CONTE ALLA RESA DEI CONTI - IL PREMIER ORMAI SI SENTE ACCERCHIATO TANTO CHE NEMMENO LE ABITUALI INTERLOCUZIONI CON BEPPE GRILLO SONO RIUSCITE A PLACARNE L'ANSIA. IL PD NON SCARTA L’IPOTESI RIMPASTO PER DARE NUOVO SLANCIO ALL’AZIONE DI GOVERNO. MA DAL QUIRINALE FANNO SAPERE CHE POTREBBE ESSERE NECESSARIO UN VOTO DI FIDUCIA…

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Marco Antonellis per “Italia Oggi”

 

giuseppe conte luigi di maio

Nel Movimento 5 Stelle ormai è allarme rosso, la destabilizzazione ha superato il livello di guardia: ancora non si placano le polemiche riguardanti l'emendamento servizi segreti e già sono pronte ad esploderne altre. Secondo i soliti bene informati infatti sarebbe allo studio una votazione sulla piattaforma online per la scelta tra leadership collegiale o capo politico unico.

 

Votazione che, però, potrebbe provocare la fuoriuscita di un folto gruppo di parlamentari (si parla di almeno una trentina) con conseguente spaccatura del Movimento e rischi di tenuta per lo stesso governo Conte. Il Premier ormai si sente accerchiato tanto che nemmeno le abituali interlocuzioni con Beppe Grillo sono riuscite a placare l'ansia di «Giuseppi». Fonti della maggioranza spiegano che «Conte fa bene a non essere tranquillo, i problemi che abbiamo posto da tempo non sono affatto scomparsi. Occorrono dei cambiamenti».

 

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO ANGELA MERKEL BY OSHO

Per molti ormai serve un giro di vite». Anche con il rimpasto? «Sì», continuano le medesime fonti. Idee che trovano spazio anche nel Partito Democratico. Nicola Zingaretti sa benissimo che se l'esito del voto regionale non sarà quello sperato avrà una bruttissima gatta da pelare anche perchè rischierebbe di essere l'unico sconfitto dato che i 5Stelle potrebbero sempre dire di aver vinto il referendum.

 

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

Per questo un tagliando alla squadra di governo non dispiacerebbe nemmeno al Nazareno. Per sognare una discontinuità, ritrovare lo slancio e placare gli appetiti interni del partito. Ma Conte del rimpasto non ne vuole sapere. Meglio non parlarne. Toccare i fragili equilibri del governo giallorosso potrebbe significare mettere a rischio l'intera impalcatura del Conte 2 e dire addio alla scelta del prossimo Capo dello Stato.

 

giuseppe conte luigi di maio enzo amendola

«Ha paura di non uscirne indenne», spiega un esponente pentastellato. Operazione, questa del rimpasto, sempre ad alto rischio per un esecutivo di coalizione dietro la quale potrebbe celarsi la nascita di un governo tecnico che abbia l'obiettivo di gestire l'enorme flusso di soldi proveniente dall'Europa. Soldi che, ovviamente, Pd e 5Stelle vorrebbero gestire senza interventi di tecnici estranei alla politica.

 

conte di maio

E poi c'è il Quirinale: dal Colle in questi giorni hanno già fatto sapere che, in caso di rimpasto, potrebbe essere necessario porre un nuovo voto di fiducia, soprattutto se l'entità del rimpasto dovesse essere superiore ai due ministri. In poche parole, un ulteriore problema per chi pensasse di cavarsela con un semplice giro di vite.

 

Ma il Quirinale sta seguendo con molta attenzione anche le vicende legate alla preparazione del nuovo anno scolastico. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, considera settembre un mese fondamentale per il futuro del governo e si augura ci sia la massima compattezza tra le forze politiche, sia per affrontare l'emergenza coronavirus, sia per l'uso dei fondi europei.

 

mattarella
conte di maio