CONSORTE NUN CE VO STA (CAZZI AMARI PER I VERTICI PD?) - L’EX PRESIDENTE UNIPOL A RADIO 24: “UNA SENTENZA INGIUSTIFICABILE” - “COSSIGA MI DISSE CHE ERO FORTUNATO PERCHÉ NON ERO STATO UCCISO, PER QUESTA OPERAZIONE. MA ORA RACCONTERÒ TUTTA LA GENESI POLITICA. IN QUEL PERIODO C'È STATA LA COSTITUZIONE DEL PD ED È EVIDENTE CHE L'OPERAZIONE BNL VA LETTA IN QUEL CONTESTO. NON SI PUÒ PENSARE DI AVERE UN CAPRO ESPIATORIO…”
Da "Radio24"
"Cossiga mi disse che ero stato fortunato a non essere ucciso per quest'operazione .E' una sentenza ingiustificabile, incomprensibile, non riesco a crederci. Ora andrò in giro in mezzo alla gente, per spiegare la genesi politica e gli aspetti politici collegati a quell'operazione".
Giovanni Consorte, ex presidente di Unipol, commenta così con "A Ciascuno il Suo" di Radio 24 la condanna del Tribunale di Milano, per la tentata scalata Unipol/Bnl. "Ho la certezza di non aver fatto nulla di scorretto e ora dopo 7 anni - commenta l'ex numero uno della compagnia bolognese a Raffaella Calandra di Radio 24 - non posso più subire soprusi e angherie, quindi parlerò di tutto carte alla mano."
Consorte ritiene che la sentenza "vada letta insieme a quella AntonVeneta. C'era un teorema che voleva fossero collegate le due operazioni, ma non è vero. Ci sono state 4 sentenze che hanno già stabilito che non c'è stato alcun patto occulto e la Consob non si è costituita parte civile per l'aggiotaggio. Io non ho fatto nulla e allora ora andrò in tutti i circoli culturali a raccontare com'è nata l'operazione e come sono state coinvolte persone, uscite velocemente dalle accuse, farò proiettare l'interrogatorio reso in Tribunale, che ho registrato. Questa storia non può continuare!".
Hanno pesato le polemiche sulle intercettazioni, con i politici? "Sicuramente sì, nel 2006 ci sono state le elezioni, in quel periodo c'è stata la costituzione del Pd ed è evidente che l'operazione Bnl va letta in quel contesto. Non si può pensare di avere un capro espiatorio".
Tirerà in ballo gli ex vertici dei Ds? "Dirò tutto". Lei in Tribunale tempo fa disse che "la volevano morto": "Il Presidente Cossiga - racconta Consorte a "A Ciascuno il Suo" di Radio 24 - mi disse che ero stato fortunato, a non essere stato ucciso". Per Consorte, "se l'operazione Unipol/Bnl fosse stata fatta, ora avremmo un grande gruppo europeo, bancario e assicurativo e anche l'Italia sarebbe stata più solida".