COSA NON SI FA PER UN SEGGIO? - CLEMENTE MASTELLA SI ALLEA CON RENZI: PRONTA UNA LISTA CENTRISTA ALLE EUROPEE CON L’OBIETTIVO DI SCVALLARE LA SOGLIA DEL 4% – “UN MATRIMONIO CON MATTEO? SIAMO IN FASE AVANZATA DI FIDANZAMENTO. CALENDA? AUSPICO CHE CI SIA ANCHE LUI” – RENZI CORTEGGIA ANCHE COTTARELLI E SORU (ANNAMO BENE) – PANARARI E IL “FALLIMENTO COCENTE PER ECCESSI DI PERSONALISMO” DEL CANTIERE RENZI-CALENDA: “TERZO POLO NON DATUR”
-1 - RENZI-MASTELLA, LA STRANA COPPIA «LISTA DI CENTRO ALLE EUROPEE»
Andrea Bulleri per “il Messaggero”
«Un matrimonio con Matteo Renzi? Diciamo che siamo in fase avanzata di fidanzamento...». Sorride sornione Clemente Mastella, più volte ministro e sottosegretario, per due mandati sindaco della sua Ceppaloni e dal 2016 primo cittadino di Benevento. Perché l'ex deputato e senatore 76enne già lanciato verso la prossima sfida: le Europee 2024.
Alle quali il movimento Noi di Centro, lanciato un paio di anni fa da Mastella e in campo alle ultime Politiche (dove raggranellò lo 0,16% a livello nazionale, ma pure un lusinghiero 14,4% nel collegio uninominale di Benevento), confluirà salvo sorprese nel nuovo cartello elettorale approntato dal leader di Italia viva per le urne di giugno. Il Centro, appunto.
I due, Renzi e Mastella, si sono incontrati ieri a Roma, per mettere a punto i dettagli dell'accordo. «C'è stata una manifestazione d'interesse reciproca», si schermisce l'ex ministro della Giustizia. Che precisa che non aderirà a Italia viva: «L'idea spiega è quella di avviare un percorso comune, come fu con la Margherita, con tutti quelli che si riconoscono nella tradizione e nei valori popolari e liberali. Se poi il risultato sarà degno di nota, si vedrà».
L'obiettivo dichiarato, di Mastella come di Renzi, è quello di scavallare la soglia di sbarramento del 4%. L'ex Dc si dice ottimista: «Siamo fiduciosi di farcela. Anche se, come insegnava Trapattoni, non dire gatto se non ce l'hai nel sacco». Di certo, almeno secondo Mastella, c'è che lui non correrà per un seggio a Bruxelles: «Io faccio il sindaco. Se alla mia età mi rimetto in gioco, è perché voglio lanciare un messaggio ai giovani: in politica serve coraggio. Anche di fronte alle sfide apparentemente più difficili».
I NOMI IN CAMPO In campo, invece, potrebbe esserci Sandra Lonardo, moglie di Mastella ed ex senatrice eletta con Forza Italia nella scorsa legislatura.
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Ma Renzi ieri ha avuto un colloquio anche con l'economista ed ex senatore dem Carlo Cottarrelli, mentre oggi vedrà l'ex deputato Gianfranco Librandi. In programma, poi, dovrebbe esserci un incontro con Renato Soru, fresco di addio al Pd. E con Carlo Calenda, la storia ormai è archiviata? «Io auspico che ci sia anche lui», risponde Mastella. «In fondo, nessuno gli chiede di andare a cena insieme con Renzi, solo di non frammentare il popolo dei riformisti. Non vorrei che ognuno di noi uscisse dalle urne con un risultato poco sotto al 4%... Sarebbe un vero peccato».
2 - LO STRANO CENTRO DI RENZI E MASTELLA
Massimiliano Panarari per “la Stampa” - Estratti
Dalle ceneri del (fu) Terzo Polo nasce la lista Il Centro. E qualcuno vorrebbe che ne rinascesse una specie di araba fenice dal sentore democristiano (perché sempre lì si ritorna dalle nostre parti...).
L'incontro di ieri fra Matteo Renzi e Clemente Mastella ha condotto a una «manifestazione reciproca d'interesse», come dichiarato dal secondo.
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Due personaggi all'apparenza assai diversi – un navigatore instancabile proveniente dalla Prima Repubblica e colui che doveva inaugurare la Terza – i quali, però, si frequentano e consultano da parecchio. Uniti soprattutto, al di là delle differenze generazionali, da un imprinting democristianissimo ("doc" nel caso di Mastella, risciacquato nell'Arno della comunicazione istantanea e disintermediata in quello di Renzi), e da qualche sprazzo – più o meno soft, e comunque mai rivendicato apertamente – di populismo.
I risultati di questo cartello elettorale, che arriva dopo il naufragio della non cordiale (mal)intesa tra Renzi e Carlo Calenda – e la rapidissima deriva di qualche ulteriore tentativo successivo –, li scopriremo solo vivendo. Di certo, la nuova coppia all'assalto dei consensi moderati è composta di professionisti che masticano abbondantemente e sanno fare (una certa) politica.
Mentre appare ancora più cocente il fallimento per eccessi di personalismo di un cantiere che avrebbe potuto contare sulla domanda (seppur non vastissima) proveniente da alcuni settori del mercato elettorale a disagio con i populismi e infastiditi dalla logica esponenziale della polarizzazione. E invece, decisamente, tertium non datur.