CONTE, ATTENTO ALLA RAGGI – LA EX SINDACA, COCCA DI GRILLO, LANCIA IL SUO MOVIMENTO "ROMEPOLIS2030" CON I RAPPRESENTANTI DELLE 5 LISTE CIVICHE CHE L’HANNO SOSTENUTA NELLA CAMPAGNA PER IL CAMPIDOGLIO. PER VIRGY, CHE INTENDE GIOCARE LA PARTITA ALL'INTERNO DEI 5 STELLE DA GARANTE NAZIONALE, È UN MODO PER TENERE IN PIEDI LA SUA RETE ROMANA E PUNTARE AL SEGGIO IN PARLAMENTO NEL 2023. A PRENDERE LE DISTANZE DAL PROGETTO, PERÒ, È L'UNICO ELETTO DELLA LISTA RAGGI IN CAMPIDOGLIO….
-Lorenzo De Cicco per "il Messaggero"
Il nome c'è, il logo pure, le truppe forse. O meglio: chi dovrebbe essere della partita, già si azzuffa. O si sfila. Virginia Raggi ha appena lanciato la sua nuova creatura politica, un movimento civico che surfa tra le correnti dei 5 Stelle che vedono di malocchio la deriva contiana pro-Pd e che prova ad allargare il giro, mettendo in rete spezzoni della cosiddetta società civile: professionisti, ambientalisti, quel che resta degli aficionados di Di Battista. Gente che aveva accettato di candidarsi per tirare la volata al mandato bis della grillina in Campidoglio, operazione fallita piuttosto mestamente, col quarto posto del 3 e 4 ottobre.
L'annuncio del nuovo cartello «RomEpolis2030» è dell'altro ieri; in teoria dovrebbero confluire in questo soggetto i rappresentanti delle 5 liste civiche che hanno corso per Raggi accanto al simbolo del M5S.
«Ci siamo! - ha scritto su Facebook, con una certa enfasi, l'ex coordinatore della civica di Raggi, Andrea Venuto - Da oggi è on-line RomEpolis2030, un'idea di aggregazione fondata sullo scambio e sul confronto di idee per il futuro di Roma e non solo».
È un progetto ancora in fase embrionale, ma lo scheletro, la gerarchia interna già si va delineando: ci sarà un «forum», che ricorda un po' il modello meetup del grillismo d'antan, ma più digital; ci saranno «coordinatori» per i vari argomenti, vale a dire, racconta sempre Venuto, «esperti di ogni settore che gratuitamente prestano la loro opera di moderatori». Ecco quindi l'appello a gettarsi nell'agone raggiano: «Il forum è aperto a tutti, non ha alcuna appartenenza ideologica precostituita e non vuole porsi come strumento di propaganda».
Per Raggi, che intende comunque giocare la partita all'interno dei 5 Stelle da garante nazionale, è un modo per tenere in piedi la sua rete romana. Lo zoccolo duro dei 200mila voti raccolti nelle urne il mese scorso. Obiettivo: il seggio in Parlamento nel 2023.
Ma sembra anche un'exit strategy se il rapporto col Movimento dovesse sfilacciarsi del tutto. A prendere le distanze dal progetto, però, è l'unico eletto della lista Raggi in Campidoglio. Il solo ad avere un incarico istituzionale, il capogruppo della civica Antonio De Santis, ex assessore al Personale durante la sindacatura grillina. «Il progetto RomaEpolis 2030?
Non me ne occupo, non ne so molto», confidava ieri uscendo da Palazzo Senatorio. E il post su Facebook di Venuto, che coordina le liste di Virginia? «In realtà neanche mi hanno telefonato... ma credo che il progetto della lista civica debba interagire pienamente con quello del Movimento 5 Stelle». Senza deragliare su altri binari.