COMINCIAMO MALE - SONORA GAFFE DELLA CASA BIANCA, CHE ALLA CERIMONIA INAUGURALE DI OBAMA HA INVITATO PER PRONUNCIARE LA BENEDIZIONE IL REVERENDO LOUIE GIGLIO, CHE NEGLI ANNI ’90 AVEVA SCODELLATO UN SERMONE FORTEMENTE ANTI-OMOSEX - IL REVERENDO SI È COMUNQUE TIRATO INDIETRO, ED È STATO INVITATO UN POETA ISPANICO GAY...
Andrea Marinelli per "il Giornale"
Lo scontro sulle unioni omo¬sessuali ha conquistato la cerimonia inaugurale di Barack Obama, che lune¬dì prossimo giurerà sulle scale di Capi¬tol Hill posando la mano sulla Bibbia appartenuta a Martin Luther King e co¬mincerà ufficialmente il suo secondo mandato. A pronunciare la benedizio¬ne era stato invitato il reverendo Louie Giglio, pastore della Passion City Chur¬ch di Atlanta, che è stato però costretto a rinunciare a causa di un sermone omofobo recitato negli anni Novanta.
Nel corso di quella predica il reveren¬do chiedeva ai cristiani di battersi con¬tro «il programma energico» del movi¬mento per i diritti degli omosessuali e invocava «la forza guaritrice di Gesù» come «l'unica via di uscita da uno stile di vita omosessuale»: parole inaccetta¬bili per la Casa Bianca di Obama, il pri¬mo presidente Usa a schierarsi apertamente a favore delle unioni gay. Scelto dalla Commissione che organizza la cerimonia per il suo impegno nel combat¬tere il traffico di esseri umani, il reve¬rendo Giglio, 54 anni, ha annunciato il proprio ritiro.
A sollevare la polemica mercoledì è stato Think Progress, un blog di area li¬beral, che ha riportato i passaggi più sci¬volosi del sermone di Giglio, secondo cui «l'omosessualità è un peccato agli occhi di Dio». Neanche 24 ore dopo la commissione ha annunciato il passo indietro del reverendo e si è assunta la responsabilità dell'incidente. «Al mo¬mento della scelta non eravamo al cor¬rente dei commenti del reverendo Gi¬glio, che non riflettono il nostro deside¬rio di celebrare la potenza e la diversità del nostro Paese», ha spiegato Addie Whisenant, portavoce della commis¬sione.
«Ora che ci ritroviamo a selezio¬nare una nuova persona per la benedi¬zione, ci assicureremo che le sue con¬vinzioni riflettano la visione di questa amministrazione, di inclusione e ac¬cettazione per tutti gli americani».
Un episodio simile si era verificato nel 2009, quando a benedire la prima ceri¬monia inaugurale di Obama era stato chiamato il reverendo Rick Warren, pa¬st¬ore evangelico di una megachurch ca¬liforniana e fiero oppositore dei matri¬moni omosessuali: la Casa Bianca non poteva permettersi di ripetere l'errore. A placare le polemiche è stato però un annuncio arrivato nelle stesse ore in cui si cominciava a discutere del reve¬rendo Giglio.
Il poeta invitato come da tradizione a recitare le proprie poesie nel corso della cerimonia inaugurale è Richard Blanco. Figlio di esuli cubani, 44 anni, Blanco sarà al tempo stesso il primo ispanico, il più giovane e il pri¬mo omosessuale dichiarato a essere in¬vitato. Ieri intanto Obama è tornato sul problema del debito e ha ribadito che l'America deve pagare il conto. Perciò, per evitare il disastro, «le cose sono molto semplici: o il Congresso alza il tetto del debito, o mi autorizza a farlo».