1. SU COSA SI FA OPPOSIZIONE A SALVINI? SULLE IMMAGINI CHE PUBBLICA SUI SUOI SOCIAL!
2. IL LEADER LEGHISTA POSTA UN SELFIE MENTRE ADDENTA PANE E NUTELLA, NEL GIORNO DEL TERREMOTO A CATANIA E A POCHE ORE DALL’OMICIDIO DEL PENTITO DI MAFIA BRUZZESE E MOLTI UTENTI LO UCCELLANO: “UN MINISTRO NON PUÒ ESORDIRE CON UNA FOTO DEL GENERE LA MATTINA SEGUENTE UN TERREMOTO CHE HA DISTRUTTO ABITAZIONI E CREATO FERITI. BUFFONE!”
4. “LIBERO” LO DIFENDE: “NON C'È NIENTE DI PIÙ FACILE CHE SPULCIARE LE ESTERNAZIONI DI QUALCUNO E COSTRUIRCI SOPRA IL CASO. È UNA SORTA DI PARASSITISMO DEL DIBATTITO”
1 - FESTE SOCIAL PER SALVINI E SCOPPIA LA POLEMICA SUL POST CON LA NUTELLA
Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
Lo scivolone social e la controffensiva. Ovviamente, altrettanto social. Matteo Salvini, quando si parla di reti sociali, continua a non trovare pace. Non sospende la comunicazione ultra pop con i suoi followers nemmeno dopo gli omicidi di 'ndrangheta e neppure per le calamità naturali.
Figuriamoci per le feste natalizie: decine di post sugli argomenti più svariati, con il rischio - o magari la certezza - di urtare sensibilità vive su argomenti drammatici. E così, ieri mattina, il vicepremier ha salutato i suoi 3 milioni e 300 mila follower con un selfie in cui addenta una fetta di pane riccamente spalmata della più nota tra le creme alla nocciola. Per dire che «il mio Santo Stefano comincia con pane e Nutella. Il vostro???».
Inevitabile l' emoticon con faccina che si lecca le labbra. Un post che arrivava al termine di una serie «festiva» con «Pizza salame piccante e cipolla con mio figlio, che mi ha regalato una cover imbruttita» e la foto della «mucca Mirtina» dedicata alla figlia.
Peccato soltanto che nello stesso momento della colazione ministeriale a Catania si stavano facendo i conti con i danni del terremoto di magnitudo 4,8 che nella notte ha causato crolli e alcuni feriti. E che neanche 36 ore prima, il giorno di Natale, due killer abbiano ucciso a colpi di pistola Marcello Bruzzese mentre stava rientrando in un appartamento di Pesaro pagato dal Viminale: era il fratello di un pentito di 'ndrangheta sottoposto al programma di protezione dei testimoni. Il che, al ministro dell'Interno, qualche pensiero dovrebbe darlo.
E infatti, alcune ore più tardi, il vicepremier ha annunciato la sua presenza questa mattina al comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza nella città marchigiana, seguita da una visita a Catania nel pomeriggio. In cui, probabilmente, incrocerà Luigi Di Maio. Fatto sta che la devozione nei confronti del «Capitano» leghista ieri non era così incondizionata. Molti commenti negativi, alcuni infuriati. Come quello, per esempio, di Rosy Platania: «Un ministro, degno di essere chiamato tale, non può esordire con una foto del genere la mattina seguente un terremoto che ha distrutto abitazioni e creato feriti. Sei un buffone!!!!».
E così, pochi minuti dopo le 18, al leader leghista è toccato affrontare l' argomento con un Facebook live dal balcone di casa dei suoi genitori, a Milano. Anche se dal suo staff lo rassicuravano ribadendo che l' interazione, anche se negativa, non è un male. La diretta social è servita per dedicare «un pensiero anche ai politici e ai giornalisti di sinistra, che vivono male: fatevi una vita».
Salvini tocca i tasti dell'«uno di noi»: «Oggi quale era il problema? Salvini che fa colazione con pane e nutella. Confesso questo mio torto. E così, la storia diventa che Salvini mangia pane e nutella mentre l'Italia soffre... Se l'opposizione la fate con il pane e nutella del ministro Salvini, andrete avanti a farla per trent' anni».
Il ministro se la ride, poi torna serio: «C'è gente che ha rubato e mangiava caviale e champagne». Salvini parla e le critiche che avevano costellato i commenti al suo post non trovano più spazio, i sostenitori lo invitano a mangiare tutta la Nutella che vuole alla faccia dei «rosiconi», categoria stracitata tra i fan salviniani. Nessuna stranezza: le notifiche delle dirette Facebook arrivano direttamente soltanto ai «likers».
In realtà, è da alcuni giorni che sui social del ministro dell'Interno è più facile imbattersi in commenti non entusiastici. Come quello sulla foto con «tanti auguri e un po' di calore dalla mia mucca Mirtina, che sta tranquilla in Valtellina». Vinz L'irresponsabile, vedendo la foto con la mucca di proprietà del leader leghista ironizza: «Matteo ho finito gli argomenti per difenderti. Collabora un po' ogni tanto».
Fatto sta che Salvini pare attribuire tutte le responsabilità alle bugie di «giornalini e giornaloni». Tanto che promette: «Troverò il tempo, farò ancora più Live su Facebook». Con una precisazione riguardo alle sue frequenti di citazioni di noti marchi commerciali: «Nessuno mi paga una lira, ma voglio dire orgogliosamente viva il made in Italy. Perché si fa politica anche andando a fare la spesa».
2 - PER ATTACCARE SALVINI SI ATTACCANO ALLA NUTELLA
Giovanni Sallusti per “Libero quotidiano”
Alla fine il motivo è semplice, tecnico. Andava pur trovata una polemica di Santo Stefano. I quotidiani vanno pur impaginati, i siti vanno pur aggiornati, un tweet arguto tra l' ultima tartina di patè e il convenevole con il prozio di terzo grado va pur composto, l' umanità non può fare a meno del nostro parere nemmeno nel giorno dell' abbiocco post-natalizio.
Allora, non c' è niente di più facile che spulciare le esternazioni di qualcuno che condivide la bulimia social, meglio se ministro dell' Interno, e costruirci sopra il caso. È una sorta di parassitismo del dibattito: Salvini, perennemente connesso, fa il lavoro per te, tu ti limiti a cambiarlo di segno, o comunque a dire che è sbagliato.
Ecco fatto: caporedattori satolli, intellò alticci, internauti progressisti in disperata cerca d' autore si mettono a scorrere la cronologia dei post salviniani, fino a risalire alle 9:37 del mattino del dì di festa. «Il mio Santo Stefano comincia con pane e Nutella, il vostro???». A corredo (o forse è il testo che è a corredo dell' immagine), primissimo piano del Capitano intento ad aggredire una bella, popolana, incontestabile fetta di pane&nutella.
Incontestabile? Mica tanto: appoggiandosi alla storiaccia 'ndranghetista di Pesaro (fratello di boss pentito crivellato di colpi per rea parentela) e alla natura matrigna sotto forma dell' Etna che squassa la provincia di Catania, in pochi minuti l' Opinionista Collettivo monta la Vergogna Collettiva. Il ministro mangia nutella a Santo Stefano e la 'ndrangheta spara nelle Marche. Salvini posta su Facebook, la terra trema in Sicilia. Saltano i nessi logici e anche le inibizioni post-prandiali, la condivisione di una colazione diventa ragione sufficiente per la richiesta prestampata di dimissioni.
Con nemici così, Salvini non ha alcun bisogno di amici. Finché imposteranno la giornata in base alla notizia che detta lui appena alzato, finché vivranno in antitesi alle sue azioni e penseranno in antitesi ai suoi pensieri, finché saranno difensivi, retrogradi e moralisti, il segretario leghista avrà vinto la partita senza giocarla (come dimostra il precedente di Berlusconi, soggetto ad analoga isteria masochista ventennale).
Ed è il primo a saperlo: non a caso, ha alimentato lui stesso la diatriba, rivoltando l' indignazione farlocca contro gli indignati. «Se l' opposizione la fate attaccando il pane e Nutella noi staremo al governo non per 20 anni, ma per 30 anni». A ruota, ha annunciato che domani si recherà sia nella Pesaro risvegliatasi in un film di Coppola che nella Sicilia martoriata, d' altronde non è certo l' attivismo, né la capacità di intercettare gli eventi, che gli si possono rimproverare.
Piuttosto, il punto starebbe nella bulimia di cui sopra, l' incapacità di estraniarsi dal mezzo social che finisce per far comandare il mezzo stesso, e i numerosi guru della post-comunicazione (qualunque cosa voglia dire) di cui è attorniato un bel giorno dovranno pure farglielo notare. Non è che il popolo brami per sapere cosa mangia Salvini la mattina di Santo Stefano, obiettivamente. Ma il popolo non sarà mai moralista, e per fortuna.