LA CORSA DI “BRUCIO” PRESTA E’ GIA’ FINITA - IL MANAGER DEI VIP RITIRA LA CANDIDATURA A SINDACO DEL PD DI COSENZA: "MOTIVI DI NATURA FAMILIARE" - MA DIETRO LA DECISIONE ANCHE UN CONTESTO DI LITI, VETI E DIVISIONI NEL CENTROSINISTRA - -
Alessia Candito per “repubblica.it”
Clamoroso passo indietro del manager dei vip, Lucio Presta, fino a qualche ora fa candidato del Pd e di buona parte del centrosinistra a Cosenza. In tarda mattinata, l’ex aspirante primo cittadino della città dei Bruzi ha annunciato il suo ritiro con una nota in cui specifica che “con grande dolore, motivi di natura familiare mi impediscono di mantenere la serenità e la lucidità necessaria per portare avanti il mio impegno con la giusta dedizione e attenzione".
Non si tratta di una scusa, o comunque non solo, dicono i bene informati. Le difficoltà familiari - filtra dal suo entourage - sarebbero state la goccia che ha fatto traboccare il vaso di tensioni, colpi bassi, veti incrociati, imposizioni accumulatesi negli ultimi mesi, fino al punto di indurre Presta ad abbandonare la competizione elettorale.
Con “profondo rammarico”, il manager dei vip prestato alla politica, volta le spalle alla corsa alle urne ringraziando "quanti hanno lavorato al mio fianco e quanti, senza riserve, mi hanno fornito tutto il loro appoggio e aiuto, guidati da una visione comune che avesse come obiettivo quello di cambiare, in meglio, Cosenza".
Il suo però non sembra semplicemente un arrivederci. Ma un vero e proprio addio alla politica attiva. "Continuerò, per tutto ciò che mi è possibile si legge nella sua lettera a creare iniziative per i giovani e a lavorare, seppur da un'altra angolatura, perché questa città, che amerò sempre fortemente, possa avere il futuro che merita".
Ma di misurarsi nuovamente con il litigioso centrosinistra cosentino non sembra volerne neanche sentire parlare. Qualche mese fa, Presta aveva sparigliato le carte delle amministrative con una candidatura indipendente che si era rifiutato di sottomettere al responso delle primarie di coalizione. Un passaggio previsto dallo statuto del partito, cui i dem avevano con facilità rinunciato, anche al costo di un pezzo dell’alleanza larga del centro sinistra.
Di allinearsi dietro Presta, il Pse dell’avvocato Enzo Paolini non ha mai voluto sentir parlare, per questo non ha esitato a voltare le spalle alla coalizione, annunciando una propria autonoma candidatura, spalleggiata dal Nuovo Centro Destra dei fratelli Gentile, il sottosegretario del governo Renzi Antonio e l’ex consigliere regionale Pino.
Ma quella è l’unica vittoria che il manager dei vip sia riuscito a strappare. Dopo, per lui sono iniziati i guai. Perché se è vero che con lui si è schierata una variegata congerie di formazioni – Pd, Psi, Idv, Psdi, Centro democratico, Calabria in Rete, Italia del Meridione – tutte hanno iniziato a pretendere il loro piccolo posto al sole. Anche la formazione delle liste, che Presta avrebbe voluto bonificate dai nomi noti della politica cosentina, si è trasformata per il manager in una guerra di posizione, che giorno dopo giorno lo ha visto arretrare di fronte a richieste cui non si è potuto sottrarre, imposizioni, veti incrociati.
Una situazione che da Roma i massimi vertici del Pd hanno monitorato prima con attenzione, quindi con crescente preoccupazione. Per mettere ordine, in settimana avrebbe dovuto svolgersi una riunione nella capitale con Presta e i maggiori esponenti della scena politica cosentina, ma l’appuntamento è stato rimandato giorno dopo giorno. Fino ad oggi, quando Lucio Presta ha deciso di sparigliare nuovamente le carte, annunciando le proprie dimissioni e lasciando il centrosinistra senza candidato sindaco a meno di una settimana dal termine ultimo per la presentazione delle liste.