COSA C’E’ DOPO LA CASA BIANCA PER TRUMP? UN IMPERO EDITORIALE, UNA SECONDA CANDIDATURA NEL 2024 O L'ESILIO? - I PROGETTI DEL TYCOON: CANDIDARE IL FIGLIO DONALD JUNIOR NEL 2024 E FONDARE UNA NUOVA TV. IL GENERO KUSHNER STUDIA UN POLO TELEVISIVO PER FARE CONCORRENZA A FOX - APPENA LASCIATA LA CASA BIANCA DONALD TRUMP PERDERÀ L'IMMUNITÀ E POTREBBE VEDERSI IMMEDIATAMENTE INCRIMINATO DALLA PROCURA DELLO STATO DI NEW YORK PER FRODI FISCALI
-ANNA GUAITA per il Messaggero
Un impero editoriale, una seconda candidatura nel 2024, o l'esilio? Ora che la permanenza di Donald Trump alla Casa Bianca è finita, il suo futuro appare alquanto nebbioso. Molti dei suoi collaboratori pensano che il presidente uscente abbia un seguito così forte che non lo abbandonerà neanche finita la presidenza.
Il punto interrogativo è come mantenere alta la passione della massa popolare e come indirizzarla. Il genero di Donald, Jared Kushner, marito di Ivanka, già da vari mesi sta esplorando la possibilità di dare vita a un polo televisivo, una tv 24/7, una Donald Trump News sul modello Fox.
Negli ultimi tempi infatti il presidente si è detto scontento del canale che lo ha sempre sostenuto, e anzi si era spostato a concedere interviste a un altro canale, ancora più di destra, l'Oann, One America News Network. Kushner ha fatto però capire che Trump preferirebbe fondare un suo canale.
Da parte di Rupert Murdoch, padrone e fondatore della Fox è venuto un gelido: «La concorrenza fa bene all'informazione». Il progetto televisivo tuttavia appare difficile. Trump sarà anche riuscito a farsi la fama di essere un grande uomo d'affari, ma nella realtà ha messo insieme una gran quantità di fallimenti, e trovare finanziatori per un simile progetto erculeo si è finora dimostrato quasi impossibile.
I suoi famosi successi televisivi sono venuti per la sua abilità di uomo di spettacolo, con il programma The Apprentice, che però era ospite di un forte e ricco canale, l'Nbc, amministrato da gente esperta nel settore. E comunque è molto probabile che Trump non abbandoni le aspirazioni politiche: «Non gli piace perdere. Sono certo che si ricandiderà» ha affermato il suo ex capo di staff, Mick Mulvaney.
C'è la probabilità, spesso discussa, che combatta nel 2024 non in prima persona ma attraverso il figlio Don Junior, che è stato in primo piano nella campagna e a cui ha spesso affidato compiti importanti. Non è un mistero che Don abbia ambiziose mire politiche, nonostante a 42 anni non abbia nessuna esperienza diretta se non come aiutante e portavoce del padre.
Nell'universo Maga (acronimo che sta per Make America Great Again, lo slogan di Trump), Don junior è estremamente popolare, ed è seguitissimo nel suo account Twitter, non meno infuocato di quello del padre. Ma i possibili progetti politici della famiglia Trump dovranno comunque scontrarsi con il desiderio di affermazione dei discepoli del trumpismo, che intendono candidarsi fra 4 anni.
Almeno due senatori che hanno fatto da teste di ponte per Trump al Senato, Tom Cotton dell'Arkansas e Josh Hawley del Missouri, sono diventati più trumpisti di Trump, e sono pronti a sfidare il loro guru. E poi si faranno di nuovo avanti i candidati che Trump aveva sconfitto nel 2016, come Marco Rubio e Ted Cruz. Per non parlare del vicepresidente Mike Pence, che quasi sicuramente sta preparando la sua corsa.
LA MINACCIA Tutte queste elucubrazioni devono comunque fare i conti con il fatto che appena lasciata la Casa Bianca Donald Trump perderà l'immunità e potrebbe vedersi immediatamente incriminato dalla procura dello Stato di New York per frodi fiscali, minaccia per cui qualcuno ipotizza che il tycoon possa emigrare in qualche Paese che non abbia accordi di estradizione con gli Usa.
Quel che è certo è che l'alta società newyorchese spera che Trump e i suoi restino a Washington o si trasferiscano tutti in Florida. Come ha detto acidamente una commentatrice delle cronache cittadine: «È' molto improbabile che i Trump continuino a ricevere inviti alle feste di gala».