COSA ALTRO ASPETTANO "CUOR DI MELONE" GIORGETTI E QUEGLI ALTRI DUE MERLUZZI DI ZAIA E FEDRIGA PER RIBELLARSI A SALVINI? - IL "CAPITONE" NON SI DIMETTE DA SEGRETARIO NONOSTANTE IL FLOP ELETTORALE (MA ORMAI E' COMMISSARIATO) E MINACCIA DI PURGARE I GOVERNATORI DI VENETO E FRIULI E "DON ABBONDIO" GIORGETTI – “MI HANNO FATTO PERDERE. DA ADESSO CACCIO CHI PARLA CON I GIORNALI, CHI LAVORA CONTRO”. E DA’ MANDATO ALLE SUE SQUADRACCE DI ATTACCARE I GOVERNATORI SUI SOCIAL...
-ESTRATTO dell’articolo di Carmelo Caruso per il Foglio
E' passato da Forza Putin a Forza Stalin. Per non essere fatto fuori ha minacciato di fare fuori tutti: "Sono pronto a espellere". La Lega è ormai la nave Diciotti di Matteo Salvini: l'ha sequestrata. Domenica sera, in via Bellerio, lo hanno sentito insultare Fedriga, Zaia e Giorgetti: "Mi hanno fatto perdere". Ieri mattina ha dato mandato alle sue squadracce di "picchiarli" sui social. Di pomeriggio ha convocato un federale. Non si dimette. Non lascia.
Offre però di condividere con il partito i nomi dei ministri e "più collegialità".
(...) Ha fatto una conferenza post elezioni dove ha detto tutto il contrario. Fa Stalin quando serve e Nelson Mandela quando occorre. Il Salvini vero è quello di lunedì, quello che privatamente ha parlato con i governatori. I leghisti di governo spiegavano a Salvini che è necessario un cambio: "Non lo vedi che raccolgono le firme nei territori?". Proponevano: "Prendiamoci insieme responsabilità del fallimento e ricominciamo". Salvini invece replicava: "Abbiamo pagato il governo Draghi. Da adesso io caccio chi parla con i giornali, chi lavora contro.". E loro: "Bene, il miglior modo per favorire una rivoluzione".
Dall'ufficio organizzativo si vuole mandare via Aldo Morniroli. E' una figura importantissima. E' il leghista che conosce gli statuti e i regolamenti. Stesso trattamento sarebbe riservato a Sofia Guanziroli, una calderoliana. Non sono semplici dipendenti, ma ingranaggi della Lega, una Lega che ancora una volta, Salvini, ha requisito. Al suo staff ha fatto inoltrare questa versione. Diceva che il partito gli ha chiesto di "andare al governo in modo da recuperare il consenso perso". Come merce di scambio ha offerto l'autonomia differenziata e i congressi provinciali.
Si parte con quello di Bergamo e poi quelli regionali da tenere entro il 30 gennaio. Ma il vero capolavoro è "la campagna d'ascolto" che sarebbe pronto a intraprendere in giro per le sezioni, roba da Gianni Cuperlo, con rispetto per Cuperlo. Salvini resta ancora segretario della Lega, una Lega che avrà ancora dei ministri che non la pensano come Salvini. Resta la Lega, il partito che non è di Salvini, ma di Andreotti: doppiezza italiana.