CRONACHE DALLA CRISI - ENRICO LETTA: “UNA MAGGIORANZA SENZA IL M5S A ME SEMBRA UN'IPOTESI TOTALMENTE IMPROBABILE. SEGUIREMO INDICAZIONI DI DRAGHI E MATTARELLA” - DI MAIO ATTACCA CONTE: “CHI SUBÌ IL PAPEETE 1 ADESSO STA FACENDO IL PAPEETE 2. SE OGGI NON VOTANO LA FIDUCIA APRONO LA STAGIONE DEL PAPEETE BIS. UN MARCHIO CHE NON SI TOGLIERANNO PIÙ” - RENZI: "DRAGHI PARLI AL PAESE E VADA AVANTI SENZA M5S" - IL SOCIOLOGO PARA-GRILLINO DE MASI: "LA SCELTA DI CONTE È INDISPENSABILE PER FAR SOPRAVVIVERE I 5 STELLE. DALL'INIZIO DEL GOVERNO DRAGHI, IL M5S HA PERSO 7-8 PUNTI. DI QUESTO PASSO TRA 6 MESI SAREBBE SCOMPARSO”

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GOVERNO: LETTA, MAGGIORANZA SENZA M5S IPOTESI IMPROBABILE

 (ANSA) - Una maggioranza senza il M5s "a me sembra un'ipotesi totalmente improbabile. Dopodiché il Parlamento è sovrano, quindi ascolteremo tutti". Così il segretario del Pd Enrico Letta, incontrando i giornalisti davanti a Palazzo Marino, a Milano, per un punto stampa.

 

GOVERNO: RENZI, DRAGHI PARLI AL PAESE E VADA AVANTI SENZA M5S 

(AGI) - "Ci vediamo alle 13, in diretta dal Senato. Farò un appello a Mario Draghi: parli al Paese dicendo le cose che vanno fatte da qui alle elezioni e vada avanti senza i grillini. Basta coi ricatti dei 5 Stelle, torniamo a correre". Cosi` il leader di Italia viva Matteo Renzi.

letta conte di maio

 

GOVERNO: LETTA, SEGUIREMO INDICAZIONI DI DRAGHI E MATTARELLA

(ANSA) - "Quello che è accaduto ovviamente è un passaggio di discontinuità molto forte di cui si deve prendere atto e non si può fare finta di niente. Quello che deve avvenire in parlamento è un chiarimento in cui ognuno dice chiaramente cosa vuole fare, ovviamente sulla base delle intenzioni del presidente del Consiglio. Dopodiché sta al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio e noi seguiremo, come abbiamo sempre fatto, con spirito estremamente collaborativo nei confronti delle istituzioni, le indicazioni che Draghi e Mattarella daranno".

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

 

Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta in un punto stampa a Milano. "Si è aperta una fase nella quale gli ultimi 9 mesi possono essere molto utili e proficui per una svolta sociale: lotta alla precarietà, salario minimo, riduzione delle tasse sul lavoro". In parlamento "andremo a dire che siamo disponibili a una continuazione di questa esperienza di governo con questa svolta sociale".

 

DI MAIO, CHI SUBÌ PAPEETE 1ORA STA FACENDO PAPEETE 2 

 (ANSA) - "Chi subì il Papeete 1 adesso sta facendo il Papeete 2 . E' chiaro a tutti cher se oggi non votano la fiducia aprono la stagione del Papeete bis. Un marchio che non si toglieranno più. E da loro non accettiamo lezioni di coerenza. Lo ha detto Luigi Di Maio parlando all'assemblea congiunta di Ipf.

 

di maio conte

M5S: DE MASI, SCELTA CONTE INDISPENSABILE PER SOPRAVVIVERE

 (ANSA) - "Dall'inizio del governo Draghi ad oggi, il Movimento 5 Stelle ha perso 7-8 punti percentuali, quindi è chiaro che la permanenza a questo governo non faceva altro che farlo dimagrire, di questo passo tra 6 mesi sarebbe scomparso. Quindi credo che qualcosa avrebbe dovuto fare e lo farà oggi. E' una mossa per sopravvivere per i 5 Stelle, non è giusta ne ingiusta, è indispensabile".

 

Lo ha detto Domenico De Masi, professore emerito di sociologia del lavoro all'Università La Sapienza di Roma, a 24 Mattino su Radio 24. "Chi ha lasciato i 5 Stelle che fine ha fatto? - chiede De Masi - L'unico è Paragone che ha un partito al 2,5 radicato al nord, Di Maio non ha voti e ha una zavorra di 60 parlamentari che vorranno qualcosa da lui. Giuseppe Conte può dare il 12% dei voti, che già significa un bel gruzzolo di senatori e deputati. Poi con l'uscita dal Governo, Di Battista, come aveva promesso, rientra e un altro paio di punti li porta.

domenico de masi foto di bacco

 

Quindi praticamente il Movimento 5 Stelle ridiventa il terzo partito in Italia; credo che con le capacità che Conte sta dimostrando in questo periodo probabilmente riesce a salvarsi. Riesce a completare quella lunga marcia di trasformazione da movimento a partito. E' partito come movimento col 33%, arriva con la metà a diventare partito. Si tenga conto che Craxi non ha mai avuto più del 14%. Tutto sommato non è un'operazione così miope come la fanno apparire oggi alcuni giornali".

 

 "Conte - continua il sociologo - è molto equilibrato, è molto circospetto, e riesce nelle grandi trattative molto bene. L'ha dimostrato portando in Italia 219 miliardi con trattative difficilissime in Europa. Quando fa delle mosse, delle volte, nell'immediato, sembrano dettate da timidezza, poi alla fine nei tempi medio-lunghi si rivelano molto più sagge di come si possa pensare. Allo stato attuale Conte ha in mano un partito abbastanza solido che potrebbe in poco tempo arrivare al 16%", conclude De Masi.