CRAUTI E BAZOOKA - ANGELA MERKEL SOSPENDE IL PAREGGIO DI BILANCIO PER ALMENO CINQUE ANNI. DI CONSEGUENZA, ANCHE LA COMMISSIONE EUROPEA SI AFFRETTA A DIRE CHE IL PATTO DI STABILITÀ È SOSPESO ANCHE NEL 2021 - IL PIANO DI BERLINO, CHE VARA UNA MANOVRA A DEBITO PER 96 MILIARDI, CHE SI AGGIUNGONO AI 218 GIÀ SPESI NEL 2020, E' IL PIU' ONEROSO DEL DOPOGUERRA...
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1 – GENTILONI E DOMBROVSKIS: IL PATTO DI STABILITÀ È SOSPESO ANCHE NEL 2021
(askanews) – La clausola di sospensione degli effetti del Patto di Stabilità e di crescita resterà attiva anche nel 2021, assicurano il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, in una lettera inviata a tutti i ministri delle Finanze Ue.
2 – E BERLINO AVVERTE L'EUROPA: SARÀ EMERGENZA FINO AL 2024
Antonio Pollio Salimbeni per “il Messaggero”
«Contro la crisi non risparmieremo risorse, non fare nulla costerebbe molto di più».
Non ha avuto incertezze il ministro delle finanze Olaf Scholz e, d' altra parte, la Germania ha già abbandonato diversi mesi fa il dogma del famoso schwarze Null, il pareggio di bilancio, che ha dominato la politica economica tedesca negli ultimi anni.
Deficit zero, meglio se in surplus, posizione nella quale la Germania si è collocata nel 2014 e dalla quale mai si è schiodata. Fino al Covid-19, di fronte al quale ha dovuto tornare sui propri passi per cominciare a indebitarsi sul mercato a più non posso e non rispettare la regola costituzionale, previo consenso parlamentare, del freno all' indebitamento.
IL PERCORSO
Secondo questa regola aurea il governo federale non può indebitarsi in misura superiore allo 0,35% del prodotto interno lordo. È possibile soltanto in circostanze eccezionali come sono, appunto, le attuali.
La notizia di ieri è che nel nuovo progetto di bilancio per il 2021 il governo Merkel si indebiterà per 96,2 miliardi di euro dopo il volume record di 217,8 miliardi quest' anno. Dal 2022 in poi, il governo prevede di limitare nuovo debito rientrando nei limiti del freno costituzionale, tuttavia l' indebitamento continuerà: 6,7 miliardi nel 2023, 5,2 miliardi nel 2024.
E l' emergenza, secondo Berlino, durerà qundii fino al 2024. Poi si vedrà. È la conferma che le cose vanno male, che la Germania così come l' intera Eurozona hanno bisogno di uno sforzo fiscale espansivo che duri nel tempo. D' altra parte ciò è in linea con il quadro di politica di bilancio dell' area euro e con il quadro di politica monetaria.
Già un paio di settimane fa i ministri finanziari europei hanno confermato che i deficit non vanno corretti, gli stati devono continuare a sostenere l' economia. Le regole del patto di stabilità resteranno congelate sicuramente per tutto l' anno prossimo, come ha confermato l' altro giorno la Commissione europea.
In una lettera a tutti i ministri finanziari il vicepresidente Dombrovskis e il commissario Gentiloni si sono limitati a indicare: «Quando le condizioni economiche lo permetteranno sarà il momento di perseguire politiche di bilancio mirate a raggiungere posizioni fiscali prudenti nel medio termine. Sui tempi non si sbilancia nessuno. Certo non nel 2021.
La Bce, dal canto suo, non si aspetta neppure che a fine 2020 tutti i paesi saranno riusciti a recuperare il pil perduto a causa della pandemia. Ha annunciato che continuerà ad agire sul mercato comprando titoli degli stati dell' euro e che Il reinvestimento nei bond detenuti in scadenza continuerà per tutto il 2022. Dunque, sull' Eurozona c' è un doppio ombrello di protezione.
Le prospettive economiche dei prossimi mesi sono estremamente incerte e ci si attende un quarto trimestre 2020 peggiore del terzo: non a caso la presidente Bce, Christine Largarde, ha parlato per il periodo luglio-agosto-settembre di un rimbalzo non di una ripresa.
L' indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero tedesco, tra i più importanti segnalatori dell' andamento congiunturale, a settembre è salito a quota 56,6 da 52,5 ad agosto, più di quanto atteso. Record da oltre due anni. Però l' indice dei servizi è calato a 49,1 da 52,5, cosicchè l' indice composito (la sintesi tra i due) risulta in calo a 53,7 da quota 54,4.
Le conseguenze per l' Eurozona sono ovvie: la Germania non si sottrae al prolungamento dell' espansione fiscale su scala continentale e ciò fa bene a tutte le economie, Italia in testa. La crisi dovuta alla pandemia è una situazione eccezionale, ha spiegato Olaf Scholz. Il gettito fiscale quest' anno è precipitato a 264,4 miliardi di euro, contro i 329 miliardi del 2019 e, secondo le stime del Tesoro, tornerebbero ai livelli pre crisi solo nel 2024.
A marzo il governo federale ha deciso misure di vario tipo per circa mille miliardi a sostegno delle imprese. C' è un piano di investimenti per 130 miliardi. Nel 2021 prevede di spendere 55 miliardi in settori strategici: sanità, trasporti, economia digitale e verde. Dal 2022 però si ridurrà l' indebitamento: l' obiettivo è rispettare il limite del freno costituzionale. Quest' anno il governo stima un calo del Pil del 5,8%, nel 20212 una crescita del 4,4%.