CONTINUA LA LENTA DISCESA DI FRATELLI D’ITALIA: IL PARTITO DI GIORGIA MELONI È SEMPRE PRIMO, MA ARRIVA AL 28,2%, IL RISULTATO PIÙ BASSO DALLE POLITICHE DEL SETTEMBRE 2022 (26%). FDI HA PERSO LO 0,8% IN UN MESE – NONOSTANTE LE SPARATE DA CAMPAGNA ELETTORALE, SALVINI NON SCHIODA LA LEGA DALL’8,3%. FORZA ITALIA È SEMPRE PIÙ VICINA (7,9%) E ALLE EUROPEE POTREBBE ESSERCI IL SORPASSO, CHE SAREBBE IL GAME OVER PER SALVINI – CONTE TALLONA ELLY (M5S AL 17%, PD AL 18,3%) – RIMANE STABILE IL GIUDIZIO SUL GOVERNO E SULLA MELONI (46-47% FAVOREVOLI), MENTRE TRA I LEADER DI PARTITO IL PRIMO È…
Estratto dell’articolo di Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”
Anche questo ultimo mese ha avuto molti avvenimenti degni di nota: dalle guerre […] alla protesta dei trattori, dal lancio del piano Mattei al vertice con i leader africani alle dimissioni di Sgarbi, dall’avvio dell’iter della riforma della Giustizia al Giurì d’onore sul Mes, dalle polemiche sul terzo mandato di sindaci e presidenti di regione fino alla recente scomparsa di Navalny.
Anche questa volta però, le ricadute sulle valutazioni dell’esecutivo e della presidente del Consiglio sono sostanzialmente inesistenti. La ripresa degli indicatori registrata a gennaio si conferma anche oggi: la valutazione del governo è infatti stabile, con un indice di 46.
Prevalgono le valutazioni negative (48% è critico, 41% ne approva l’operato), ma la contrazione registrata a partire dall’autunno sembra essersi fermata. Analogo ragionamento vale anche per le valutazioni di Giorgia Meloni, che, dopo il recupero di gennaio, si stabilizza con un indice di gradimento di 47, sostanzialmente analogo a quello del governo.
Certo, ora sta entrando nel vivo la campagna elettorale, con il voto in Sardegna che, a seconda dei risultati, potrà determinare o meno scossoni nella compagine di governo (e specularmente nell’opposizione). Lunedì avremo elementi di valutazione.
[…] Più interessanti […] le indicazioni che provengono dalle intenzioni di voto. Fratelli d’Italia continua a segnalare qualche erosione, e oggi si colloca al 28,2% dei voti validi. Si tratta del risultato più basso dalle elezioni politiche. Significa anche che non c’è una diretta corrispondenza tra le valutazioni sulla presidente e il comportamento di voto.
Ma l’elemento più interessante è la competizione fra Lega e Forza Italia. Il sorpasso di Forza Italia sulla Lega sarebbe un cambiamento importante negli equilibri della coalizione di governo e, presumibilmente, uno smacco pesante per Salvini.
Oggi i due partiti risultano, nelle stime, molto vicini: la Lega all’8,3%, con una perdita di pochi decimali rispetto allo scorso mese, Forza Italia al 7,9%. Salvini non riesce a risalire la relativa contrazione degli ultimi mesi e probabilmente anche le ultime uscite, tra cui quella su Navalny, non favoriranno questo obiettivo.
Tajani ha invece mantenuto un profilo europeista e atlantista molto fermo e ha, naturalmente, accentuato le posizioni «popolari» prendendo nettamente le distanze da alcune derive salviniane. Posizionamento che sembra pagare.
Nel centrosinistra la situazione segnala un arretramento netto del Partito democratico, oggi stimato al 18,3%, 1,4% in meno dello scorso mese. […] In difficoltà anche +Europa, con un calo dello 0,7, mentre è stabile AVS. Il Movimento 5 Stelle segnala invece una crescita dello 0,8% e arriva al 17%: il posizionamento di Conte, la sua visibilità e […] i distinguo rispetto al Pd, riescono a mantenere la formazione su livelli importanti di consenso. Azione è stabile al 3,3%, mentre si riscontra il piccolo «controsorpasso» di Italia viva, al 3,6%.
[…] Rimane da dire dei leader, la cui classifica non si modifica apprezzabilmente: al primo posto Tajani, che fa crescere il suo indice di due punti. A seguire gli altri, con variazioni minime, salvo Calenda che cresce di due punti. È probabile che le sue posizioni su Navalny e la polemica con Salvini siano state apprezzate, pur non riuscendo a ricadere sul consenso per il partito. […]