CONTE HA FATTO UNA CASSATA – PEPPINIELLO ROMPE CON IL PD IN SICILIA E REGALA LA VITTORIA AL CENTRODESTRA ALLE REGIONALI: IL CANDIDATO DEL M5S SARÀ NUCCIO DI PAOLA, ATTUALE REFERENTE REGIONALE DEL MOVIMENTO – IL PD CHIEDE A CATERINA CHINNICI DI RIMANERE CANDIDATA, MENTRE IL SEGRETARIO REGIONALE PRENDE A SBERLE L’AVVOCATO DEL POPOLO: “LA SUA ROCAMBOLESCA GIRAVOLTA È UN ALTO TRADIMENTO NEI CONFRONTI DEI SICILIANI”
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1 - SICILIA: PD, NOSTRO POPOLO CHIEDE A CHINNICI DI CONTINUARE
(ANSA) - "La direzione regionale del Pd Sicilia ribadisce il sostegno e la piena fiducia a Caterina Chinnici, candidata alla Presidenza della Regione per la coalizione progressista. La scelta approvata con le primarie e sostenuta da tutto il Partito Democratico non è minimamente scalfita dal comportamento di forze politiche che invece di supportare un percorso di grande cambiamento hanno deciso di tradire il voto di migliaia di siciliani".
E' quanto si legge nel documento della direzione del partito, che si è riunita dopo la decisione del M5s di rompere l'alleanza e che tornerà a riunirsi oggi, a un orario ancora da definire. "Cara Caterina il popolo del Partito Democratico ti chiede di continuare insieme per la Sicilia".
E' l''appello contenuto nell'ordine del giorno approvato all'unanimità, che la Direzione regionale del PD Sicilia, alla presenza anche del vice segretario nazionale del Partito Democratico, Peppe Provenzano, rivolge all'europarlamentare Caterina Chinnici, candidata presidente della Regione siciliana.
"In questo momento delicatissimo, dopo la scelta scellerata del Movimento Cinque Stelle - ha detto il segretario regionale Anthony Barbagallo nel corso del suo intervento - è fondamentale manifestare il nostro sostegno e la nostra convinta vicinanza a Caterina Chinnici affinché prosegua assieme a noi il percorso intrapreso".
La Direzione, che si è protratta per oltre 4 ore, è stata aggiornata a oggi, sempre su Zoom a un orario da fissare, alla presenza del segretario nazionale Enrico Letta, per proseguire i lavori per l'approvazione delle liste a livello provinciale per le prossime elezioni regionali.
2 - CONTE ROMPE CON IL PD ANCHE IN SICILIA "TROPPI IMPRESENTABILI, CORRIAMO SOLI"
Luca Monticelli per “La Stampa”
Altro che riavvicinamento, Giuseppe Conte rompe con il Partito democratico pure in Sicilia. Se le dichiarazioni di domenica del capo del Movimento - subito ritrattate - avevano rimesso in moto i pontieri del Pd, dopo il messaggio di ieri la rottura tra Conte e Letta sembra irrecuperabile.
Alle regionali in Sicilia «il Movimento 5 Stelle correrà da solo, per dare riscatto e dignità a tutta l'isola», annuncia il presidente dei pentastellati sui social. Non proprio un fulmine a ciel sereno, perché la notizia era nell'aria, ma l'effetto è comunque dirompente.
«Abbiamo tentato fino all'ultimo di costruire un percorso comune, dal Partito democratico, però, ancora una volta non sono giunte risposte adeguate», sottolinea Conte che accusa «l'insistenza dei democratici a infilare nelle liste esponenti impresentabili. Una posizione che ha messo in imbarazzo anche Caterina Chinnici, che ha chiesto a chi ha procedimenti penali pendenti di restare fuori dalle liste».
Il candidato del M5s in Sicilia, dunque, sarà Nuccio Di Paola, l'attuale referente regionale. La risposta del Pd è durissima. Il segretario siciliano Anthony Barbagallo considera «la rocambolesca giravolta di Conte un alto tradimento nei confronti dei siciliani che hanno creduto al fronte progressista».
Fonti del Nazareno parlano di «una scelta senza precedenti, un modo per rompere non solo un'intesa politica e degli accordi sottoscritti, ma un impegno assunto con decine di migliaia di elettori alle primarie dello scorso luglio».
Intanto, per quel che riguarda le liste nazionali per le elezioni politiche del 25 settembre, la consegna di ieri non ha riservato sorprese. Conte è candidato alla Camera come capolista al proporzionale in quattro regioni diverse: Lombardia, Puglia, Campania e Sicilia.
Nel listino blindato dei fedelissimi ci sono Chiara Appendino (numero uno in Piemonte), gli ex magistrati Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato, l'architetto Livio De Santoli, il notaio Alfonso Colucci e Sergio Costa, già comandante dei carabinieri e ministro dell'Ambiente.
Tra i vicepresidenti M5s ricandidati, Alessandra Todde sarà la capolista in Lombardia e Sardegna. Riccardo Ricciardi in Toscana e Michele Gubitosa in Campania. Mario Turco corre in Puglia e Basilicata. Invece il ministro Stefano Patuanelli in Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Campania. Ettore Licheri sarà in Sardegna, Piemonte e Toscana.
È saltata la candidatura della deputata Teresa Manzo in Campania, che aveva ottenuto 708 preferenze alle parlamentarie, risultando la più votata del suo territorio. Manzo è accusata da un attivista grillino, che ha depositato un esposto, di aver votato più volte proprio alle parlamentarie del 16 agosto, attraverso un computer all'interno della sede del Movimento 5 Stelle di Castellammare di Stabia. Manzo respinge le accuse e definisce «non dimostrabile» l'attendibilità di un audio allegato all'esposto.