COSA SUCCEDERÀ A PAOLO CORSINI DOPO “L’INFAME” RIFILATO A CORRADO FORMIGLI? AL NETTO DELLE DIMISSIONI CHIESTE DAL PD E DALL’INCAZZATURA GIAMPAOLO ROSSI, LUI CONTINUA A GIUSTIFICARSI CON L’ASSURDA STORIA DEL “GRADINO INFAME”: “SONO GIORNI CHE ZOPPICO PER UN PROBLEMA AL GINOCCHIO” – IL DIRETTORE DEGLI APPROFONDIMENTI DELLA TV PUBBLICA, GIÀ TRAMORTITO DALL’INFILATA DI FLOP (ULTIMO “L’ALTRA ITALIA” DI ANTONINO MONTELEONE) RISCHIA UNA SANZIONE DISCIPLINARE – NON È LA PRIMA VOLTA CHE ROSSI VIENE MESSO IN DIFFICOLTÀ DA CORSINI, TANTO CHE PENSAVA DI SOSTITUIRLO: MA IL “MILITANTE DI FDI” È STATO SALVATO DA ARIANNA MELONI – FORMIGLI: “MI HA OFFESO PERCHÉ È NERVOSO, IN RAI NON NE AZZACCA UNA…” - VIDEO
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1. RAI, INDAGINE SU CORSINI PER L’INSULTO A FORMIGLI
Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”
[…] in Viale Mazzini si scatena un pandemonio.
Il neo-ad Giampaolo Rossi, fedelissimo della premier, è furibondo. Già tramortito per l’infilata di flop collezionati dal “fratello” piazzato a supervisionare i talk — da Avanti popolo , chiuso anzitempo, a L’altra Italia di Antonino Monteleone che viaggia a quote da discount, 0,99% lo share della penultima puntata — lo convoca nel suo ufficio e gli fa una lavata di testa da far tremare i vetri.
Corsini prova a riproporre la scusa improvvisata mercoledì sera: «Parlavo del gradino, come si sente chiaramente in onda. Sono giorni che zoppico per un problema al ginocchio, tanto che faccio magnetoterapia, anche qui in Rai. Se poi a Formigli piace attribuirsi certi epiteti…». Una difesa che ribalta la frittata: è il conduttore de La7 ad aver frainteso, non lui ad averlo insultato. Ma non regge. Persino l’amico amministratore delegato non gli crede. E in fondo a una mattinata ad altissima tensione fa diffondere una timida nota per esprimere «il proprio disappunto » e notificare di aver «dato mandato alle Direzioni competenti di valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare».
Non è la prima volta che il giornalista promosso direttore di genere, uomo di punta della sua filiera, lo mette in difficoltà. Era già successo l’anno scorso quando, dal palco di Atreju, aveva fatto pubblica professione di fede meloniana; poi con il pasticcio sul contratto annullato ad Antonio Scurati; infine con gli ascolti deludenti di format e volti targati FdI.
Tanto che a un certo punto Rossi avrebbe voluto sostituirlo, ma Corsini si rivolse ad Arianna Meloni e venne blindato. Questa, però, rischia di essere la classica goccia. Un messaggio che l’ad avrebbe anche recapitato a palazzo Chigi.
In pochi tuttavia credono che possa accadere. Roberto Sergio fra questi: «Di fronte allo stress, ci può stare che uno sbagli la risposta», minimizza il dg. «Non è questione di essere intoccabili, bensì di valutare il comportamento. Io non l’avrei detto», prende comunque le distanze, «ma non ci trovo niente che possa interessare il codice etico dell’azienda e probabilmente non accadrà nulla».
Non la pensano così Fnsi e Usigrai che parlano di atteggiamento «indegno del ruolo», invocando «le scuse della Rai e decisioni conseguenti».
Mentre Pd, M5S e Avs ne pretendono le dimissioni. […]
2. “MI HA OFFESO PERCHÉ È NERVOSO SUL LAVORO NON NE AZZECCA UNA”
— Estratto dell’articolo di Gio.Vi. per “la Repubblica”
«Se uno come Paolo Corsini resta al suo posto è un problema della Rai, non per La7. Anzi per noi è pure un vantaggio». Corrado Formigli, «l’infame» […] si aspetta le scuse dei vertici del servizio pubblico.
Ma ha capito perché Corsini ha reagito in quel modo?
«Francamente no. Io non ho il piacere di conoscerlo, non ci siamo mai parlati, né l’ho mai insultato. L’unica volta che me ne sono occupato è quando abbiamo mandato in onda lo spezzone in cui da capo degli Approfondimenti Rai è salito sul palco di Atreju e si è definito militante di FdI. Chiedendo se sia giusto che un alto dirigente della tv di Stato che si occupa dell’informazione pubblica dichiari la sua fede politica in modo tanto sfacciato e plateale».
Corsini è vicino a Meloni, i rapporti tra lei e la premier sono tesi: può essere questo il motivo?
«Il veto di Meloni su Piazzapulita non è un mistero: sono anni che lei declina i nostri inviti e da un po’ impedisce anche ai suoi esponenti di partito di partecipare. Ci sta che qualcuno sia più realista del re e pensi, offendendoci, di farle un favore. In fondo è successo anche alla Gnam per la festa del Tempo: gli unici due giornalisti tenuti fuori, anche se accreditati, sono stati i nostri».
Per la destra «infame» equivale a dire traditore...
«Io credo che la cosa sia molto più semplice, che la reazione di Corsini sia dovuta al grande nervosismo generato dalla lunga serie di flop che ha collezionato. Non ne azzecca una.
Detto questo, ho trovato l’insulto gratuito e fuori luogo. Mi domando che cosa pensa di fare la Rai».
Cosa dovrebbe fare?
«Mi aspetto che prenda le distanze, in qualche maniera si scusi […] ».
3. RAI, ORA CORSINI RISCHIA UNA SANZIONE
Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”
Hanno sollevato molte proteste e la richiesta di dimissioni, le parole rivolte dal direttore dell’Approfondimento Rai, Paolo Corsini, al conduttore di Piazzapulita (La7) Corrado Formigli e mandate in onda da quest’ultimo.
[…] La risposta dell’azienda arriva dall’amministratore delegato, Giampaolo Rossi, che, dopo aver convocato Corsini, in una nota esprime «il proprio disappunto per l’episodio che lo ha visto coinvolto». Rossi ha dato mandato alle direzioni competenti di valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare.
[…] Per il capogruppo azzurro in Senato, Maurizio Gasparri, «Corsini ha usato parole sbagliate delle quali certamente si scuserà». Ma per il consigliere di amministrazione Roberto Natale (Avs) non può bastare: «A Formigli e alla redazione di Piazzapulita arrivino forti, chiare e pubbliche le scuse per frasi che nessuna situazione di tensione può giustificare».
L’interessato tace, sommerso dal lavoro di questi giorni, compresa la supervisione della puntata di Report che ha fatto discutere, ma anche dalla nuova (forse ultima) puntata del programma di Antonino Monteleone. Chi gli ha parlato, ha appreso che il risentimento verso Formigli deriverebbe dai tanti servizi di Piazzapulita in cui sarebbe stato tirato in ballo senza essere mai stato interpellato.
Ma a complicare ulteriormente la giornata del dirigente Rai, ci sono stati i suoi vecchi post social, resi pubblici dall’europarlamentare del Pd Sandro Ruotolo, tratti dal libro di Massimo Arcangeli Quel braccio alzato. Storia del saluto romano . Tra questi, una foto del padre di Corsini, da bambino, che fa il saluto fascista, con una citazione dell’inno dei balilla. «L’apologia del fascismo è evidente — scrive Ruotolo —. Chiederemo in commissione di Vigilanza di sentire i vertici aziendali. È una vergogna che Corsini resti al suo posto». […]
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