COME SONO ANDATE LE COMUNALI? A VENEZIA LUIGI BRUGNARO È STATO RICONFERMATO AL PRIMO TURNO CON IL 54% DEI VOTI. ASSEGNATE ANCHE MANTOVA E TRENTO, ENTRAMBE APPANNAGGIO DEL CENTROSINISTRA – MA MOLTI MUNICIPI IMPORTANTI ANDRANNO AL BALLOTTAGGIO: IN PARTICOLARE LECCE E AREZZO, DOVE I CANDIDATI DEL CENTRODESTRA SONO IN VANTAGGIO MA NON HANNO RAGGIUNTO IL 50% + 1 DEI CONSENSI
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Lo spoglio delle schede per le elezioni comunali non ha riservato grandi sorprese: iniziato alle 9 è tuttora in corso. Alcuni risultati sono tuttavia già netti: a Venezia, la città su cui sono stati maggiormente puntati i riflettori, la riconferma del sindaco uscente Luigi Brugnaro è ormai scontata.
Già di fatto assegnate anche le poltrone di primo cittadino a Mantova e Trento, entrambe appannaggio del centrosinistra. Restano però aperte altre sfide in quei capoluoghi dove nessun candidato ha raggiunto almeno il 50% + 1 dei voti e i cui elettori saranno quindi chiamati al ballottaggio il 4 e 5 ottobre. Nei 606 comuni in cui si è votato l’affluenza finale è stata del 66,19%, poco superiore alla precedente tornata (65,18%)
Vediamo, nel dettaglio, come stanno andando le principali sfide.
A Venezia il sindaco uscente, Luigi Brugnaro, sostenuto dal centrodestra, ha come detto centrato la riconferma. Lo spoglio è ancora in corso ma si sta avviando a conclusione e la percentuale a suo favore è di oltre il 54% dei consensi. Il suo avversario, Pierpaolo Baretta, non va oltre il 29,4%.
Lo stesso Baretta ha già riconosciuto la vittoria di Brugnaro, augurandogli buon lavoro. Le proiezioni della Rai in un primo tempo avevano ipotizzato per il sindaco uscente un risultato del 50% che presupponeva l'ipotesi di un ballottaggio fra due settimane. Ipotesi però ormai del tutto esclusa.
Anche a Mantova la partita è già chiusa. Il divario tra Mattia Palazzi del centrosinistra e Stefano Rossi del centrodestra è incolmabile: 71% contro 22%. E il quorum risulta in proiezione abbondantemente superato.
Supera il quorum e si attesta al momento al 54,7% anche il candidato di centrosinistra a Trento, Franco Ianeselli. Mancano solo un paio di sezioni per cui verrà eletto al primo turno. Il suo principale avversario, Andrea Merler del centrodestra, è al 30,2%.
In altri capoluoghi sarà invece necessario attendere il secondo turno.
A Lecco il candidato di centrodestra, Giuseppe Ciresa non è riuscito a vincere al primo giro: si è fermato al 48,7% dei consensi, per cui se la dovrà vedere al ballottaggio con il candidato di centrosinistra Mauro Gattinoni che ha ottenuto il 41,7%.
Stessa condizione per Alessandro Ghinelli, anche lui del centrodestra, che ad Arezzo conduce le danze con il 47%, tenendo lontano il suo avversario di centrosinistra Luciano Ralli, fermo al 35,1%. Nel corso dello spoglio aveva toccato anche il 49%, ma ormai mancano poche sezioni e non sembra probable il superamento del 50%. Ergo, dovrà rigiocarsela tra due settimane.
A Crotone il candidato sindaco del centrodestra Antonio Manica viaggia attorno al 42,4% mentre il candidato supportato da diverse liste civiche Vincenzo Voce è al 36.4%.
A Reggio Calabria è avanti il centrosinistra: Giuseppe Falcomatà è attestato al 36,9% mentre il portacolori del centrodestra Nino Minicuci è al 33,8% quando sono state scrutinate la metà delle sezioni. Inizialmente si era verificata una situazione di testa a testa. In ogni caso, i giochi si riapriranno tra due settimane.
E’ stato testa a testa anche a Bolzano: il sindaco uscente e candidato del centrosinistra Renzo Caramaschi è al 34%, il suo avversario del centrodestra Roberto Zanin s al 33,18%. Lo spoglio è terminato e la sfida continuerà al prossimo turno.
A Chieti lil candidato di centrodestra Fabrizio Di Stefano è al 35% mentre Diego Ferrara (Partito Democratico e Liste civiche) è al 23% (dato di 14 sezioni su 57; le proiezioni davano invece al secondo posto Bruno Di Iorio, candidato di diverse liste civiche).
A MateraRocco Sassone del centrodestra è al 31%, davanti a Domenico Bennardi del M5s al 27,8%.
Ecco infine i sindaci già eletti:
Imola, provincia di Bologna: Marco Panieri (Pd)
Faenza, provincia di Bologna: Massimo Isola (Pd)
Valleve, provincia di Bergamo: Gianfranco Lazzarini (Uniti per Valleve)
Colere, provincia di Bergamo: Gabriele Bettineschi (Avanti per Colere)
Carrega Ligure, provincia di Alessandria: Luca Silvestri (Tradizione e futuro in Cariega)
Zoppè di Cadore, provincia di Belluno: Paolo Simonetti (Bronze Squerte)
Pazzano, provincia di Reggio Calabria: Francesco Valenti (Uniti si può)
Vobbia, provincia di Genova: Simone Franceschi (Vobbia vuole vivere)
Rocchetta Nervina, provincia di Imperia: Claudio Basso (Castrvm Barbarie)
Ferriere, provincia di Piacenza: Carlotta Oppizzi (Ferriere radici e futuro)
Moncestino, provincia di Alessandria: Bruno Poles (Moncestino... riparte!)
Montacuto, provincia di Alessandria: Piero Frascaroli Calvino (Stretta di Mano)
Vovo Cadore, provincia di Belluno: Domenico Belfi (Insieme)
Gosaldo, provincia Belluno: Stefano De Zanche detto Deza (Viviamo Gosaldo)
Colle Santa Lucia, provincia Belluno: Paolo Frena (Auna per Col)
Guilmi, provincia di Chieti: Carlo Racciatti (Buongoverno per Guilmi)
Villa Santa Lucia degli Abruzzi, provincia de L’Acquila: Antonio Paride Ciotti (Noi per Villa Santa Lucia e Carrufo)
Verghereto, provincia di Forlì-Cesena: Enrico Salvi (Protagonisti del territorio)
Pellegrino Parmense, provincia di Parma: Alberto Canepari (Impegno comune per Pellegrino)
Villadose, provincia di Rovigo: Pierpaolo Barison (Vivere Villadose)