LA CONDANNA DI TRUMP HA RINGALLUZZITO RIMBAM-BIDEN! – IL PRESIDENTE AMERICANO HA RITROVATO LA VERVE E AZZANNA IL RIVALE: “DICE CHE VUOLE ESSERE UN ‘DITTATORE’, LA MINACCIA CHE RAPPRESENTA È PEGGIORE DI QUELLA DEL 2016. VUOLE ABOLIRE LA COSTITUZIONE E CHE SE PERDE CI SARÀ UN BAGNO DI SANGUE. CHE RAZZA DI UOMO È? PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA UN CRIMINALE STA CERCANDO DI CONQUISTARE LA PRESIDENZA, MA…”
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BIDEN, TRUMP VUOLE ESSERE UN DITTATORE ALLA CASA BIANCA
(ANSA) - "Donald Trump dice che vuole essere 'un dittatore al primo giorno', la minaccia che rappresenta è peggiore di quella del 2016".
Lo ha detto Joe Biden ad un evento elettorale a White Plains, New York. Il tycoon "dice che vuole 'abolire la Costituzione' e chiama gli insorti condannati che ora sono in prigione 'patrioti' e dice che se perde ancora a novembre ci sarà un 'bagno di sangue'", ha sottolineato il presidente americano. "Che razza di uomo è questo?", ha aggiunto.
BIDEN, PER LA PRIMA VOLTA UN CRIMINALE VUOLE LA PRESIDENZA
(ANSA) - "Per la prima volta nella storia americana un ex presidente che è un criminale sta ora cercando di conquistare di nuovo la presidenza". Lo ha detto Joe Biden ad un evento elettorale a White Plains, New York. "Ma per quanto questo sia inquietante, ancora più dannoso è l'assalto a tutto campo che Donald Trump sta sferrando al sistema giudiziario americano", ha aggiunto il presidente Usa.
APPELLO PER RIMUOVERE FANI WILLIS DA CASO TRUMP IL 4 OTTOBRE
(ANSA) - Donald Trump incassa un piccolo successo nel caso per il tentativo di ribaltare le elezioni del 2020 in Georgia. La Corte d'appello dello Stato ha fissato, infatti, al 4 ottobre l'udienza sulla rimozione dal processo della procuratrice di Atlanta, Fani Willis. Lo riportano i media americani.
La decisione è stata presa dopo che gli avvocati del tycoon hanno presentato ricorso contro la sentenza del giudice Scott McAfee che a maggio ha stabilito che Willis poteva restare al suo posto. L'ex presidente e otto dei suoi coimputati avevano chiesto di squalificare la procuratrice per via della sua relazione con il procuratore speciale Nathan Wade, che si è poi ritirato dal caso. La decisione della Corte d'appello contribuisce a ritardare ulteriormente l'inizio del processo, per il quale non c'è ancora una data.