordine del Cardo, Gran Maestro e Primo e Principale Cavaliere di Gran Croce dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico, Membro dell’Ordine al Merito, Compagno dell’Ordine d’Australia, Membro Addizionale dell’Ordine della Nuova Zelanda, Compagno dell’Ordine di Servizio della Regina, Commendatore dell’Ordine di Logohu, Decorazione delle Forze Canadesi, Signore del Nobilissimo Consiglio Privato di Sua Maestà, Consigliere Privato del Consiglio Privato della Regina per il Canada, Personale Aiutante di Campo di Sua Maestà, Lord Grande Ammiraglio del Regno Unito.
Tutta roba che Elisabetta ogni tanto gli affidava pur di farlo stare zitto, diciamolo francamente, perché l’ambizione e il cattivo carattere dell’uomo avrebbero potuto provocare alla Regina parecchi problemi, persino più di quelli che ha comunque provocato. L’ultimo titolo della lunghissima lista (Lord Grande Ammiraglio del Regno Unito) apparteneva proprio ad Elisabetta, che lo concesse al marito in occasione del novantesimo compleanni di quest’ultimo, nel 2011.
Una vita vissuta un passo indietro, fatta di risentimento e rimpianti, per un uomo che nonostante tutto è stato al fianco della moglie anche nei momenti più difficili di 65 anni vissuti non senza grattacapi o patemi. E proprio Filippo, a quanto pare, ha rappresentato la parte più cinica e dura della coppia reale, persino più cinico e duro della pur inossidabile Elisabetta. E questo dovrebbe bastare per comprendere con che tipo di temperamento ha dovuto avere a che fare la regina, che nella sua bizzarra e bizzosa famiglia non ha certo trovato un placido e accondiscendente alleato.
2. FILIPPO DI EDIMBURGO, LE SUE QUINDICI GAFFE PIÙ IMBARAZZANTI
Domenico Naso per www.ilfattoquotidiano.it
2000. Filippo sta assistendo a un concerto di percussionisti caraibici e si rivolge così a un gruppo di bambini sordi: “Se state lì vicino, non mi meraviglia che siate sordi”
1986. Filippo è in visita ufficiale in Cina e si rivolge così a uno studente britannico: “Se stai qui troppo a lungo, tornerai a casa con gli occhi a fessura”
1998. Altra visita ufficiale, stavolta in Papua Nuova Guinea. Il principe di Edimburgo parla con uno studente inglese, lì per fare trekking: “Dunque sei riuscito a non farti mangiare?”
1981. Filippo commenta così la recessione che colpisce in quegli anni la Gran Bretagna: “Anni fa, tutti dicevano che dobbiamo avere più tempo libero, che si lavora troppo. Ora che tutti hanno più tempo libero, si lamentano della disoccupazione. La gente non sa cosa vuole”
1961. Discorso ufficiale allo Scottish Women’s Institute: “Le donne britanniche non sanno cucinare”.
2009. A Buckingham Palace si sta tenendo un ricevimento in onore dei 400 indo-britannici più influenti del Paese. Il duca di Edimburgo si rivolge all’imprenditore di origini indiane Atul Patel: “Ci sono tanti tuoi familiari qui stasera”.
1986. Durante un incontro del WWF, Filippo si lascia scappare una battuta sui cinesi: “Se ha quattro gambe e non è una sedia, se ha due ali e non è un aeroplano e se nuota ma non è un sottomarino, un cinese lo mangerà”.
1984. Durante una visita ufficiale in Kenya, una donna porta un regalo a Filippo, che la guarda e replica: “Tu sei una donna, giusto?”.
2000. In visita ufficiale in Italia, Filippo e la Regina stanno cenando con il presidente del Consiglio Giuliano Amato, che ha appena offerto loro alcuni tra i vini più buoni del Belpaese. Il principe risponde: “Dammi una birra. Non mi importa di che tipo, dammi solo una birra”
1999. Filippo sta parlando con il politico conservatore Lord Taylor di Warwick, di origini giamaicane: “Da quale esotica parte del mondo viene?” “Birmingham”, risponde Taylor.
2002. Incontrando il leader degli aborigeni australiani William Brin, Filippo chiede: “Vi tirate ancora le lance addosso l’uno con l’altro?”.
1997. Nel corso di un discorso ufficiale ad Hannover, il principe Filippo si rivolge a Helmut Kohl chiamandolo “Reichskanzler”, il titolo del capo del Governo ai tempi dell’Impero tedesco e, peggio ancora, durante il regime nazista.
1966. In visita nei Caraibi, Filippo parla così durante un discorso in un ospedale: “Voi avete le zanzare, io ho la stampa”.
2000. “La gente pensa che qui ci sia un rigido sistema classista, eppure ci sono stati duchi che hanno sposato ballerine. E qualcuno ha sposato persino un’americana”
1992. qualcuno chiede a Filippo cosa pensa della sua vita: “Avrei preferito rimanere nella Marina, francamente”.